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martedì 23 novembre 2010

Il tema del figlio unico.

In molti dei miei post (vedi quie qui per esempio), ho manifestato il mio amletico dilemma sul fermarsi ad uno o avventurarsi in una seconda gravidanza (in questo senso ho molte amiche blogger -MammaBradipo e Micaela in particolare - che mi esortano a dare una sorellina/fratellino alla Ciopola)...mentre ancora molti dubbi mi attanagliano, sento dentro di me che piano piano quel "NO" assoluto, sta diventando un "NI".
Sul sito di Repubblica di oggi ho letto un interessante articolo sul tema figli unici, che riporta i risultati di una statistica condotta in Italia sull'argomento ed espone alcune considerazioni e argomentazioni in cui mi ritrovo un po' (tipo se ci fossero padri che aiutano un po' di più...).
Se avete tempo e voglia di leggere l'articolo, poi vi aspetto per conoscere il  vostro punto di vista.
Ciao ciao

7 commenti:

regina87 ha detto...

Quando ho deciso di avere un figlio ero sicurissima di volerne uno solo ( ero anche sicura che avrei avuto una femmina ma...) e così anche subito dopo la sua nascita. Lo guardavo e pensavo che non gli volevo far mancare niente, volevo ricoprirlo di attenzioni. Ora, invece, a distanza di 18 mesi, sono fermamente convinta che mio figlio non resterà figlio unico ancora per molto! Io sono figlia unica, di genitori divorziati, e penso che la cosa più bella che si possa dare ad un bimbo è un ambiente familiare numeroso e felice! Io non ho mai sviluppato quel senso di amicizia fraterna, di legame di sangue, nemmeno con le mie più care amiche. Non sono mai riuscita, nè mi è mai venuto in mente di farlo, a pronunciare la frase "Per me sei come una sorella". Vedo il mio compagno, il rapporto che ha con il fratello e la sorella, e lo invidio molto! Bè, io non voglio privare mio figlio di questo tipo di legame così profondo, che credo lo porterà a crescere anche in modo diverso, forse più autonomo, più altruistico....certo, il secondo figlio deve anche essere desiderato da entrembi i genitori e devono esserci le giuste prerogative per metterlo al mondo! In conclusione, io dico SI al secondo figlio....magari tra un annetto eh!

CosmicMummy ha detto...

per la mia esperienza personale e di persone che conosco bene, credo che le difficoltà quando si mette al mondo un figlio sono tante e nessuno - intendo le istituzioni - ti aiuta. è vero che tante coppie dopo il primo figlio hanno paura ad averne un secondo. ed è vero anche che come dice l'articolo "la conciliazione non esiste" e che "è ancora forte la cultura per cui è meglio che almeno fino a tre anni i bimbi restino a casa con la mamma e con la nonna", è proprio così. ma quello che spesso mi chiedo è: è solo culturale oppure ci fa comodo credere così perchè mandare un figlio all'asilo costa troppo? oppure: è un alibi per i nostri governi pensare che in fondo le donne italiane vogliono stare a casa? credo che sia un circolo vizioso, ma penso anche che la mentalità si cambia facendo delle leggi e non adagiandosi su slogan e luoghi comuni.
io personalmente un secondo figlio lo voglio e spero che presto il momento giusto arrivi. ma capisco perfettamente chi dopo il primo si spaventa e si arrende.

Federica MammaMoglieDonna ha detto...

http://mammamogliedonna.blogspot.com/2010/11/aspetto-una-fratellina-e-mi-sento-cosi.html

T'ho risposto?

Mammabradipo ha detto...

Io sono figlia unica, la cosa che più ho desiderato quand'ero piccola era un fratello o una sorella.
Quando è nata mia figlia la prima cosa che mi sono promessa è che non sarebbe stata sola, ne avrei voluti 3 o 4 per compensare ma già con 2 mi rendo conto che è dura andare avanti perchè, anche nella nostra famiglia, il papi fa da soprammobile o peggio ancora da terzo figlio...quindi sul tema altri figli la penso un po' come te sul secondo! Però i figli unici a me fanno molta tristezza (forse perchè mi ricordano me!)...

serenamanontroppo ha detto...

@regina: al contrario di te, mentre aspettavo la Ciopola, affermavo con decisione che avrei voluto un'altro figlio, poi sono successe cose che mi hanno fatto un po' riflettere...anch'io sono figlia unica e in certi momenti ho tanto desiderato un fratello o una sorella e come te, neppure alle amiche più care sono riuscita a dire "sei come una sorella", perchè esserlo va oltre all'amicizia per quanto profonda questa sia.
@cosmicmummy: non credo si tratti solo di un fatto culturale. Nonostante si parli tanto di sostegno alla famiglia e alla maternità, siamo lontani anni luce dal farlo davvero.
L'argomento non si può liquidare in due parole, ma sta di fatto che siamo un Paese vecchio.
@MMD: ho commentato il tuo post sul blog, qui non aggiungo altro se non che tu sei passata dalle parole ai fatti! Ottimo. Un grande in bocca al lupo, tesoro.
@mammabradipo: più ti leggo e più ti stimo, non è facile ritrovarsi un marito/figlio e due bambini.

eteVaM ha detto...

Io sono stra convinta di dare un fratellino/sorellina alla BiBi, non subito...probabilmente perderò il lavoro rimanendo incinta (bell'Italia davvero) ma io ho una sorella e...boh mi sembra la cosa più naturale del mondo...non so spiegarlo bene....ma spero di riuscire (viste le nostre difficoltà di concepimetno)a darle questo magnifico regalo...come faremo poi,...boh!Mi sa che ci vuole una dose di incoscenza...anche col primo figlio a dire il vero!

serenamanontroppo ha detto...

Cara Ete, hai ragione bell'Italia questa dove le donne devono fare i salti mortali per conciliare vita professionale e maternità.
Divagando un po' sul tema, riflettevo nei giorni scorsi come anche nel mio ambiente lavorativo, le donne che occupano una posizione dirigenziale non hanno figli o famiglia in generale (. Insomma per le donne la strada è ancora troppo in salita.
Tornando a noi, credo che tu abbia ragione sul tema dell'incoscienza...che vale in generale sul fatto di mettere al mondo dei figli.
Per finire, anch'io parlo tanto del fatto di volere o meno un secondo figlio, ma vista la mia età e che concepire la Ciopola non è stato per niente facile...chissà che la natura stessa non decida per me che uno può bastare.