Ci siamo quasi, la mia piccola volitiva, simpatica, bizzosissima Ciopola sta per compiere 2 anni.
Quanta vita dentro ad un periodo così breve di tempo!
Sono immersa nei preparativi per la sua festa e quindi scrivo giusto due righe, anche se ho in mente milioni di sensazioni ed emozioni che vorrei tanto raccontare!.
Spero che le piaccia tutto, i giochi, i colori, il cibo e mi auguro che percepisca tutto l'amore che ho messo nei preparativi.
Sono una sciocca mamma sentimentale, forse non dovrei concentrarmi tanto su questo evento...ma vorrei una giornata speciale per la persona più speciale della mia vita...e adesso scappo, ho troppo da fare, ma vi racconterò ogni dettaglio.Promesso.
Nel frattempo buon anno ragazze!
giovedì 30 dicembre 2010
L'evento dell'anno!
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mercoledì 22 dicembre 2010
E' Natale e arriva l'influenza
Ebbene sì, l'influenza ci ha inesorabilmente colpiti. Ieri sera i primi brividi e poi come da manuale dolori alle ossa e febbre alta. Insomma io e il Babbone oggi siamo stati tutto il giorno a letto vicini, vicini e molto dormienti. Non male vero?
Ci siamo alzati a turno per prendere un bicchiere d'acqua o le medicine a seconda di chi aveva la febbre più bassa ed è stata una sfida all'ultima lineetta.
La Ciopola è stata tenuta lontano dal covo di bacilli, infatti stamani è andata al Nido (aihme x l'ultimo giorno!) e nel pomeriggio è stata a casa coi nonni (la aspettiamo a momenti!) e credo che domani le toccherà ancora una trasferta!
In tutto questo, c'è la spesa di Natale da fare (sono ottimista e credo che per Natale saremo di nuovo in forma), un paio di regali da comprare, tra cui quello del Babbone e tanti regalini ancora da impacchettare.
Insomma in attesa di tempi migliori tanti auguri a tutte, amiche blogger!!
Ci siamo alzati a turno per prendere un bicchiere d'acqua o le medicine a seconda di chi aveva la febbre più bassa ed è stata una sfida all'ultima lineetta.
La Ciopola è stata tenuta lontano dal covo di bacilli, infatti stamani è andata al Nido (aihme x l'ultimo giorno!) e nel pomeriggio è stata a casa coi nonni (la aspettiamo a momenti!) e credo che domani le toccherà ancora una trasferta!
In tutto questo, c'è la spesa di Natale da fare (sono ottimista e credo che per Natale saremo di nuovo in forma), un paio di regali da comprare, tra cui quello del Babbone e tanti regalini ancora da impacchettare.
Insomma in attesa di tempi migliori tanti auguri a tutte, amiche blogger!!
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lunedì 20 dicembre 2010
Il giveaway natalizio e multilingue di Bilingue per gioco!
Anche questa settimana Letizia ci propone un giveaway interessante e ormai partecipare è diventata una passione!
Stavolta si tratta di un giveaway multilingue, sono libri anche in lingue particolari come il Giapponese, Arabo e tante altre e sono editi da una cooperativa sociale nata in carcere a Rebibbia.
Insomma un giveaway utile ed etico, bel connubio vero?
Stavolta si tratta di un giveaway multilingue, sono libri anche in lingue particolari come il Giapponese, Arabo e tante altre e sono editi da una cooperativa sociale nata in carcere a Rebibbia.
Insomma un giveaway utile ed etico, bel connubio vero?
10 cose di me
Raccolgo l'invito di Micaela (non te l'aspettaavi eh! ;-)) e mi appresto a raccontarvi un po' di me:
1) sono una disordinata senza speranza;
2) tendo a rimandare e spesso mi ritrovo a far tutto all'ultimo momento;
3) credo moltissimo nell'amicizia, anche se ho avuto tante delusioni (è anche vero che sentendomi ferita, mi sono messa sulla difensiva anzicheè chiarire);
4) sono innamorata della mia piccola pestifera Ciopola, anche se non è stato amore a prima vista. L'ho desiderata con tutto il cuore, ma c'è voluto del tempo per capirci ed amarci a vicenda.
5) sono un'inguaribile romantica e mi piacciono i film d'amore (finisce sempre che piango come una fontana), i matrimoni e gli abiti da sposa;
6) non ho grande autostima e tutte le più grandi sfide mi sembrano sempre montagne insormontabili;
7) mi piace tanto cantare e ballare;
8) mi piace viaggiare e scoprire nuove città, usi e costumi e culture sconosciuti.
9) il Babbone mi fa arrabbiare, la nostra è una storia di alti e bassi, ma infondo gli voglio un gran bene perchè mi da sicurezza ed insieme abbiamo realizzato il sogno di una famiglia;
10) mi piacciono i tacchi, ma indosso sempre scarpe basse;
Passo l'invito a raccontarsi a chi passa dal mio blog e abbia voglia di farlo!
1) sono una disordinata senza speranza;
2) tendo a rimandare e spesso mi ritrovo a far tutto all'ultimo momento;
3) credo moltissimo nell'amicizia, anche se ho avuto tante delusioni (è anche vero che sentendomi ferita, mi sono messa sulla difensiva anzicheè chiarire);
4) sono innamorata della mia piccola pestifera Ciopola, anche se non è stato amore a prima vista. L'ho desiderata con tutto il cuore, ma c'è voluto del tempo per capirci ed amarci a vicenda.
5) sono un'inguaribile romantica e mi piacciono i film d'amore (finisce sempre che piango come una fontana), i matrimoni e gli abiti da sposa;
6) non ho grande autostima e tutte le più grandi sfide mi sembrano sempre montagne insormontabili;
7) mi piace tanto cantare e ballare;
8) mi piace viaggiare e scoprire nuove città, usi e costumi e culture sconosciuti.
9) il Babbone mi fa arrabbiare, la nostra è una storia di alti e bassi, ma infondo gli voglio un gran bene perchè mi da sicurezza ed insieme abbiamo realizzato il sogno di una famiglia;
10) mi piacciono i tacchi, ma indosso sempre scarpe basse;
Passo l'invito a raccontarsi a chi passa dal mio blog e abbia voglia di farlo!
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sabato 18 dicembre 2010
Il mio venerdì 17
ore 13,40 la neve ha già coperto abbondantemente le strade della città |
Io sono rientrata a casa a piedi, dato che di autobus non c'era neppure l'ombra e per fortuna abitiamo in un quartiere proprio fuori dal centro (10' di autobus). Il Babbone è rimasto bloccato in ufficio ed è stato tratto in salvo dal predetto valoroso nonno che dopo aver portato la Piccola a casa ha montato le catene nella nostra macchina in garage.
Insomma alle 20 eravamo tutti a casa per fortuna e nonostante tutto il disagio una grande felicità, perchè proprio ieri pomeriggio mi è stato comunicata la mia promozione, il mio primo avanzamento di carriera (dopo ben 9 anni di onorato servizio, meglio tardi che mai)!!! wow.
Oggi la neve si sta sciogliendo, ma la minaccia è adesso il ghiaccio e intanto alla Ciopola sta salendo la febbre...sigh!
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venerdì 17 dicembre 2010
I regali di Natale
Prima di entrare nel tema che ho indicato nel titolo del post, una breve divagazione: Tanti auguri a Lollo che ieri ha compiuto 2 anni.
Lollo è un amichetto della Ciopola. Ci siamo conosciuti per caso, ma forse non a caso. La Ciopola avrà avuto un paio di mesi ed io ero in pieno baby blues. Era una grigia giornata d'inverno e finalmente la pioggia insistente che aveva contraddistinto tante giornate dopo la nascita della piccola ci aveva appena dato tregua. Spinta dall'insistenza dei nonni, uscii con la piccola per una passeggiata, anche se in realtà non ne avevo proprio voglia. Il caso volle che al mini market del quartiere le nostre carrozzine si incontrassero per la prima volta per poi incrociarsi ancora sulla strada verso casa.
A quel punto la mamma di Lollo, che è una persona aperta e cordiale, mi sorrise e iniziò a parlare con me....quell'incontro fu in qualche modo terapeutico (come dico spesso alla mamma di Lollo tu sei stata per me un faro nella nebbia!), non ero l'unica mamma in difficoltà, c'era chi come me combatteva con nottate insonni, cercava rimedi per le colichine gassose e si sentiva un po' inadeguata nel nuovo ruolo di mamma e forse anche grazie a questo iniziò il mio lento percorso di risalita dal tunnell.
Abbiamo continuato ad incontrarci per caso e ad intrattenerci in lunghe chiacchierate, poi ci siamo scambiate i numeri di telefono e a quel punto gli incontri sono diventati programmati e frequenti.
Abbiamo fatto tante passeggiate insieme, con i nostri piccoli che sembravano avere davvero caratteristiche caratteriali simili quanto a vivacità, allegria, curiosità e crescita e piano piano da neonati urlanti si sono trasformati in dolci cuccioli sorridenti e scalpitanti.
Lollo ha il carattere solare della mamma, non esita a distribuire baci e carezze a tutti, è biondo, ha due fantastici occhi azzurri, è curioso e per niente intimidito dalla confusione delle feste, si butta nella mischia da protagonista. E' uno degli amici preferiti della Ciopola e da quest'anno frequentano anche lo stesso Nido.
Ieri Lollo ha spento la sua seconda candelina ed è stato bello esserci.
Chiusa la parentesi, parliamo di regali. A parte un ultimo regalo ancora da comprare, per quest'anno lo shopping natalizio si è concluso.
Ieri, però mi è caduto l'occhio su una scatola in garage contenete un regalo degli anni passati cioè un soprammobile piuttosto ingombrante: una donnina stile Botero, adagiata seminuda su un pianoforte.
Guardando meglio di regali inutilizzati in garage ce ne sono davvero tanti, una vera galleria degli orrori a mio avviso:
- biscottiera in ceramica con disegni floreari sul blu (subito cassata perchè poco pratica);
- sale e pepe a forma di mucca dentro un piccolo contenitore in legno a forma di cassetta della frutta;
- gancio da muro biadesivo in ceramica con la faccia da pupazzo di neve e il naso di pinocchio;
- presina rossa;
- cestino metallico rettangolare argentato;
- cestino di vimini con manici rosso e verde (se non ricordo male conteneva un pout pourri floreale);
- antipastiera in ceramica bianca;
- tazze da colazione con annessi piattini appese ad una struttura metallica (inguardabili)
Mi ero ripromessa di rifilare questi e altri orrori a qualcun'altro, insomma riciclare, ma è più forte di me...non ce la faccio a donare agli altri qualcosa che mi sembra già tremendamente orrendo.
Voi che opinione avete al proposito? Qual'è il regalo di Natale più orrendo che avete ricevuto?
Prometto, se vi fa piacere, di aggiornare la mia lista degli orrori, credo di poter scovare qualche altro oggetto che al momento ignoro.
Lollo è un amichetto della Ciopola. Ci siamo conosciuti per caso, ma forse non a caso. La Ciopola avrà avuto un paio di mesi ed io ero in pieno baby blues. Era una grigia giornata d'inverno e finalmente la pioggia insistente che aveva contraddistinto tante giornate dopo la nascita della piccola ci aveva appena dato tregua. Spinta dall'insistenza dei nonni, uscii con la piccola per una passeggiata, anche se in realtà non ne avevo proprio voglia. Il caso volle che al mini market del quartiere le nostre carrozzine si incontrassero per la prima volta per poi incrociarsi ancora sulla strada verso casa.
A quel punto la mamma di Lollo, che è una persona aperta e cordiale, mi sorrise e iniziò a parlare con me....quell'incontro fu in qualche modo terapeutico (come dico spesso alla mamma di Lollo tu sei stata per me un faro nella nebbia!), non ero l'unica mamma in difficoltà, c'era chi come me combatteva con nottate insonni, cercava rimedi per le colichine gassose e si sentiva un po' inadeguata nel nuovo ruolo di mamma e forse anche grazie a questo iniziò il mio lento percorso di risalita dal tunnell.
Abbiamo continuato ad incontrarci per caso e ad intrattenerci in lunghe chiacchierate, poi ci siamo scambiate i numeri di telefono e a quel punto gli incontri sono diventati programmati e frequenti.
Abbiamo fatto tante passeggiate insieme, con i nostri piccoli che sembravano avere davvero caratteristiche caratteriali simili quanto a vivacità, allegria, curiosità e crescita e piano piano da neonati urlanti si sono trasformati in dolci cuccioli sorridenti e scalpitanti.
Lollo ha il carattere solare della mamma, non esita a distribuire baci e carezze a tutti, è biondo, ha due fantastici occhi azzurri, è curioso e per niente intimidito dalla confusione delle feste, si butta nella mischia da protagonista. E' uno degli amici preferiti della Ciopola e da quest'anno frequentano anche lo stesso Nido.
Ieri Lollo ha spento la sua seconda candelina ed è stato bello esserci.
Chiusa la parentesi, parliamo di regali. A parte un ultimo regalo ancora da comprare, per quest'anno lo shopping natalizio si è concluso.
Ieri, però mi è caduto l'occhio su una scatola in garage contenete un regalo degli anni passati cioè un soprammobile piuttosto ingombrante: una donnina stile Botero, adagiata seminuda su un pianoforte.
Guardando meglio di regali inutilizzati in garage ce ne sono davvero tanti, una vera galleria degli orrori a mio avviso:
- biscottiera in ceramica con disegni floreari sul blu (subito cassata perchè poco pratica);
- sale e pepe a forma di mucca dentro un piccolo contenitore in legno a forma di cassetta della frutta;
- gancio da muro biadesivo in ceramica con la faccia da pupazzo di neve e il naso di pinocchio;
- presina rossa;
- cestino metallico rettangolare argentato;
- cestino di vimini con manici rosso e verde (se non ricordo male conteneva un pout pourri floreale);
- antipastiera in ceramica bianca;
- tazze da colazione con annessi piattini appese ad una struttura metallica (inguardabili)
Mi ero ripromessa di rifilare questi e altri orrori a qualcun'altro, insomma riciclare, ma è più forte di me...non ce la faccio a donare agli altri qualcosa che mi sembra già tremendamente orrendo.
Voi che opinione avete al proposito? Qual'è il regalo di Natale più orrendo che avete ricevuto?
Prometto, se vi fa piacere, di aggiornare la mia lista degli orrori, credo di poter scovare qualche altro oggetto che al momento ignoro.
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giovedì 16 dicembre 2010
Post breve e moooolto acidello
Da un paio di giorni incontro persone (conoscenti, tipo vicini di casa, amici di amici, gente con cui si parla giusto del più e del meno) che dopo avermi chiesto notizie della piccola Ciopola ed aver ascoltato (?) un breve resoconto sulle sue recenti evoluzioni, mi pongono inevitabilmente la cruciale domanda: - A quando un fratellino? Non vorrai mica lasciarla figlia unica eh? E giù lo sproloquio su quanto i figli unici siano viziati e ancora varie ed eventuali .
Ma come si dice da queste parti : - un "ballino" (leggi:grande sacco) di fatti vostri, no?
Ma ti pare che devo rendere conto proprio a te? Non è che fare un figlio è come prendere un gatto (con rispetto per il gatto), che uno decide, lo prende e porta a casa....
Lo so, che sembro acida e scostante ma il tema è caldo e vorrei essere lasciata in pace.
Si accettano suggerimenti su come mettere a tacere garbatamente tutte le lingue lunghe
Ma come si dice da queste parti : - un "ballino" (leggi:grande sacco) di fatti vostri, no?
Ma ti pare che devo rendere conto proprio a te? Non è che fare un figlio è come prendere un gatto (con rispetto per il gatto), che uno decide, lo prende e porta a casa....
Lo so, che sembro acida e scostante ma il tema è caldo e vorrei essere lasciata in pace.
Si accettano suggerimenti su come mettere a tacere garbatamente tutte le lingue lunghe
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mercoledì 15 dicembre 2010
Di blog candy in blog candy
E' Natale e tutte le blogger sono più buone...;-)
Scherzi a parte in giro c'è aria di festa, tanti give away che trovo sinceramente simpatici e divertenti e fosse mai che la fortuna si accorgesse di me....
Partecipo quindi con entusiasmo anche al give away di Mamma Papera, perchè è una mamma simpatica con una bella famiglia numerosa e poi i prodotti Tupperware mi piacciono davvero tanto!
Scherzi a parte in giro c'è aria di festa, tanti give away che trovo sinceramente simpatici e divertenti e fosse mai che la fortuna si accorgesse di me....
Partecipo quindi con entusiasmo anche al give away di Mamma Papera, perchè è una mamma simpatica con una bella famiglia numerosa e poi i prodotti Tupperware mi piacciono davvero tanto!
I give away di WonderNatale
Give-away part.1
Piatto ricco, mi ci ficco ed ecco i Give away messi in palio da Chiara - Wonderland di macheddavero (uno dei blog a cui sono più affezionata, non me ne vogliano gli altri):
Il primo è un buono da €100 da Prenàtal, uno dei negozi che normalmente frequento per il guardaroba della Ciopola. Sarebbe davvero fantastico poterlo vincere (io e la fortuna nei concorsi a premi, non siamo mai state in gran sintonia!) perchè oltre a rimpinzare l'armadio della mia piccola e già vanitosa Ciopola potrei prendere dei vestitini per i miei nipotini "adottivi" (n.d.r. siamo figli unici e quindi i figli dei nostri amici più cari sono i nostri nipotini).
Give-away part.2
E poi c'è quest'altro give-away divertente e molto utile. Non sono proprio una "donnina di casa", riesco infatti a fare le pulizie in modo molto sporadico, però magari potrei fare un omaggio alle nonne che in questo senso (e anche per altro) sono di grande aiuto!
Che dire...tentar non nuoce!!!
Piatto ricco, mi ci ficco ed ecco i Give away messi in palio da Chiara - Wonderland di macheddavero (uno dei blog a cui sono più affezionata, non me ne vogliano gli altri):
Il primo è un buono da €100 da Prenàtal, uno dei negozi che normalmente frequento per il guardaroba della Ciopola. Sarebbe davvero fantastico poterlo vincere (io e la fortuna nei concorsi a premi, non siamo mai state in gran sintonia!) perchè oltre a rimpinzare l'armadio della mia piccola e già vanitosa Ciopola potrei prendere dei vestitini per i miei nipotini "adottivi" (n.d.r. siamo figli unici e quindi i figli dei nostri amici più cari sono i nostri nipotini).
Give-away part.2
E poi c'è quest'altro give-away divertente e molto utile. Non sono proprio una "donnina di casa", riesco infatti a fare le pulizie in modo molto sporadico, però magari potrei fare un omaggio alle nonne che in questo senso (e anche per altro) sono di grande aiuto!
Che dire...tentar non nuoce!!!
Terzo (quarto?) giveaway natalizio di Bilingue per gioco
Confesso di aver perso il conto, secondo me questo è il quarto giveaway natalizio di Letizia (Bilingue per Gioco)...in ogni caso ancora una volta segnalo un interessante premio, si tratta di un libro "olfattivo" e di lettere in legno per comporre le parole.
Sinceramente non avevo mai sentito parlare di libri che si potessero annusare e concordo con Letizia che in genere l'olfatto è un senso trascurato, invece ai bambini piace scoprire anche attraverso l'uso del naso.
Se si aggiunge che il libro oltre ad essere olfattivo è anche in inglese, il connubio è proprio interessante.
Per quanto riguarda invece le letterine, la Ciopola è ancora troppo piccola per giocare a costruire le parole, anche se sto cominciando a insegnarle il significato delle lettere del tappetone gommoso che abbiamo a casa (M come Mamma, ecc..)
Sinceramente non avevo mai sentito parlare di libri che si potessero annusare e concordo con Letizia che in genere l'olfatto è un senso trascurato, invece ai bambini piace scoprire anche attraverso l'uso del naso.
Se si aggiunge che il libro oltre ad essere olfattivo è anche in inglese, il connubio è proprio interessante.
Per quanto riguarda invece le letterine, la Ciopola è ancora troppo piccola per giocare a costruire le parole, anche se sto cominciando a insegnarle il significato delle lettere del tappetone gommoso che abbiamo a casa (M come Mamma, ecc..)
martedì 14 dicembre 2010
M blog candy
Micaela è una delle mie follower più presenti e per questo partecipo con entusiasmo al suo Blog Candy.
Mi piacciono le sue M cronache, da cui traspare il suo senso pratico, l'amore per la cucina e l'entuasiasmo per la vita.
Insomma è un po' l'amica della porta accanto, una piacevole compagnia di cui non ci si stanca mai!
Mi piacciono le sue M cronache, da cui traspare il suo senso pratico, l'amore per la cucina e l'entuasiasmo per la vita.
Insomma è un po' l'amica della porta accanto, una piacevole compagnia di cui non ci si stanca mai!
Oh happy days...
La piccola renna Ciopolina |
L'albero di Natale |
Il nostro Presepe |
Che bello mamma! |
I coniglietti di Enzo |
Piccoli! |
Ai gonfiabili |
Ma com'è dura la salita... |
E poi giù.... |
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lunedì 6 dicembre 2010
Luoghi comuni e sorrisi
E' opinione diffusa, che donne e motori non siano un binomio vincente.
Non sono qui per smentire quello che potrebbe essere definito un luogo comune, infatti posso dire che per me il motore è uno sconosciuto, pistoni, bielle...ma cosa diamine sono? Mah! A volte penso che la patente me l'abbiano data per simpatia, più che per merito.
I segnali stradali li conosco, con le precedenze a volte mi incasino ancora, ma il motore e la meccanica in genere per me restano dei taboo (e lo saranno per sempre).
Mio suocero era meccanico e quindi si occupa del ns. parco macchine, controlla olio, acqua, pressione delle gomme, insomma unica cosa che dobbiamo ricordare (oltre alle scadenze di bollo e assicurazione!) è fare benzina.
Eh! mi direte, bella forza, basta una carta bancomat ed una pompa di benzina e il gioco è fatto e INVECE NO, questo è un serio problema.
Finchè avevo la mia vecchia Panda tutto era semplice, avevo la chiave per il serbatoio e tutto filava liscio, avevo acquisito piena padronanza del gioco di incastri del tappo e riuscivo a muovermi con disinvoltura (più o meno...) anche al distributore automatico (a parte le scene fantozziane derivanti dall'aver fermato la macchina sempre o troppo vicino o troppo lontano dalla pompa!).
La vecchia Panda l'anno scorso è stata sostituita da una nuova Pandina a metano (gorgeous!), che normalmente però usa il Babbone ed è quindi la prima macchina in partenza in garage (tanto per andare in uffico io prendo l'autobus!).
A me resta l'altra macchina, che potrei definire una piccola monovolume, e a parte le mie innumerevoli manovre da compiere per tirarla fuori dal garage senza provocare danni irreparabili, c'è il problema rifornimento.
Di solito arrivo al rosso fisso e poi con qualche stratagemma rifilo la macchina al Babbone perchè si occupi del pieno, ieri però mi sono ritrovata, sola, con la macchina "grande" e praticamente quasi a secco (incombeva minaccioso e pressante il messaggio sul display: necessario rifornimento).
Mi sono fermata al distributore più vicino a casa, ho tranquillizzato la piccola Ciopola (che odia stare ferma seduta in macchina) e provato ad aprire lo sportello della benzina, ho girato il tappo, a destra a sinistra, tirato, spinto, ma niente continuava a non si aprirsi...mi sono guardata intorno per cercare aiuto ma in quel momento al self service, c'erano solo un signore con l'APE (che ho creduto avverso come me alle novità tecnologiche) e due tipi molto trendy, sul genere fighetto, che facevano rifornimento al mercedes coupè (prima di chiedere a quelli lì muoio!)...ho chiamato il suocero per avere istruzioni (il Babbone naturalmente era irraggiungibile) e non mi ha aiutata molto, del resto mica può sapere tutto.
Ho tentato la fortuna e mi sono avventurata verso la mèta (casa dei miei), non troppo distante (ma neppure vicinissima), imboccando la tangenziale tanto, ho pensato, c'è un distributore, magari è aperto e qualcuno mi aiuta, faccio la figura della solita donna imbranata, però chissenefrega...e invece niente: distributore chiuso.
Ho tirato dritto, conversando con la Ciopola che fino a quel momento fortunatamente era stata buona, calma e silenziosa ed ho esclamato disillusa: Sai, Ciopola, mamma non è proprio capace a fare benzina...davvero non ci riesce...La vedo nello specchietto, che sorride e poi con la sua vocina ha sentenziato: MAMMA è TòNTA!...
Epilogo: Siamo riuscite ad arrivare a casa dei miei e abbiamo spedito il Babbone a fare rifornimento non appena ci ha raggiunte...ed io non ho ancora capito come funziona quel dannato tappo, ma sopravvivo
Non sono qui per smentire quello che potrebbe essere definito un luogo comune, infatti posso dire che per me il motore è uno sconosciuto, pistoni, bielle...ma cosa diamine sono? Mah! A volte penso che la patente me l'abbiano data per simpatia, più che per merito.
I segnali stradali li conosco, con le precedenze a volte mi incasino ancora, ma il motore e la meccanica in genere per me restano dei taboo (e lo saranno per sempre).
Mio suocero era meccanico e quindi si occupa del ns. parco macchine, controlla olio, acqua, pressione delle gomme, insomma unica cosa che dobbiamo ricordare (oltre alle scadenze di bollo e assicurazione!) è fare benzina.
Eh! mi direte, bella forza, basta una carta bancomat ed una pompa di benzina e il gioco è fatto e INVECE NO, questo è un serio problema.
Finchè avevo la mia vecchia Panda tutto era semplice, avevo la chiave per il serbatoio e tutto filava liscio, avevo acquisito piena padronanza del gioco di incastri del tappo e riuscivo a muovermi con disinvoltura (più o meno...) anche al distributore automatico (a parte le scene fantozziane derivanti dall'aver fermato la macchina sempre o troppo vicino o troppo lontano dalla pompa!).
La vecchia Panda l'anno scorso è stata sostituita da una nuova Pandina a metano (gorgeous!), che normalmente però usa il Babbone ed è quindi la prima macchina in partenza in garage (tanto per andare in uffico io prendo l'autobus!).
A me resta l'altra macchina, che potrei definire una piccola monovolume, e a parte le mie innumerevoli manovre da compiere per tirarla fuori dal garage senza provocare danni irreparabili, c'è il problema rifornimento.
Di solito arrivo al rosso fisso e poi con qualche stratagemma rifilo la macchina al Babbone perchè si occupi del pieno, ieri però mi sono ritrovata, sola, con la macchina "grande" e praticamente quasi a secco (incombeva minaccioso e pressante il messaggio sul display: necessario rifornimento).
Mi sono fermata al distributore più vicino a casa, ho tranquillizzato la piccola Ciopola (che odia stare ferma seduta in macchina) e provato ad aprire lo sportello della benzina, ho girato il tappo, a destra a sinistra, tirato, spinto, ma niente continuava a non si aprirsi...mi sono guardata intorno per cercare aiuto ma in quel momento al self service, c'erano solo un signore con l'APE (che ho creduto avverso come me alle novità tecnologiche) e due tipi molto trendy, sul genere fighetto, che facevano rifornimento al mercedes coupè (prima di chiedere a quelli lì muoio!)...ho chiamato il suocero per avere istruzioni (il Babbone naturalmente era irraggiungibile) e non mi ha aiutata molto, del resto mica può sapere tutto.
Ho tentato la fortuna e mi sono avventurata verso la mèta (casa dei miei), non troppo distante (ma neppure vicinissima), imboccando la tangenziale tanto, ho pensato, c'è un distributore, magari è aperto e qualcuno mi aiuta, faccio la figura della solita donna imbranata, però chissenefrega...e invece niente: distributore chiuso.
Ho tirato dritto, conversando con la Ciopola che fino a quel momento fortunatamente era stata buona, calma e silenziosa ed ho esclamato disillusa: Sai, Ciopola, mamma non è proprio capace a fare benzina...davvero non ci riesce...La vedo nello specchietto, che sorride e poi con la sua vocina ha sentenziato: MAMMA è TòNTA!...
Epilogo: Siamo riuscite ad arrivare a casa dei miei e abbiamo spedito il Babbone a fare rifornimento non appena ci ha raggiunte...ed io non ho ancora capito come funziona quel dannato tappo, ma sopravvivo
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Terzo giveaway di Natale di Bilingue per Gioco
Continua il "concorso" di Letizia (Bilingue per gioco).
Stavolta il premio è più ghiotto del solito, in palio sono 6 CD e 2 DVD nursery rhimes and fairy tales (http://bilinguepergioco.com/2010/12/05/giveaway-6-cd-e-2-dvd-nursery-rhymes-e-fairy-tales/.)
Sarebbe davvero fantastico potersi aggidicare questo succolento "bottino", perchè come ci ha spiegato Letizia in uno dei suoi interessanti post, la combinazione CD+DVD (e libro) sono ottimali per l'apprendimento di una seconda lingua!
Quindi, incrocio le dita e speriamo che la fortuna mi aiuti!!!
Stavolta il premio è più ghiotto del solito, in palio sono 6 CD e 2 DVD nursery rhimes and fairy tales (http://bilinguepergioco.com/2010/12/05/giveaway-6-cd-e-2-dvd-nursery-rhymes-e-fairy-tales/.)
Sarebbe davvero fantastico potersi aggidicare questo succolento "bottino", perchè come ci ha spiegato Letizia in uno dei suoi interessanti post, la combinazione CD+DVD (e libro) sono ottimali per l'apprendimento di una seconda lingua!
Quindi, incrocio le dita e speriamo che la fortuna mi aiuti!!!
venerdì 3 dicembre 2010
Chiacchiere tra Donne
Capita che ti telefona un'amica, perchè ha bisogno di sfogarsi...i figli, i suoceri, la routine quotidiana, il lavoro e si finisce a parlare di UOMINI, spesso concludendo che hanno una visione ristretta delle cose, un po' "pane al pane, vino al vino", sono molto basici, troppo razionali e poco "multitasking".
Insomma a volte ci si sente sole, poco capite e si ricorre alle amiche, con le quali condividere aiuta.
Le mie amiche più care sono tutte madri di figli maschi e spesso nei momenti di confidenza giungono ad amare conclusioni sulla vita e sugli amori...
Insomma a volte ci si sente sole, poco capite e si ricorre alle amiche, con le quali condividere aiuta.
Le mie amiche più care sono tutte madri di figli maschi e spesso nei momenti di confidenza giungono ad amare conclusioni sulla vita e sugli amori...
http://www.unavignettadipv.it/public/blog/ |
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Tra poco è Natale e...
In città si sono accese già le luminarie natalizie, quest'anno sfavillanti come non mai...(alla Ciopo sono piaciute da morire!)
Insomma arriva Natale e..come al solito ho mille progetti DIY (e non solo) e la certezza che non riuscirò mai a realizzarli.
Per non rimanerci troppo male, non ci penso e tiro avanti....sigh!
Insomma arriva Natale e..come al solito ho mille progetti DIY (e non solo) e la certezza che non riuscirò mai a realizzarli.
Per non rimanerci troppo male, non ci penso e tiro avanti....sigh!
Il progetto sulla gestione ottimale del tempo come vedete sta andando lentamente a farsi friggere...
martedì 30 novembre 2010
Secondo giveaway di Natale di Bilingue per Gioco
Non ho gran fortuna con i concorsi a premi (vai a vedere che a forza di dirlo mi tiro dietro la sfiga!) e come prevedevo non ho vinto il give away di Letizia di cui avevo parlato qui .
Non mi abbatto e ci riprovo, partecipando al nuovo give away proposto (rivista in inglese di arte e scienza per bambini), mentre sempre più concretamente prende vita il progetto di introdurre l'inglese nei giochi con la Ciopola, in modo da avvicinarla alla conoscenza di questa lingua che tanto mi piace.
Sto ancora riflettendo sul metodo e mentre rifletto mi documento con l'interessante e-book "in che lingua giochiamo".
Non mi abbatto e ci riprovo, partecipando al nuovo give away proposto (rivista in inglese di arte e scienza per bambini), mentre sempre più concretamente prende vita il progetto di introdurre l'inglese nei giochi con la Ciopola, in modo da avvicinarla alla conoscenza di questa lingua che tanto mi piace.
Sto ancora riflettendo sul metodo e mentre rifletto mi documento con l'interessante e-book "in che lingua giochiamo".
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lunedì 29 novembre 2010
Bilancio di un week end
Il fine settimana appena trascorso ha seguito, negli eventi accaduti, l'andamento del meteo (quindi sole e pioggia = momenti belli e momenti no....perdonate una povera meteropatica sigh!)
Il brutto è cominciato venerdì all'ora di pranzo circa, quando sono stata "aggredita" dal virus intestinale e per questo me ne sono corsa a casa prima dell'orario di uscita. Per fortuna è durato poco (gli "eventi" sono rimasti circoscritti al solo pomeriggio di venerdì, ma in effetti mi ci è voluto tutto il sabato per riprendermi).
Il virus è passato poi al Babbone (alle prese con gli ultimi - speriamoooooooo!!- momenti di studio) ieri sera in tarda serata...si accettano scommesse su quanto passerà prima che si diffonda anche alla Ciopolina (reduce peraltro dall'influenza classica con febbre, raffreddore e tosse a go go) ed ai Nonni tutti (naturalmente sto' facendo gli scongiuri!).
Questo imprevisto ci ha reso impossibile partecipare alla festa di compleanno (3!) di uno dei miei nipotini "adottivi" (nonchè uno degli amichetti più menzionati dalla piccola Ciopola) che ho saputo essere stata un successone grazie a giochi ed intrattenimenti vari organizzati dalla mamma (nonchè carissima amica).
Chiudendo la parentesi dei fatti negativi, apro quella sulle cose belle che sono avvenute:
- ho maturato la consapevolezza che per non essere sopraffatta dalla Piccola Ciopola ed ostaggio dei suoi continui e pressanti capricci/ricatti, devo solo fissare le regole ed applicarle (a volte senza spiegare, tanto non può capire), senza essere indulgente (per evitare sensi di colpa), altrimenti la situazione si amplificherà e basta. Proverò ad essere più decisa insomma, evitando di compiacerla a tutti i costi (poi vi aggiornerò).
- sarò la madrina di battesimo del piccolo Dodo, della cui nascita vi ho parlato in questo post. Contrariamente ai genitori del piccolo, non sono una cattolica praticante, penso di potermi definire credente, ma percepisco l'importanza e la responsabilità del ruolo che mi è stato affidato.
Lo reputo un gesto di affetto grande, di sincera stima e di amicizia ( la mamma del piccolo mi ha detto:- ho scelto te perchè nei momenti più importanti e difficili della mia vita ci sei sempre stata e ti ho sentito più vicina di una sorella) e ne sono davvero profondamente onorata oltre ad essere emozionatissima.
Non è la prima volta che vengo scelta per questo ruolo, ma in questo caso come non mai, sento di poter adempiere al compito richiesto. Magari non sarò in grado di avere un ruolo attivo nell'educazione religiosa del piccolo Dodo, ma penso di poter dare un contribuito alla sua crescita umana. Insomma Dodo avrai anche una "zia" acquisita su cui contare, bello no? (!) spero che un giorno tu mi possa rispondere di sì.
Il brutto è cominciato venerdì all'ora di pranzo circa, quando sono stata "aggredita" dal virus intestinale e per questo me ne sono corsa a casa prima dell'orario di uscita. Per fortuna è durato poco (gli "eventi" sono rimasti circoscritti al solo pomeriggio di venerdì, ma in effetti mi ci è voluto tutto il sabato per riprendermi).
Il virus è passato poi al Babbone (alle prese con gli ultimi - speriamoooooooo!!- momenti di studio) ieri sera in tarda serata...si accettano scommesse su quanto passerà prima che si diffonda anche alla Ciopolina (reduce peraltro dall'influenza classica con febbre, raffreddore e tosse a go go) ed ai Nonni tutti (naturalmente sto' facendo gli scongiuri!).
Questo imprevisto ci ha reso impossibile partecipare alla festa di compleanno (3!) di uno dei miei nipotini "adottivi" (nonchè uno degli amichetti più menzionati dalla piccola Ciopola) che ho saputo essere stata un successone grazie a giochi ed intrattenimenti vari organizzati dalla mamma (nonchè carissima amica).
Chiudendo la parentesi dei fatti negativi, apro quella sulle cose belle che sono avvenute:
- ho maturato la consapevolezza che per non essere sopraffatta dalla Piccola Ciopola ed ostaggio dei suoi continui e pressanti capricci/ricatti, devo solo fissare le regole ed applicarle (a volte senza spiegare, tanto non può capire), senza essere indulgente (per evitare sensi di colpa), altrimenti la situazione si amplificherà e basta. Proverò ad essere più decisa insomma, evitando di compiacerla a tutti i costi (poi vi aggiornerò).
- sarò la madrina di battesimo del piccolo Dodo, della cui nascita vi ho parlato in questo post. Contrariamente ai genitori del piccolo, non sono una cattolica praticante, penso di potermi definire credente, ma percepisco l'importanza e la responsabilità del ruolo che mi è stato affidato.
Lo reputo un gesto di affetto grande, di sincera stima e di amicizia ( la mamma del piccolo mi ha detto:- ho scelto te perchè nei momenti più importanti e difficili della mia vita ci sei sempre stata e ti ho sentito più vicina di una sorella) e ne sono davvero profondamente onorata oltre ad essere emozionatissima.
Non è la prima volta che vengo scelta per questo ruolo, ma in questo caso come non mai, sento di poter adempiere al compito richiesto. Magari non sarò in grado di avere un ruolo attivo nell'educazione religiosa del piccolo Dodo, ma penso di poter dare un contribuito alla sua crescita umana. Insomma Dodo avrai anche una "zia" acquisita su cui contare, bello no? (!) spero che un giorno tu mi possa rispondere di sì.
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giovedì 25 novembre 2010
25 Novembre - Giornata contro la violenza sulle donne
Una carissima amica ed ex collega mi ha inviato una mail contenente una bellissima poesia per celebrare la giornata mondiale contro la violenza sulle donnne che ho deciso di pubblicare, dedicandola a tutte le amiche blogger che spero la leggeranno ed in particolare a MMD (e speriamo che sia femmina ^_^)
Un difetto nelle donne
Le donne hanno forze che sorprendono gli uomini...
sopportano fatiche e portano fardelli,
ma comprendono la felicità, l'amore e la gioia.
Sorridono quando vogliono urlare.
Cantano quando vogliono piangere.
Piangono quando sono felici.
e ridono quando sono nervose.
Combattono per quello in cui credono...
si ribellano all'ingiustizia.
Non accettano un "no" come risposta
quando credono che ci sia una soluzione migliore.
Rinunciano per far avere di più alla famiglia.
Vanno dal dottore con un'amica spaventata.
Amano incondizionatamente.
Piangono quando i loro figli vincono
e festeggiano quando i loro amici ricevono premi.
Sono felici quando sentono parlare
di una nascita o di un matrimonio.
I loro cuori si spezzano quando muore un amico.
Stanno in lutto per la perdita
di un membro della famiglia
di un membro della famiglia
ma sono forti quando pensano che non
sia rimasta più forza.
sia rimasta più forza.
Sanno che un abbraccio ed un bacio
possono curare un cuore spezzato.
Di donne ce ne sono di tutte le forme, misure e colori.
Guideranno, voleranno, cammineranno, correranno
o ti invieranno e-mail per mostrarti
quanto tengano a te.
o ti invieranno e-mail per mostrarti
quanto tengano a te.
Il cuore di una donna è ciò che continua
a far girare il mondo.
a far girare il mondo.
Portano gioia, speranza e amore.
Hanno compassione ed idee.
Danno supporto morale alla famiglia e agli amici.
Le donne hanno cose vitali da dire e tutto da dare.
Comunque, se c'è un difetto nelle donne
è che si dimenticano del loro valore.
mercoledì 24 novembre 2010
Il give away di mammagiramondo
La mia piccola Ciopola adora gli animali, in particolare gli animali domestici più comuni come cani e gatti e ogni volta che ne vede uno in giro si ferma per fargli delle carezze (ci stiamo chiedendo da chi abbia preso, dato che ho io una fifa blu dei cani e anche il Babbone non è per così dire "pet friendly")
Sui librini che abbiamo in casa ed in quelli che trova dai nonni (ma probabilmente anche al nido) ha imparato però a conoscere anche animali che vivono in posti lontani e così sa perfettamente identificare l'elefante (cante) che ha il naso lungo lungo, la giraffa (affa) che ha invece il collo lungo, il coccodrillo (ghillo) con la sua enorme bocca, l'ippopotamo (lippo) grosso e molto pigro, il leone (lone), la tigre (tighe), la zebra (zeba) e il Koala (lala) il cui cucciolo sta sempre in braccio a mamma, proprio come lei (dice infatti ridendo: - ciopo lala, baccio mamma).
Così quando sabato scorso siamo andate in un negozio di giochi per comprare un regalo di compleanno, ho dovuto sudare sette camicie per farla staccare dal Koala trudi di cui si era fermamente impossessata e alla fine, dopo estenuanti trattative, siamo uscite con un piccolo ih ho il piccolo asinello (sinello) amico di Winnie the pooh
Navigando sulla rete, mi sono messa a curiosare sul meraviglioso blog di Mammagiramondo (che seguo da tempo in modo silenzioso) e ho deciso di partecipare al suo giveaway sperando di vincere l'orsetto Koala, (diversamente vedremo se potrà pensarci Babbo Natale!) .
Sui librini che abbiamo in casa ed in quelli che trova dai nonni (ma probabilmente anche al nido) ha imparato però a conoscere anche animali che vivono in posti lontani e così sa perfettamente identificare l'elefante (cante) che ha il naso lungo lungo, la giraffa (affa) che ha invece il collo lungo, il coccodrillo (ghillo) con la sua enorme bocca, l'ippopotamo (lippo) grosso e molto pigro, il leone (lone), la tigre (tighe), la zebra (zeba) e il Koala (lala) il cui cucciolo sta sempre in braccio a mamma, proprio come lei (dice infatti ridendo: - ciopo lala, baccio mamma).
Così quando sabato scorso siamo andate in un negozio di giochi per comprare un regalo di compleanno, ho dovuto sudare sette camicie per farla staccare dal Koala trudi di cui si era fermamente impossessata e alla fine, dopo estenuanti trattative, siamo uscite con un piccolo ih ho il piccolo asinello (sinello) amico di Winnie the pooh
Navigando sulla rete, mi sono messa a curiosare sul meraviglioso blog di Mammagiramondo (che seguo da tempo in modo silenzioso) e ho deciso di partecipare al suo giveaway sperando di vincere l'orsetto Koala, (diversamente vedremo se potrà pensarci Babbo Natale!) .
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martedì 23 novembre 2010
Il tema del figlio unico.
In molti dei miei post (vedi quie qui per esempio), ho manifestato il mio amletico dilemma sul fermarsi ad uno o avventurarsi in una seconda gravidanza (in questo senso ho molte amiche blogger -MammaBradipo e Micaela in particolare - che mi esortano a dare una sorellina/fratellino alla Ciopola)...mentre ancora molti dubbi mi attanagliano, sento dentro di me che piano piano quel "NO" assoluto, sta diventando un "NI".
Sul sito di Repubblica di oggi ho letto un interessante articolo sul tema figli unici, che riporta i risultati di una statistica condotta in Italia sull'argomento ed espone alcune considerazioni e argomentazioni in cui mi ritrovo un po' (tipo se ci fossero padri che aiutano un po' di più...).
Se avete tempo e voglia di leggere l'articolo, poi vi aspetto per conoscere il vostro punto di vista.
Ciao ciao
Sul sito di Repubblica di oggi ho letto un interessante articolo sul tema figli unici, che riporta i risultati di una statistica condotta in Italia sull'argomento ed espone alcune considerazioni e argomentazioni in cui mi ritrovo un po' (tipo se ci fossero padri che aiutano un po' di più...).
Se avete tempo e voglia di leggere l'articolo, poi vi aspetto per conoscere il vostro punto di vista.
Ciao ciao
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Ma bilingue è possibile?
Ho sempre amato le lingue (l'inglese in particolare). Le ho sempre viste come un passpartout per conoscere nuovi posti, nuove culture, persone nuove. Probabilmente il mio orecchio musicale, mi ha aiutato nell'apprendimento della corretta pronuncia e nella comprensione della lingua parlata da altri.
Insomma nelle esperienze di vacanze nel regno di HER MAJESTY e dintorni , dopo l'inziale stranimento, sono riuscita a comunicare con soddisfazione e non solo per chiedere informazioni turistiche (indicazioni per raggiungere chiese, monumenti e musei).
Vorrei tanto trasmettere questa mia passione anche alla Ciopola, così mi ero riproposta di portarla ad una scuola di inglese per bambini, ma un po' per pigrizia e un po' per problemi organizzativi, ho lasciato correre per il momento.
L'idea di provare a insegnare personalmente una seconda lingua, l'inglese nel caso specifico, mi crea qualche difficoltà, non saprei proprio da che parte cominciare...
Grazie al blog Mamma in London che ho scoperto ed iniziato a seguire di recente, ho conosciuto Bilingue per gioco, blog ricco di idee, spunti, riflessioni sul tema del bilinguismo.
L'idea che mi sono fatta è che i risultati dell'apprendimento non sono immediati, ci vuole tempo, pazienza e passione e sinceramente conoscendo la mia naturale incostanza ho qualche dubbio che, nonostante la passione, potrei essere una buona insegnante.
D'altro canto però mi dico che i progressi della piccola potrebbero essere un ottima spinta a continuare e a non mollare e per questo partecipo al primo give away di Bilingue per gioco e chissà che dalla lettura di un libro non possa nascere qualcosa...un po' ci spero...
Insomma nelle esperienze di vacanze nel regno di HER MAJESTY e dintorni , dopo l'inziale stranimento, sono riuscita a comunicare con soddisfazione e non solo per chiedere informazioni turistiche (indicazioni per raggiungere chiese, monumenti e musei).
Vorrei tanto trasmettere questa mia passione anche alla Ciopola, così mi ero riproposta di portarla ad una scuola di inglese per bambini, ma un po' per pigrizia e un po' per problemi organizzativi, ho lasciato correre per il momento.
L'idea di provare a insegnare personalmente una seconda lingua, l'inglese nel caso specifico, mi crea qualche difficoltà, non saprei proprio da che parte cominciare...
Grazie al blog Mamma in London che ho scoperto ed iniziato a seguire di recente, ho conosciuto Bilingue per gioco, blog ricco di idee, spunti, riflessioni sul tema del bilinguismo.
L'idea che mi sono fatta è che i risultati dell'apprendimento non sono immediati, ci vuole tempo, pazienza e passione e sinceramente conoscendo la mia naturale incostanza ho qualche dubbio che, nonostante la passione, potrei essere una buona insegnante.
D'altro canto però mi dico che i progressi della piccola potrebbero essere un ottima spinta a continuare e a non mollare e per questo partecipo al primo give away di Bilingue per gioco e chissà che dalla lettura di un libro non possa nascere qualcosa...un po' ci spero...
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venerdì 19 novembre 2010
La festa dell'accoglienza
Ieri pomeriggio al nido che frequenta la Ciopolina c'era la festa dell'accoglienza, ovvero la festa dedicata ai bambini che quest'annno sono arrivati per la prima volta all'asilo, oltre che all'inaugurazione dei locali freschi di ristrutturazione.
L'atmosfera calda e accogliente, come di consueto, ha reso la serata davvero molto piacevole.
La piccola peste è stata in braccio, alternativamente a babbo e mamma, per gran parte del tempo dimostrando un certo disagio per i luoghi affollati e per la presenza di tanti sconosciuti. Poi, complici le nostre care Tate (educatrici), si è sciolta e ha cominciato a giocare e a divertirsi.
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giovedì 18 novembre 2010
Noi due - parte 2 (ovvero da sola contro i "terrible two")
La nostra serata è proseguita in molto movimentata.
Il Babbone è appena transitato da casa, impegni di studio (come ho scritto qui) e altro (partita di basket: la sua passione) e quindi abbiamo passato gran parte della serata solo noi due.
Sin dal mio rientro a casa, nel pomeriggio, ho capito che c'era aria di capricci (vedi post precedente), ma ho tenuto duro e con nervi saldi oltre ad un sincero spirito di tolleranza ho affrontato i primi capricci.
Ma alla fine, nonostante tutti i buoni propositi, non ce l'ho fatta.
Dopo il bagnetto, la Ciopola già pronta per andare a nanna ha preso dal bancone della cucina la caraffa filtrante e si è rovesciata tutta l'acqua addosso e io sono sbottata...lo confesso: ho urlato, le ho mollato un sonoro sculaccione, poi ho provato a spiegare i motivi della mia arrabbiatura, del perchè "questo non si fa".
Lei non si è arresa, ha continuato a sfidarmi...prima dimenandosi come una pazza tra le mie braccia mentre tentavo di rivestirla, poi tirando il telefono in terra, strizzando la spugna sul pavimento di cucina, mettendosi in piedi sul triciclo, buttando in terra tutto ciò che era sul fasciatoio (salviette, pannoloni ecc.) ...
Alla fine, dopo aver urlato ancora un po', quando finalmente lei ha ceduto al sonno, ho pianto.
Ho pianto perchè mi sono sentita in colpa, per aver usato un metodo sbagliato, il metodo che ho sempre aborrito.
Mi sono sentita terribilmente sola, ma la cosa peggiore è che mi sono sentita una cattiva madre.
Lei vuole le mie incondizionate attenzioni e io non riesco a dargliele, io dovrei e vorrei dare delle regole e non derogare, ma non funziona...e non so cosa fare.
Il Babbone è appena transitato da casa, impegni di studio (come ho scritto qui) e altro (partita di basket: la sua passione) e quindi abbiamo passato gran parte della serata solo noi due.
Sin dal mio rientro a casa, nel pomeriggio, ho capito che c'era aria di capricci (vedi post precedente), ma ho tenuto duro e con nervi saldi oltre ad un sincero spirito di tolleranza ho affrontato i primi capricci.
Ma alla fine, nonostante tutti i buoni propositi, non ce l'ho fatta.
Dopo il bagnetto, la Ciopola già pronta per andare a nanna ha preso dal bancone della cucina la caraffa filtrante e si è rovesciata tutta l'acqua addosso e io sono sbottata...lo confesso: ho urlato, le ho mollato un sonoro sculaccione, poi ho provato a spiegare i motivi della mia arrabbiatura, del perchè "questo non si fa".
Lei non si è arresa, ha continuato a sfidarmi...prima dimenandosi come una pazza tra le mie braccia mentre tentavo di rivestirla, poi tirando il telefono in terra, strizzando la spugna sul pavimento di cucina, mettendosi in piedi sul triciclo, buttando in terra tutto ciò che era sul fasciatoio (salviette, pannoloni ecc.) ...
Alla fine, dopo aver urlato ancora un po', quando finalmente lei ha ceduto al sonno, ho pianto.
Ho pianto perchè mi sono sentita in colpa, per aver usato un metodo sbagliato, il metodo che ho sempre aborrito.
Mi sono sentita terribilmente sola, ma la cosa peggiore è che mi sono sentita una cattiva madre.
Lei vuole le mie incondizionate attenzioni e io non riesco a dargliele, io dovrei e vorrei dare delle regole e non derogare, ma non funziona...e non so cosa fare.
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Noi due - parte 1
Premessa:
Ciopola con crisi di pianto inconsolabile, nonni desolati cercano di fare il possibile per distrarre la piccola e cessare lo strazio di vederla dimensarsi in terra senza pace, con annessa apnea.
Mamma innervosita, ma impassibile, da quella che capisce subito essere una bizza bella e buona... incita i nonni a lasciare tranquillamente la casa della nipote, tanto poi le passa...
Usciti i nonni, la piccola (canaglia!) si calma in un attimo e la mamma le chiede:
- Ciopo, ma perchè hai pianto così tanto? Che c'è?
- Pecchè nonni! (ha capito l'uso del perchè e lo piazza in ogni sua frase)
- Come? Hai pianto perchè c'erano i nonni? Non ti piace stare con loro?
- No, nonni no, nonni bia (no i nonni devono andare via!), mamma qui (c'è la mamma qui).
- Ah! i nonni devono andare via e tu vuoi stare con la mamma...
- Uhmm (segue cenno assertivo con la testa), shi! (sì)
Pensiero della mamma gelata dalle parole della piccola: Gulp!!
C'è senz'altro qualcosa su cui riflettere...
A più tardi con la parte 2
Ciopola con crisi di pianto inconsolabile, nonni desolati cercano di fare il possibile per distrarre la piccola e cessare lo strazio di vederla dimensarsi in terra senza pace, con annessa apnea.
Mamma innervosita, ma impassibile, da quella che capisce subito essere una bizza bella e buona... incita i nonni a lasciare tranquillamente la casa della nipote, tanto poi le passa...
Usciti i nonni, la piccola (canaglia!) si calma in un attimo e la mamma le chiede:
- Ciopo, ma perchè hai pianto così tanto? Che c'è?
- Pecchè nonni! (ha capito l'uso del perchè e lo piazza in ogni sua frase)
- Come? Hai pianto perchè c'erano i nonni? Non ti piace stare con loro?
- No, nonni no, nonni bia (no i nonni devono andare via!), mamma qui (c'è la mamma qui).
- Ah! i nonni devono andare via e tu vuoi stare con la mamma...
- Uhmm (segue cenno assertivo con la testa), shi! (sì)
Pensiero della mamma gelata dalle parole della piccola: Gulp!!
C'è senz'altro qualcosa su cui riflettere...
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lunedì 15 novembre 2010
Un'esperienza formativa
Gli ultimi due giorni (lavorativi) della scorsa settimana sono stata impegnata con un corso di formazione e per una volta sono davvero rimasta entusiasta di questa esperienza.
I due giorni in aula si inquadrano in un percorso formativo composto da più "eventi" (corso on-line, incontri tematici con persone estranee al ns. contesto lavorativo che raccontano la loro esperienza sui temi trattati nel corso).
E questo tipo di approccio alla formazione professionale diventa dinamico e non più statico come quello limitato ad una sessione di incontro.
Premesso ciò, i temi del percorso formativo erano quattro e i miei capi (unica nota dolente, è stato non essere stata interpellata per la scelta del percorso) hanno scelto per me TIME MANAGMENT: la gestione del tempo (sarà che il mio diretto responsabile - napoletano- tra il serio e il faceto ci ha esposto il suo motto :- forza, faticate, facite ampress').
Insomma, grazie anche alla simpatia e competenza del docente, sono uscita dall'aula con una serie di riflessioni che oltre al lavoro coinvolgono la sfera personale.
Spesso non valuto con la necessaria importanza il tempo a mia disposizione e mi perdo un po', annaspo dentro un bicchier d'acqua, diciamolo pure "ca.x..x..eggio". rimando per poi ravvedermi all'ultimo minuto e fare le cose di fretta.
Ho probabilmente acquisito l'effettiva consapevolezza di essere ingabbiata nel tempo. Ho la cognizione del suo trascorrere ma non riesco ad utilizzarlo come vorrei, perchè sono disorganizzata, mi manca il metodo.
Ecco sì, non sono metodica, non riesco ad adottare uno stesso comportamento in una stessa situazione, prevale l'istinto, il mio essere un po' sconclusionata.
Spesso non riesco a darmi delle vere priorità, certo sono consapevole di quali compiti devo svolgere sul lavoro o quali attività da compiere nel mio tempo libero, ma puntualmente li disattendo.
Ho provato con agende cartacee ed elettroniche, ma non ci riesco...pospongo per poi non realizzare tante delle cose in programma.
Anche con la Ciopo spesso non riesco ad imporre dei ritmi, delle routine, che per un bambino sono importanti e rassicuranti e così per esempio a causa della mia cattiva organizzazione certe sere o nel fine settimana mangia tardi e quindi mangia poco o fa i capricci perchè è stanca.
Il corso si poneva l'obiettivo di farci ragionare su ciò che è urgente e ciò che è importante, necessario e utile, efficace ed efficiente in modo da cercare di recuperare quella parte di tempo sprecata per utilizzare in modo funzionale e creativo e minizzare ansia e stress.
Adesso che si è innescato il processo di riflessione vediamo se davvero trarrò ispirazione per azioni concrete che possano portare dei cambiamenti reali sul quotidiano.
Il modo per tradurre dalla teoria alla pratica è ora un project word, ovvero sviluppare un proprio progetto (con l'aiuto di un applicativo informatico e di un tutor) per concretizzare quanto appreso durante il percorso formativo.
Spero davvero di tirar fuori qualcosa di buono e di utile, per mettere in ordine un po' tutto, sia il modo di lavorare, sia la mia vita reale (dal cassetto delle mutande, alla cucina, alla borsa).
Certo è che è utopistico pensare al miracolo, fra le nuvole sono sempre stata e probabilmente lo sarò sempre, però....
I due giorni in aula si inquadrano in un percorso formativo composto da più "eventi" (corso on-line, incontri tematici con persone estranee al ns. contesto lavorativo che raccontano la loro esperienza sui temi trattati nel corso).
E questo tipo di approccio alla formazione professionale diventa dinamico e non più statico come quello limitato ad una sessione di incontro.
Premesso ciò, i temi del percorso formativo erano quattro e i miei capi (unica nota dolente, è stato non essere stata interpellata per la scelta del percorso) hanno scelto per me TIME MANAGMENT: la gestione del tempo (sarà che il mio diretto responsabile - napoletano- tra il serio e il faceto ci ha esposto il suo motto :- forza, faticate, facite ampress').
Insomma, grazie anche alla simpatia e competenza del docente, sono uscita dall'aula con una serie di riflessioni che oltre al lavoro coinvolgono la sfera personale.
Spesso non valuto con la necessaria importanza il tempo a mia disposizione e mi perdo un po', annaspo dentro un bicchier d'acqua, diciamolo pure "ca.x..x..eggio". rimando per poi ravvedermi all'ultimo minuto e fare le cose di fretta.
Ho probabilmente acquisito l'effettiva consapevolezza di essere ingabbiata nel tempo. Ho la cognizione del suo trascorrere ma non riesco ad utilizzarlo come vorrei, perchè sono disorganizzata, mi manca il metodo.
Ecco sì, non sono metodica, non riesco ad adottare uno stesso comportamento in una stessa situazione, prevale l'istinto, il mio essere un po' sconclusionata.
Spesso non riesco a darmi delle vere priorità, certo sono consapevole di quali compiti devo svolgere sul lavoro o quali attività da compiere nel mio tempo libero, ma puntualmente li disattendo.
Ho provato con agende cartacee ed elettroniche, ma non ci riesco...pospongo per poi non realizzare tante delle cose in programma.
Anche con la Ciopo spesso non riesco ad imporre dei ritmi, delle routine, che per un bambino sono importanti e rassicuranti e così per esempio a causa della mia cattiva organizzazione certe sere o nel fine settimana mangia tardi e quindi mangia poco o fa i capricci perchè è stanca.
Il corso si poneva l'obiettivo di farci ragionare su ciò che è urgente e ciò che è importante, necessario e utile, efficace ed efficiente in modo da cercare di recuperare quella parte di tempo sprecata per utilizzare in modo funzionale e creativo e minizzare ansia e stress.
Adesso che si è innescato il processo di riflessione vediamo se davvero trarrò ispirazione per azioni concrete che possano portare dei cambiamenti reali sul quotidiano.
Il modo per tradurre dalla teoria alla pratica è ora un project word, ovvero sviluppare un proprio progetto (con l'aiuto di un applicativo informatico e di un tutor) per concretizzare quanto appreso durante il percorso formativo.
Spero davvero di tirar fuori qualcosa di buono e di utile, per mettere in ordine un po' tutto, sia il modo di lavorare, sia la mia vita reale (dal cassetto delle mutande, alla cucina, alla borsa).
Certo è che è utopistico pensare al miracolo, fra le nuvole sono sempre stata e probabilmente lo sarò sempre, però....
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mercoledì 10 novembre 2010
Dolce pasticciare
Ieri pomeriggio mi sono messa nell'impresa di preparare un dolce, di per sè non è gran cosa...ma con una Ciopola curiosa e "ciacciona" (termine gergale difficile da tradurre, ma praticamente vuol dire che tocca in continuazione ogni cosa), le cose semplici si complicano un po'.
Quindi tra un "ferma lì!!"..."attenta"..."no, non toccare"..."aspetta, arriva la mamma"...abbiamo preparato sto' dolce, che alla fine è venuto uno schifo (il Babbone l'ha mangiato ugualmente, perchè come si dice da noi...in corpo c'è buio!), colpa dello stampo? (ho usato quello in silicone, che normalmente però non fa scherzi!) della temperatura del forno? Praticamente rovesciandolo sul piatto si è sbriciolato tutto!!!!!
Comunque alla fine la Ciopola si è divertita (in particolare adora rompere le uova!) e con il dolce abbiamo trovato un modo per passare il tempo!
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martedì 9 novembre 2010
Sono molto stanca
Il titolo del post non deve ingannare, non si tratta di stanchezza fisica (benchè...), si parla di qualcos'altro.
Mi sento un po' come "Magda" moglie di "Furio" del mitico film Bianco Rosso e Verdone.
Come accennavo qualche post fa il Babbone sta studiando e per lui studiare è da sempre una cosa seria.
Lui che all'università non ha mai sbagliato un colpo e agli esami si è sempre presentatao mooooltoooo preparato, non può affrontare la selezione interna aziendale con meno impegno, con meno dedizione. Per le questioni professionali è meticoloso, scrupoloso, attento e precisino, insomma diciamocelo pure un vero secchione!
Sono orgogliosa di lui da un lato e consapevole che tutto ciò che ha ottenuto negli anni è frutto di grande impegno e sicuramente anche di sacrificio (ha studiato lavorando per laurearsi a pieni voti e ha dato veramente il massimo per ottenere - seppur modeste- progressioni di carriera), ma non ce la faccio più a sopportare questo suo modo di affrontare le cose che taglia fuori tutto per arrivare all'obiettivo.
Io mi accontento (forse sbagliando), sono una persona modesta perchè probabilmente vengo da una famiglia modesta, sono capace di vivere anche con poco, mi bastano due coccole per sentirmi felice: è il sentirmi amata che mi rende davvero serena.
Lui rimanda tutto a quando avrà completato tutte le prove previste dalla selezione (speriamo a fine di questo mese!) e con caparbietà riesce a studiare dopo il lavoro, dopo cena...praticamente sempre.
Se da un lato capisco tutto e sono ammirata per tanta determinazione (di sicuro io non ce l'avrei), da un lato mi sento trascurata, offesa da certe risposte nervose, delusa dal fatto di non essere il suo primo pensiero.
La scelta di partecipare alla selezione è stata dettata da ambizione personale, una sfida per dimostrare ai suoi responsabili il suo effettivo valore, senza ascoltarmi, senza prendere in considerazione il fatto che ci avrebbe sacrificato, senza contare che sarei stata l'unica a prendermi cura in tutto e per tutto della piccola (che comunque si sta avvicinando sempre di più a me).
Ci siamo scontrati più volte quando gli ho esposto tutte le mie riserve. L'ho accusato di egoismo mi ha risposto dicendomi che sono una persona miope, un dialogo tra sordi insomma che porta tensioni che avverte anche la ns. piccola donna.
Il punto è che non mi va di doverlo sempre aspettare, di venire dopo al suo lavoro, di soddisfare le sue esigenze perchè più importanti delle mie...penso di meritare di più, penso che la vita vada oltre ai soldi.
Le cose passano e non tornano quindi o te le godi subito o mai più e non può essere tutto bianco o nero
Alla fine è deludente non riuscire a condividere il proprio punto di vista con la persona con cui si è deciso di vivere una vita insieme..
Proprio come Magda: - Non ce la faccio piùùùùù!!!!!!!
Mi sento un po' come "Magda" moglie di "Furio" del mitico film Bianco Rosso e Verdone.
Come accennavo qualche post fa il Babbone sta studiando e per lui studiare è da sempre una cosa seria.
Lui che all'università non ha mai sbagliato un colpo e agli esami si è sempre presentatao mooooltoooo preparato, non può affrontare la selezione interna aziendale con meno impegno, con meno dedizione. Per le questioni professionali è meticoloso, scrupoloso, attento e precisino, insomma diciamocelo pure un vero secchione!
Sono orgogliosa di lui da un lato e consapevole che tutto ciò che ha ottenuto negli anni è frutto di grande impegno e sicuramente anche di sacrificio (ha studiato lavorando per laurearsi a pieni voti e ha dato veramente il massimo per ottenere - seppur modeste- progressioni di carriera), ma non ce la faccio più a sopportare questo suo modo di affrontare le cose che taglia fuori tutto per arrivare all'obiettivo.
Io mi accontento (forse sbagliando), sono una persona modesta perchè probabilmente vengo da una famiglia modesta, sono capace di vivere anche con poco, mi bastano due coccole per sentirmi felice: è il sentirmi amata che mi rende davvero serena.
Lui rimanda tutto a quando avrà completato tutte le prove previste dalla selezione (speriamo a fine di questo mese!) e con caparbietà riesce a studiare dopo il lavoro, dopo cena...praticamente sempre.
Se da un lato capisco tutto e sono ammirata per tanta determinazione (di sicuro io non ce l'avrei), da un lato mi sento trascurata, offesa da certe risposte nervose, delusa dal fatto di non essere il suo primo pensiero.
La scelta di partecipare alla selezione è stata dettata da ambizione personale, una sfida per dimostrare ai suoi responsabili il suo effettivo valore, senza ascoltarmi, senza prendere in considerazione il fatto che ci avrebbe sacrificato, senza contare che sarei stata l'unica a prendermi cura in tutto e per tutto della piccola (che comunque si sta avvicinando sempre di più a me).
Ci siamo scontrati più volte quando gli ho esposto tutte le mie riserve. L'ho accusato di egoismo mi ha risposto dicendomi che sono una persona miope, un dialogo tra sordi insomma che porta tensioni che avverte anche la ns. piccola donna.
Il punto è che non mi va di doverlo sempre aspettare, di venire dopo al suo lavoro, di soddisfare le sue esigenze perchè più importanti delle mie...penso di meritare di più, penso che la vita vada oltre ai soldi.
Le cose passano e non tornano quindi o te le godi subito o mai più e non può essere tutto bianco o nero
Alla fine è deludente non riuscire a condividere il proprio punto di vista con la persona con cui si è deciso di vivere una vita insieme..
Proprio come Magda: - Non ce la faccio piùùùùù!!!!!!!
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lunedì 8 novembre 2010
Così piccola e così trash...
Forse non dovrei raccontarlo, ma a me ha fatto troppo ridere e quindi ho deciso di condividere con voi la canzone inventata nel week end dalla piccola Ciopola:
Mentre eravamo in macchina sabato mattina, più o meno sul tema di cam-caminì del Film Mary Poppins...ma molto più stonata, la piccola beatamente:
- caccapipì, caccapipì...caccapipì
- Ciopo, cosa canti?
- 'ncione cacca e pipì (la canzone cacca - pipì)
- Ahhhh ho capito...(ridendo sotto sotto...)
Avrà un futuro nella musica? mah!
Mentre eravamo in macchina sabato mattina, più o meno sul tema di cam-caminì del Film Mary Poppins...ma molto più stonata, la piccola beatamente:
- caccapipì, caccapipì...caccapipì
- Ciopo, cosa canti?
- 'ncione cacca e pipì (la canzone cacca - pipì)
- Ahhhh ho capito...(ridendo sotto sotto...)
Avrà un futuro nella musica? mah!
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E non m'annoio - post fotografico e zuccheroso
Ho preso spunto da una canzone di Lorenzo Jovanotti per dare il titolo a questo post, che ha il modesto obiettivo di raccontare con qualche immagine il fine settimana appena trascorso o per meglio dire "volato" insieme alla mia Ciopola.
Non abbiamo fatto cose speciali, ma ho nel cuore tanti piccoli momenti, tante sensazioni che mi rendono ancora una volta immensamente felice di averla accanto.
Nonostante dietro quella dolce faccia d'angelo si nasconda una piccola peste, io ne sono completamente innamorata!!!
Oggi piove (o meglio diluvia), sono triste e gli ormoni in circolo mi inducono pensieri nostalgici...quindi basta così, spazio alle foto:
Non abbiamo fatto cose speciali, ma ho nel cuore tanti piccoli momenti, tante sensazioni che mi rendono ancora una volta immensamente felice di averla accanto.
Nonostante dietro quella dolce faccia d'angelo si nasconda una piccola peste, io ne sono completamente innamorata!!!
Oggi piove (o meglio diluvia), sono triste e gli ormoni in circolo mi inducono pensieri nostalgici...quindi basta così, spazio alle foto:
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martedì 2 novembre 2010
2 NOVEMBRE
Miei adorati nonni chissà cosa pensereste, se foste ancora in vita, di Internet e del mio modo di ricordarvi con un messaggio postato sul BLOG?
Avrei un gran da fare per spiegarvi come funziona il tutto e sono certa che sareste disarmanti con la vostra ingenuità.
Se foste in vita oggi, sareste ormai vecchietti, ma sono sicura che sarebbe divertente raccontarvi il mondo e sentire come andavano invece le cose ai vostri tempi (ti vedo nonna R. lì a scuotere la testa).
Con alcuni di voi non c'è stato tempo per tutto questo...mi avete lasciato che ero una bambina.
Voi siete sempre stati e rimarrete il lato buono delle cose, la protezione, il conforto, l'allegria, il gioco, la spensieratezza, le mani ingiallite dal fumo e provate dal duro lavoro, l'odore di tabacco, le medicine sul caminetto, la sveglia con i pulcini che beccano, la pasta fatta in casa, il profumo di sugo.
Nel mio cuore ci sarà sempre un posto speciale per voi e per tutte le persone care che ho incontrato nella vita, a cui ho voluto bene e che oggi non ci sono più (penso a te Giuliana in particolare!) e anche se non riuscirò a portarvi un fiore al cimitero, vi penso tanto ugualmente e vi ricordo con tanto affetto.
Avrei un gran da fare per spiegarvi come funziona il tutto e sono certa che sareste disarmanti con la vostra ingenuità.
Se foste in vita oggi, sareste ormai vecchietti, ma sono sicura che sarebbe divertente raccontarvi il mondo e sentire come andavano invece le cose ai vostri tempi (ti vedo nonna R. lì a scuotere la testa).
Con alcuni di voi non c'è stato tempo per tutto questo...mi avete lasciato che ero una bambina.
Voi siete sempre stati e rimarrete il lato buono delle cose, la protezione, il conforto, l'allegria, il gioco, la spensieratezza, le mani ingiallite dal fumo e provate dal duro lavoro, l'odore di tabacco, le medicine sul caminetto, la sveglia con i pulcini che beccano, la pasta fatta in casa, il profumo di sugo.
Nel mio cuore ci sarà sempre un posto speciale per voi e per tutte le persone care che ho incontrato nella vita, a cui ho voluto bene e che oggi non ci sono più (penso a te Giuliana in particolare!) e anche se non riuscirò a portarvi un fiore al cimitero, vi penso tanto ugualmente e vi ricordo con tanto affetto.
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In cosa sto sbagliando?
Ieri pomeriggio, siamo andati in visita alla coppia di amici di cui avevo parlato in questo post per conoscere meglio la piccola della famiglia (fra tre giorni compirà un mese) e a parte notare quanto tranquilla sia la neonata e brava la sorellona....mi ha colpito negativamente il comportamento di mia figlia.
E' stata capricciosa, lagnosa e poco interattiva.
La gioia che ha contraddistinto il momento in cui ha preso in braccio la piccola, si è trasformato in violenza ai danni della microscopica malcapitata (le ha tirato i capelli ed un bella botta sulla testa...volevo morire!!!!) quando gliel'ho tolta dalle braccia e per un attimo l'ho tenuta in braccio per consegnarla nel proprio Babbo.
In definitiva a fronte di una bambina brava, educata e disposta a condividere i giochi, c'era una piccola desposta prepotente che lanciava oggetti e strappava ogni cosa di mano all'amichetta.
Forse ha ragione il Babbone che mi giudica troppo indulgente e permissiva e forse pure la suocera che al racconto telefonico della serata in cui ho particolarmente accentuato la tranquillità delle due sorelline, ha commentato così: "forse sono più bravi gli altri (riferendosi all'educazione) o forse è solo fortuna".
Insomma non cerco conforto, anche perchè riconosco che è difficile dare un parere di una situazione che non si conosce in modo approfondito e di cui è possibile farsi un'idea attraverso un'osservazione diretta, è solo lo sfogo di una mamma un po' affranta.
E' stata capricciosa, lagnosa e poco interattiva.
La gioia che ha contraddistinto il momento in cui ha preso in braccio la piccola, si è trasformato in violenza ai danni della microscopica malcapitata (le ha tirato i capelli ed un bella botta sulla testa...volevo morire!!!!) quando gliel'ho tolta dalle braccia e per un attimo l'ho tenuta in braccio per consegnarla nel proprio Babbo.
In definitiva a fronte di una bambina brava, educata e disposta a condividere i giochi, c'era una piccola desposta prepotente che lanciava oggetti e strappava ogni cosa di mano all'amichetta.
Forse ha ragione il Babbone che mi giudica troppo indulgente e permissiva e forse pure la suocera che al racconto telefonico della serata in cui ho particolarmente accentuato la tranquillità delle due sorelline, ha commentato così: "forse sono più bravi gli altri (riferendosi all'educazione) o forse è solo fortuna".
Insomma non cerco conforto, anche perchè riconosco che è difficile dare un parere di una situazione che non si conosce in modo approfondito e di cui è possibile farsi un'idea attraverso un'osservazione diretta, è solo lo sfogo di una mamma un po' affranta.
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Amiche per sempre nonostante i guai...
Domenica pomeriggio durante il cambio sul fasciatoio:
- Mamma...Giuja!
- Giulia, sì...ma quale Giulia..?
- Giuja sopa (Giulia che abita qui sopra...in realtà è la nipote della vicina)..
- Ahhh sì....
- Giuja 'mica (Giulia è una mia amica)
- Eh sì Ciopola e quali altre amiche hai?
- Sere!
- Sere? Chi è Sere?
- E' mamma!
- Amore mio! E quali altre amiche hai?
- Zialla (Zia Lalla), L'Ago (Zia Ago), Chi (Zia Cri)...(ovvero le amiche di mammaa!!!)
.......
Dalle stelle alle stalle: la piccola Ciopola nonostante questo momento di struggente tenerezza non perde il vizio alle "birbate" e tra sabato e domenica ha combinato nell'ordine i seguenti guai :
- Versato yougurt in terra (shola shola...mangio shola, per poi rovesciare il tutto a terra!);
- Creato un tappeto di gnocchi in cucina, rovesciando l'intero sacchetto da 500 gr:
Mamma Mamma, lochhi locchi - (gnocchi gnocchi)!!!-...
Ciopola, ma che hai combinato!? - ho esclamato tra disperazione e voglia di farle il sedere rosso!-,
Adesso sei in punizione: siediti sulla tua sedia e non alzarti finchè non te lo dico!...
silenzio e broncio (suo!) mentre raccoglievo gli gnocchi......
Mamma?!...
Mhmmmm?....
locco! (gnocco)..lì...indicando col ditino...pendi? (prendi?!)...;
- Infilato di nascosto un ciuccio in lavatrice che quindi è stato lavato insieme ai suoi vestitini con il programma cotone/colorati a 40°.
- Gettato a terra la tazza preferita dal Babbone (quella con la mini mucca incorporata all'interno)...
- Mamma...Giuja!
- Giulia, sì...ma quale Giulia..?
- Giuja sopa (Giulia che abita qui sopra...in realtà è la nipote della vicina)..
- Ahhh sì....
- Giuja 'mica (Giulia è una mia amica)
- Eh sì Ciopola e quali altre amiche hai?
- Sere!
- Sere? Chi è Sere?
- E' mamma!
- Amore mio! E quali altre amiche hai?
- Zialla (Zia Lalla), L'Ago (Zia Ago), Chi (Zia Cri)...(ovvero le amiche di mammaa!!!)
.......
Dalle stelle alle stalle: la piccola Ciopola nonostante questo momento di struggente tenerezza non perde il vizio alle "birbate" e tra sabato e domenica ha combinato nell'ordine i seguenti guai :
- Versato yougurt in terra (shola shola...mangio shola, per poi rovesciare il tutto a terra!);
- Creato un tappeto di gnocchi in cucina, rovesciando l'intero sacchetto da 500 gr:
Mamma Mamma, lochhi locchi - (gnocchi gnocchi)!!!-...
Ciopola, ma che hai combinato!? - ho esclamato tra disperazione e voglia di farle il sedere rosso!-,
Adesso sei in punizione: siediti sulla tua sedia e non alzarti finchè non te lo dico!...
silenzio e broncio (suo!) mentre raccoglievo gli gnocchi......
Mamma?!...
Mhmmmm?....
locco! (gnocco)..lì...indicando col ditino...pendi? (prendi?!)...;
- Infilato di nascosto un ciuccio in lavatrice che quindi è stato lavato insieme ai suoi vestitini con il programma cotone/colorati a 40°.
- Gettato a terra la tazza preferita dal Babbone (quella con la mini mucca incorporata all'interno)...
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venerdì 29 ottobre 2010
Andare oltre a se stessi: la storia di Paolo.
Già da qualche giorno mi sento giù, saranno le notti insonni, sarà l'autunno (ho letto su un quotidiano locale oggi che la minore luce che penetra attraverso l'occhio nelle cellule neuronali, induce stati depressivi), sarà che il Babbone è molto preso (e molto nervoso) da una selezione interna aziendale che potrebbe permettergli una progressione di carriera e anche economica e parliamo poco, discutiamo molto (anche per sciocchezze), sarà che la Ciopo ha la febbre ed è uno straccio, per tutti questi motivi mi sento a volte persa e mi sembra difficile andare avanti.
Succede però che girovagando di Blog in Blog si scoprano, storie, emozioni, che fanno dimenticare il miei personali motivi di tristezza.
Leggendo la storia di Paolo , mi sono ricordata del pensiero o forse meglio l'interrogativo che più volte si è affacciato in mente in gravidanza: che faccio se il bambino/a ha qualche serio problema di salute? mi sono sempre risposta che sarebbe stata dura, ma avrei lottato come un leone per dare al mio piccolo un futuro, nonostante tutto. Avevo così tanto cercato quel figlio, che l'avrei amato comunque in ogni caso e non tutti sono sicura avrebbero condiviso quella scelta.
Ho pianto leggendo di Paolo, ho pensato però che era necessario andare oltre l'immediata ed inevitabile commozione.
Non voglio arrivare a chiedervi una donazione per qualche fantomatica associazione, semplicemente vorrei che leggeste la storia di questo bambino, che nonostante il destino avverso, ha diritto ad una speranza e ad un sorriso, non costa molto, no?.
Trovo che il Web, ma più specificatamente i mommy blog (veramente un fantastico mondo!) siano un ottimo volano per comunicare, condividere, trasmettere e allora aiutiamo Paolo, penso ne valga la pena.
La zia di Paolo mi ha anche inviato il testo di una mail scritta da sua sorella, la mamma di Paolo, di seguito ne riporto il testo:
Mi chiamo Cinzia e sono una mamma in difficolta'.
Mi rivolgo a te per realizzare insieme un grande progetto, un progetto in cui è necessaria la condivisione di una volontà e di un percorso comune tra più persone. Quello che ti chiedo è di dedicarmi pochi secondi del tuo preziosissimo tempo per leggere una storia che ha inizio 12 anni fa, a Lanciano (Chieti).
Paolo, mio figlio, dalla nascita è affetto da Tetraparesi discinetica: ha avuto un’asfissia a causa di una cattiva gestione del parto che gli ha provocato una Paralisi Cerebrale Infantile.
Sebbene noi familiari sin dall’inizio abbiamo svolto (documentabile mediante filmati, fotografie, testimonianze ecc…) insieme a Paolo un duro lavoro quotidiano di riabilitazione (lavoriamo ogni giorno per circa 3 ore consecutive) e di interventi miranti al miglioramento della qualità della vita, i risultati ottenuti sono stati purtroppo insoddisfacenti e molto lenti.
Paolo, oggi, avrebbe l’opportunità di “guarire” o meglio, migliorare notevolmente, grazie ad un farmaco e alla metodologia degli adenogrammi di uno scienziato in Israele.
Questa incredibile opportunità - quella cioè di potersi recare da tale scienziato in Israele ed essere sottoposto alle sue cure - è percorribile solo con la solidarietà e la vicinanza di persone che vogliono aiutare Paolo con una raccolta fondi a suo favore ed effettuando delle donazioni.
Le cure ed il farmaco, infatti, sfortunatamente, sono molto costose - 3 cicli costano circa 60.000 € - e nessuna delle famiglie che hanno avuto la fortuna di andare, sono riuscite con le proprie forze - senza cioè aver organizzato una raccolta fondi a tale scopo - a sottoporsi alla cura. Per tale motivo noi genitori, per poter tentare di offrire questa opportunità di notevole miglioramento a nostro figlio (da quando siamo a conoscenza di tale cura non riusciamo più a dormire tranquillamente), siamo costretti a chiedere aiuto.
Ti chiedo dunque di poter avviare una collaborazione finalizzata ad attivare la macchina della solidarietà per Paolo, diffondendo, il più possibile, presso parenti, amici e conoscenti tale richiesta di aiuto, lasciando comunque a ciascuno la libera scelta di aderire o meno alla nostra causa.
Per chi volesse fare una piccola donazione in favore di Paolo, il riferimento è:
conto corrente postale n.6084970, Codice IBAN: IT 20 S 07601 15500 00000 6084970 ( Causale: cure per Paolo).
Per chi volesse collaborare in ogni altro modo ( organizzazione eventi, raccolta fondi, pubblicità etc...) può contattarmi al numero telefonico 333 8981538 o tramite e-mail: cinziadisebastiano@inwind.it.
Ti ringrazio fin d’ora per tutto ciò che potrai e vorrai fare per aiutare il nostro Paolo.
Succede però che girovagando di Blog in Blog si scoprano, storie, emozioni, che fanno dimenticare il miei personali motivi di tristezza.
Leggendo la storia di Paolo , mi sono ricordata del pensiero o forse meglio l'interrogativo che più volte si è affacciato in mente in gravidanza: che faccio se il bambino/a ha qualche serio problema di salute? mi sono sempre risposta che sarebbe stata dura, ma avrei lottato come un leone per dare al mio piccolo un futuro, nonostante tutto. Avevo così tanto cercato quel figlio, che l'avrei amato comunque in ogni caso e non tutti sono sicura avrebbero condiviso quella scelta.
Ho pianto leggendo di Paolo, ho pensato però che era necessario andare oltre l'immediata ed inevitabile commozione.
Non voglio arrivare a chiedervi una donazione per qualche fantomatica associazione, semplicemente vorrei che leggeste la storia di questo bambino, che nonostante il destino avverso, ha diritto ad una speranza e ad un sorriso, non costa molto, no?.
Trovo che il Web, ma più specificatamente i mommy blog (veramente un fantastico mondo!) siano un ottimo volano per comunicare, condividere, trasmettere e allora aiutiamo Paolo, penso ne valga la pena.
La zia di Paolo mi ha anche inviato il testo di una mail scritta da sua sorella, la mamma di Paolo, di seguito ne riporto il testo:
Mi chiamo Cinzia e sono una mamma in difficolta'.
Mi rivolgo a te per realizzare insieme un grande progetto, un progetto in cui è necessaria la condivisione di una volontà e di un percorso comune tra più persone. Quello che ti chiedo è di dedicarmi pochi secondi del tuo preziosissimo tempo per leggere una storia che ha inizio 12 anni fa, a Lanciano (Chieti).
Paolo, mio figlio, dalla nascita è affetto da Tetraparesi discinetica: ha avuto un’asfissia a causa di una cattiva gestione del parto che gli ha provocato una Paralisi Cerebrale Infantile.
Sebbene noi familiari sin dall’inizio abbiamo svolto (documentabile mediante filmati, fotografie, testimonianze ecc…) insieme a Paolo un duro lavoro quotidiano di riabilitazione (lavoriamo ogni giorno per circa 3 ore consecutive) e di interventi miranti al miglioramento della qualità della vita, i risultati ottenuti sono stati purtroppo insoddisfacenti e molto lenti.
Paolo, oggi, avrebbe l’opportunità di “guarire” o meglio, migliorare notevolmente, grazie ad un farmaco e alla metodologia degli adenogrammi di uno scienziato in Israele.
Questa incredibile opportunità - quella cioè di potersi recare da tale scienziato in Israele ed essere sottoposto alle sue cure - è percorribile solo con la solidarietà e la vicinanza di persone che vogliono aiutare Paolo con una raccolta fondi a suo favore ed effettuando delle donazioni.
Le cure ed il farmaco, infatti, sfortunatamente, sono molto costose - 3 cicli costano circa 60.000 € - e nessuna delle famiglie che hanno avuto la fortuna di andare, sono riuscite con le proprie forze - senza cioè aver organizzato una raccolta fondi a tale scopo - a sottoporsi alla cura. Per tale motivo noi genitori, per poter tentare di offrire questa opportunità di notevole miglioramento a nostro figlio (da quando siamo a conoscenza di tale cura non riusciamo più a dormire tranquillamente), siamo costretti a chiedere aiuto.
Ti chiedo dunque di poter avviare una collaborazione finalizzata ad attivare la macchina della solidarietà per Paolo, diffondendo, il più possibile, presso parenti, amici e conoscenti tale richiesta di aiuto, lasciando comunque a ciascuno la libera scelta di aderire o meno alla nostra causa.
Per chi volesse fare una piccola donazione in favore di Paolo, il riferimento è:
conto corrente postale n.6084970, Codice IBAN: IT 20 S 07601 15500 00000 6084970 ( Causale: cure per Paolo).
Per chi volesse collaborare in ogni altro modo ( organizzazione eventi, raccolta fondi, pubblicità etc...) può contattarmi al numero telefonico 333 8981538 o tramite e-mail: cinziadisebastiano@inwind.it.
Ti ringrazio fin d’ora per tutto ciò che potrai e vorrai fare per aiutare il nostro Paolo.
Cinzia
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lunedì 25 ottobre 2010
ma la notte NO....aiuto!
Lo so sono ripetitiva (dell'argomento avevo già parlato in questo post), ma la questione è piuttosto angosciante: continuano le notti insonni! (stavolta è certo la causa sono i denti!, oltre ad avere delle gengive super gonfie, la ciopola stessa dice:- ohi ohi dente mamma!)
Il week end è stato drammatico, (risvegli con pianto inconsolabile e singhiozzi!) stanotte per esempio è stato più il tempo che ho trascorso a rassicurare la piccola che quello trascorso a letto...per me nota dormigliona, è praticamente un incubo!
Stamani, ho chiamato pure la pediatra per sentire se era possibile somministrarle una qualche sostanza "dopante" (sa dottoressa ormai ha quasi 22 mesi...), ma niente, pur comprendendo il mio sgomento (eh la solita povera pazza!), non mi ha consigliato altro che tachipirina e camilia...praticamente acqua fresca per la piccola "indemoniata" :-).
In breve, non ce la faccio più e non posso far altro che sopportare e aspettare che passi...e prima o poi passerà (passerà?)
Il week end è stato drammatico, (risvegli con pianto inconsolabile e singhiozzi!) stanotte per esempio è stato più il tempo che ho trascorso a rassicurare la piccola che quello trascorso a letto...per me nota dormigliona, è praticamente un incubo!
Stamani, ho chiamato pure la pediatra per sentire se era possibile somministrarle una qualche sostanza "dopante" (sa dottoressa ormai ha quasi 22 mesi...), ma niente, pur comprendendo il mio sgomento (eh la solita povera pazza!), non mi ha consigliato altro che tachipirina e camilia...praticamente acqua fresca per la piccola "indemoniata" :-).
In breve, non ce la faccio più e non posso far altro che sopportare e aspettare che passi...e prima o poi passerà (passerà?)
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sabato 23 ottobre 2010
Staffetta dell'amicizia
Di solito non aderisco mai a giochi che implichino il costituirsi di una "catena", perchè temo che le persone coinvolte pensino che sono una rompiscatole e mi giudichino superficiale.
Ma stavolta, colta in un momento di forte arrabbiatura, ho deciso di buttarmi tutto alle spalle, di non pensare e ho deciso di accettare l'invito di una blogger (Antonella) e così (Micaela non me ne volere, tu sai perchè):
Quando da piccoli vi domandavano cosa volevate fare da grandi cosa rispondevate?La ballerina...e mi immaginavo a danzare sulle punte sul palco di un teatro.
2- Quali erano i vostri cartoni animati preferiti?Pollon, Lady Oscar, Heidi, Candy Candy, I Puffi, insomma i cartoni degli anni '80.
3-Quali erano i vostri giochi preferiti?Le Barbie in primis, poi anche Lego, Playmobil.
4-Qual'è stato il più bel vostro compleanno e perchè?
In generale ho sempre vissuto il compleanno come un giorno speciale, probabilmente il compleanno più bello è stato quello con il pancione, mi sentivo veramente al coronamento di un sogno!
5-Quali sono le cose che volevate assolutamente fare e non avete ancora fatto?Andare in Patagonia e a New York. Prendere in seria considerazione l'ipotesi di un secondo figlio ;-P
6-Quale è stata la vostra prima passione sportiva e non?
Non sono mai stata un tipo sportivo, sempre stata una schiappa con i giochi a squadre...ma poco dotata anche per il resto.
7-quale è stato il vostro primo idolo musicale?
Luca Barbarossa, avevo tanti poster nella mia minuscola cameretta, in uno avevo anche stampigliato un bel bacio con il rossetto rosso rubato a mia madre...che vergogna...!
8- Qual'è stata la cosa più bella chiesta (ed eventualmente ricevuta) da Babbo Natale, Gesù Bambino, Santa Lucia?Non mi ricordo di richieste particolari, non ero molto pretenziosa da piccola, ma una volta trovai sotto l'albero un dono davvero speciale una bambola più o meno della mia altezza che tenendole la mano faceva anche dei passetti...che sorpresa!
Passo l'invito a chiunque voglia divertirsi a rispondere!
Ciao
Ma stavolta, colta in un momento di forte arrabbiatura, ho deciso di buttarmi tutto alle spalle, di non pensare e ho deciso di accettare l'invito di una blogger (Antonella) e così (Micaela non me ne volere, tu sai perchè):
Quando da piccoli vi domandavano cosa volevate fare da grandi cosa rispondevate?La ballerina...e mi immaginavo a danzare sulle punte sul palco di un teatro.
2- Quali erano i vostri cartoni animati preferiti?Pollon, Lady Oscar, Heidi, Candy Candy, I Puffi, insomma i cartoni degli anni '80.
3-Quali erano i vostri giochi preferiti?Le Barbie in primis, poi anche Lego, Playmobil.
4-Qual'è stato il più bel vostro compleanno e perchè?
In generale ho sempre vissuto il compleanno come un giorno speciale, probabilmente il compleanno più bello è stato quello con il pancione, mi sentivo veramente al coronamento di un sogno!
5-Quali sono le cose che volevate assolutamente fare e non avete ancora fatto?Andare in Patagonia e a New York. Prendere in seria considerazione l'ipotesi di un secondo figlio ;-P
6-Quale è stata la vostra prima passione sportiva e non?
Non sono mai stata un tipo sportivo, sempre stata una schiappa con i giochi a squadre...ma poco dotata anche per il resto.
7-quale è stato il vostro primo idolo musicale?
Luca Barbarossa, avevo tanti poster nella mia minuscola cameretta, in uno avevo anche stampigliato un bel bacio con il rossetto rosso rubato a mia madre...che vergogna...!
8- Qual'è stata la cosa più bella chiesta (ed eventualmente ricevuta) da Babbo Natale, Gesù Bambino, Santa Lucia?Non mi ricordo di richieste particolari, non ero molto pretenziosa da piccola, ma una volta trovai sotto l'albero un dono davvero speciale una bambola più o meno della mia altezza che tenendole la mano faceva anche dei passetti...che sorpresa!
Passo l'invito a chiunque voglia divertirsi a rispondere!
Ciao
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mercoledì 20 ottobre 2010
Voglia di giocare: le stilish competion di Paola
Da bambina amavo profondamente giocare con le Barbie ed insieme a mia cugina, di qualche anno più piccola di me ed un'altra amichetta ci divertivamo a creare dei look diversi per le nostre amatissime bambole. Va detto in particolare che l'amichetta di cui sopra aveva una valigetta contenente ogni tipo di abito e accessorio ed era una vera cuccagna perchè potevi immaginare Barbie in vacanza al mare e avevi a disposizione più di un costume il pareo, la borsa da spiaggia e tanto altro.
Questo lungo preambolo per dire che la Stilish competion di Paola, mi ha riportato alla mente questo gioco e per questo ho deciso di partecipare...sarà che sono rimasta bambina dentro!!
Ecco i miei look: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=24221845 e http://www.polyvore.com/cgi/set?id=24222476&.locale=it, il primo è quello con cui ho deciso di partecipare alla competition!
Questo lungo preambolo per dire che la Stilish competion di Paola, mi ha riportato alla mente questo gioco e per questo ho deciso di partecipare...sarà che sono rimasta bambina dentro!!
Ecco i miei look: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=24221845 e http://www.polyvore.com/cgi/set?id=24222476&.locale=it, il primo è quello con cui ho deciso di partecipare alla competition!
lunedì 18 ottobre 2010
Sosteniamo LILT
Aderisco volentieri all'iniziativa nata da alcune blogger e lanciata da mammafelice, raccontando cos'è il rosa per me.
Rosa sei tu, perchè sin da subito ho pensato di avere in grembo una femmina.
Rosa siamo noi, così diverse, ma così uguali nelle coccole, nei baci e nei capricci.
Rosa è la bambola, quella che parla, che ti piace tanto e ti ha insegnato a dire "ti voglio bene!".
Rosa il fiore che tuo padre mi ha regalato per chiedermi in sposa ed è il fiore che mi ha accompagnato all'altare.
Rosa è il futuro che sogno per te, mio amore, sì rosa e per rosa intendo il realizzarsi come donna e come persona.
Nel mese di Ottobre l’Italia intera si tingerà di rosa, colore simbolo della lotta contro il tumore al seno. Una luce rosa, infatti, unirà idealmente la nostra Penisola dal Nord al Sud, con tanti monumenti, edifici e statue che resteranno illuminati per una o più notti a testimoniare che, grazie a un’efficace e corretta prevenzione, questa malattia tumorale si può, e si deve, vincere! E come in Italia, anche in tutto il resto del mondo si accenderanno di luce rosa location famosissime e prestigiose, quali l’Empire State Building (New York, USA), le Cascate del Niagara (Ontario, Canada), Opera House (Sidney, Australia), la Torre 101 (Taipei, Taiwan), il Ponte di Nan Pu (Shangai, Cina), la Torre di Tokyo (Tokyo, Giappone), l’Arena di Amsterdam (Amsterdam, Olanda).
Per maggiori informazioni sulle iniziative per la prevenzione previste nel mese: www.nastrorosa.it o www.lilt.it
Rosa sei tu, perchè sin da subito ho pensato di avere in grembo una femmina.
Rosa siamo noi, così diverse, ma così uguali nelle coccole, nei baci e nei capricci.
Rosa è la bambola, quella che parla, che ti piace tanto e ti ha insegnato a dire "ti voglio bene!".
Rosa il fiore che tuo padre mi ha regalato per chiedermi in sposa ed è il fiore che mi ha accompagnato all'altare.
Rosa è il futuro che sogno per te, mio amore, sì rosa e per rosa intendo il realizzarsi come donna e come persona.
Nel mese di Ottobre l’Italia intera si tingerà di rosa, colore simbolo della lotta contro il tumore al seno. Una luce rosa, infatti, unirà idealmente la nostra Penisola dal Nord al Sud, con tanti monumenti, edifici e statue che resteranno illuminati per una o più notti a testimoniare che, grazie a un’efficace e corretta prevenzione, questa malattia tumorale si può, e si deve, vincere! E come in Italia, anche in tutto il resto del mondo si accenderanno di luce rosa location famosissime e prestigiose, quali l’Empire State Building (New York, USA), le Cascate del Niagara (Ontario, Canada), Opera House (Sidney, Australia), la Torre 101 (Taipei, Taiwan), il Ponte di Nan Pu (Shangai, Cina), la Torre di Tokyo (Tokyo, Giappone), l’Arena di Amsterdam (Amsterdam, Olanda).
Per maggiori informazioni sulle iniziative per la prevenzione previste nel mese: www.nastrorosa.it o www.lilt.it
venerdì 15 ottobre 2010
Dacci il nostro pane quotidiano
- Ciopo che hai fatto oggi all'asilo?
- Uhmm, baangiaaa e bebe - (Mamma ho mangiato e bevuto)
- Sì certo, e poi?
- Nente. (NIENTE!)
- Uhmm, baangiaaa e bebe - (Mamma ho mangiato e bevuto)
- Sì certo, e poi?
- Nente. (NIENTE!)
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giovedì 14 ottobre 2010
I love shopping...è grave?
Non so come sia successo di preciso (o forse inconsciamente sì).
L'obiettivo iniziale era quello di andare al negozio di articoli per bambini vicino a casa per acquistare il detersivo per i vestitini della Ciopola.
Ad un tratto però mi sono ritrovata a rispondere alla pressochè amletica domanda "carta o bancomat", ma ovviamente non stavo pagando il sapone liquido per capi delicati , bensì un delizioso vestitino di maglia ed un maglione davvero bellissimo.
Complice la carenza di parcheggi nelle vicinanze del negozio per bambini ho posteggiato nella via adiacente e a quel punto non ho potuto resistere al richiamo del mio piccolo outlet di fiducia e senza pensarci troppo sono entrata , in un attimo avevo due grucce in mano e mi stavo avviando verso il camerino, dopo qualche minuto ero alla cassa con il bancomat in mano.
E' stato tutto stranamente velocissimo (da eterna indecisa di solito ci penso e ci ripenso prima di decidermi a comprare), credo di averci messo 10' in tutto e alla fine non mi sono sentita neppure in colpa...mi dica dottore, è grave?
L'obiettivo iniziale era quello di andare al negozio di articoli per bambini vicino a casa per acquistare il detersivo per i vestitini della Ciopola.
Ad un tratto però mi sono ritrovata a rispondere alla pressochè amletica domanda "carta o bancomat", ma ovviamente non stavo pagando il sapone liquido per capi delicati , bensì un delizioso vestitino di maglia ed un maglione davvero bellissimo.
Complice la carenza di parcheggi nelle vicinanze del negozio per bambini ho posteggiato nella via adiacente e a quel punto non ho potuto resistere al richiamo del mio piccolo outlet di fiducia e senza pensarci troppo sono entrata , in un attimo avevo due grucce in mano e mi stavo avviando verso il camerino, dopo qualche minuto ero alla cassa con il bancomat in mano.
E' stato tutto stranamente velocissimo (da eterna indecisa di solito ci penso e ci ripenso prima di decidermi a comprare), credo di averci messo 10' in tutto e alla fine non mi sono sentita neppure in colpa...mi dica dottore, è grave?
martedì 12 ottobre 2010
DI CORSA, MA VERSO DOVE?
Stamani è stata una vera corsa dalla sveglia in avanti: la ciopola si è svegliata insieme a noi ha fatto mille capricci, ha detto tanti no, con tanta rabbia e determinazione.
Ha deciso che voleva stare solo con me "no, babbo no...via!"... così ho preparato la ns colazione tenendola in braccio, ho trangugiato il latte con lei sulle ginocchia che dopo aver dato un morso al biscotto gridava indicandolo "dio dio... è lotto!!" (oddio oddio: si è rotto), mi sono lavata con lei attaccata ad una gamba che piangeva, non c'è stato tempo neppure x il solito rigo di eye-liner, l'ho vestita mentre si dimenava per cercare gli animaletti di gomma con cui fa il bagno, mi sono vestita (un po' a caso come al solito) mentre singhiozzava sdraiata per terra, sono uscita di corsa da casa mentre lei urlava sul pianerottolo "mamma nooo", ho corso fino alla fermata dell'autobus, mi sono infilata nella solita scatola di sardine che l'autobus delle 8 e giunta in ufficio davanti a me il silenzio del niente.......
Ha deciso che voleva stare solo con me "no, babbo no...via!"... così ho preparato la ns colazione tenendola in braccio, ho trangugiato il latte con lei sulle ginocchia che dopo aver dato un morso al biscotto gridava indicandolo "dio dio... è lotto!!" (oddio oddio: si è rotto), mi sono lavata con lei attaccata ad una gamba che piangeva, non c'è stato tempo neppure x il solito rigo di eye-liner, l'ho vestita mentre si dimenava per cercare gli animaletti di gomma con cui fa il bagno, mi sono vestita (un po' a caso come al solito) mentre singhiozzava sdraiata per terra, sono uscita di corsa da casa mentre lei urlava sul pianerottolo "mamma nooo", ho corso fino alla fermata dell'autobus, mi sono infilata nella solita scatola di sardine che l'autobus delle 8 e giunta in ufficio davanti a me il silenzio del niente.......
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lunedì 11 ottobre 2010
HYDROSPINNING
Venerdì scorso prima lezione di hydrospinning, dopo praticamente due anni di inattività.
Ho scelto di riprendere a fare un po' di attività fisica, per avere qualche momento davvero tutto mio e poi perchè il tempo passa e lascia il segno, se ti prendi un paio di chili, te li ritrovi tutti nel sedere e non li riperdi più (la storia del metabolismo più lento con l'andare degli anni, non è una leggenda!).
Ho caparbiamente atteso praticamente un mese che si liberasse un posto nel corso (vivo in una piccola città di provincia, dove sono presenti solo due piscine ed i corsi più "cool" vengono presi inizialmente d'assalto) e alla fine mi hanno chiamato.
E così, con tanto entusiasmo, seppur in ritardo di circa 10' (è più forte di me!) venerdì pomeriggio ho fatto il mio ingresso in vasca, il simpatico bagnino ha catapultato giù in acqua la bici facendo in modo da provocare schizzi tali che mi hanno quasi sommerso. Nonostante l'increscioso episodio, mi sono messa a pedalare al passo dell'istruttrice (fisico statuario e soprattutto 10 anni meno di me) e via...tempo qualche minuto e avrei voluto uscire...aiutoooooooo...quanto manca! dov'è l'orologio? (alle mie spalle, sigh!), muoiooooooo... sudando pesantemente
Alla fine per non soccombere, ho preso un passo diverso, più lento rispetto al gruppo , con il beneplacito della predetta istruttrice che dopo uno sguardo compassionevole mi ha detto:- non c'è problema, tieni il tuo ritmo (mavaff....).
Insomma il mio entusiasmo mi aveva portato a sopravvalutare le mie reali potenzialità e proprio per questo mi sono scontrata subito con la dura realtà, ma per come si erano messe le cose sono felice di aver "sfangato" la lezione.
La morale di questo triste racconto è che ovviamente il tempo cambia le situazioni ed il fisico, ma l'importante è non arrendersi e cercare ancora di salvare il salvabile e soprattutto non rinunciare a qualche piccolo momento personale nonostante la fatica!
Ho scelto di riprendere a fare un po' di attività fisica, per avere qualche momento davvero tutto mio e poi perchè il tempo passa e lascia il segno, se ti prendi un paio di chili, te li ritrovi tutti nel sedere e non li riperdi più (la storia del metabolismo più lento con l'andare degli anni, non è una leggenda!).
Ho caparbiamente atteso praticamente un mese che si liberasse un posto nel corso (vivo in una piccola città di provincia, dove sono presenti solo due piscine ed i corsi più "cool" vengono presi inizialmente d'assalto) e alla fine mi hanno chiamato.
E così, con tanto entusiasmo, seppur in ritardo di circa 10' (è più forte di me!) venerdì pomeriggio ho fatto il mio ingresso in vasca, il simpatico bagnino ha catapultato giù in acqua la bici facendo in modo da provocare schizzi tali che mi hanno quasi sommerso. Nonostante l'increscioso episodio, mi sono messa a pedalare al passo dell'istruttrice (fisico statuario e soprattutto 10 anni meno di me) e via...tempo qualche minuto e avrei voluto uscire...aiutoooooooo...quanto manca! dov'è l'orologio? (alle mie spalle, sigh!), muoiooooooo... sudando pesantemente
Alla fine per non soccombere, ho preso un passo diverso, più lento rispetto al gruppo , con il beneplacito della predetta istruttrice che dopo uno sguardo compassionevole mi ha detto:- non c'è problema, tieni il tuo ritmo (mavaff....).
Insomma il mio entusiasmo mi aveva portato a sopravvalutare le mie reali potenzialità e proprio per questo mi sono scontrata subito con la dura realtà, ma per come si erano messe le cose sono felice di aver "sfangato" la lezione.
La morale di questo triste racconto è che ovviamente il tempo cambia le situazioni ed il fisico, ma l'importante è non arrendersi e cercare ancora di salvare il salvabile e soprattutto non rinunciare a qualche piccolo momento personale nonostante la fatica!
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mercoledì 6 ottobre 2010
Il mio Nido
Asilo nido, anno 2 giorno 3. Il Babbone (che accompagna la Ciopola al Nido) mi ha detto che la piccola stamani ha pianto. Il pianto è stato più lungo di ieri ed il distacco non è stato facile.
La notizia mi ha turbato lo ammetto, il primo giorno era così entusiasta del suo "agilo", il secondo giorno ha fatto un breve pianto e stamani lacrime più intense....
Ho chiamato le maestre e ho ritrovato serenità (la Ciopola era serena e stava giocando in giardino) e ho anche capito che quel Nido è un po' anche il mio "Nido", il mio luogo del cuore.
L'approccio educativo è a mio avviso ispirato al Metodo Malaguzzi, che mette al centro di tutto il bambino con i suoi tanti linguaggi e vede anche il convolgimento delle famiglie.
Mi sono "innamorata" da subito delle educatrici, delle figure rassicuranti per le madri (non si negano mai al colloquio, spiegano e si mettono in discussione) e stimolanti per i bambini (salvo un'eccezione che però è un caso patologico).
Persone appassionate al loro lavoro, molto motivate e professionalmente adeguate a svolgere il loro compito.
Hanno coinvolto noi genitori in tante iniziative, laboratori didattici, preparazione di recite per Natale e fine anno, che hanno favorito la conoscenza e lo scambio di idee.
Io che sono sempre così complicata, mi faccio mille problemi (talvolta inesistenti), ho capito che alle volte con i piccoli è importante lasciarsi tutto alle spalle, che il problema si può "scomporre" affrontandone un po' alla volta con tanta pazienza, e cogliere la bellezza delle cose semplici e godersi di volta in volta i piccoli successi.
Insomma questo ns Nido, ci fa imparare, ridere e crescere insieme ed è per questo che mi piace tanto.
La notizia mi ha turbato lo ammetto, il primo giorno era così entusiasta del suo "agilo", il secondo giorno ha fatto un breve pianto e stamani lacrime più intense....
Ho chiamato le maestre e ho ritrovato serenità (la Ciopola era serena e stava giocando in giardino) e ho anche capito che quel Nido è un po' anche il mio "Nido", il mio luogo del cuore.
L'approccio educativo è a mio avviso ispirato al Metodo Malaguzzi, che mette al centro di tutto il bambino con i suoi tanti linguaggi e vede anche il convolgimento delle famiglie.
Mi sono "innamorata" da subito delle educatrici, delle figure rassicuranti per le madri (non si negano mai al colloquio, spiegano e si mettono in discussione) e stimolanti per i bambini (salvo un'eccezione che però è un caso patologico).
Persone appassionate al loro lavoro, molto motivate e professionalmente adeguate a svolgere il loro compito.
Hanno coinvolto noi genitori in tante iniziative, laboratori didattici, preparazione di recite per Natale e fine anno, che hanno favorito la conoscenza e lo scambio di idee.
Io che sono sempre così complicata, mi faccio mille problemi (talvolta inesistenti), ho capito che alle volte con i piccoli è importante lasciarsi tutto alle spalle, che il problema si può "scomporre" affrontandone un po' alla volta con tanta pazienza, e cogliere la bellezza delle cose semplici e godersi di volta in volta i piccoli successi.
Insomma questo ns Nido, ci fa imparare, ridere e crescere insieme ed è per questo che mi piace tanto.
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lunedì 4 ottobre 2010
INVOLUZIONI
A volte penso che il cammino di crescita della piccola Ciopola presenti delle involuzioni, piuttosto che delle evoluzioni.
Durante la nostra vacanza salentina, la piccola aveva preso a dormire come un sasso tutta la notte, sembrava un sogno, dato che praticamente da sempre le nottate sono state contraddistinte da continui risvegli.
La situazione era divenuta drammaticamente insostenibile l'inverno scorso quando l'ho trasferita nella sua cameretta, nottate pazzesche con innumerevoli risvegli e ore passate a cullarla o quantomeno a tenerle la mano (il vizio della Ciopola è quello di addormentarsi stringendo la mano - mia, del babbone, dei nonni, delle maestre del nido-, la mano nel suo caso sostituisce l'orsetto, il pupazzo ecc. e la pretende anche nel cuore della notte per riprendere sonno!).
La situazione era leggermente migliorata nell'estate. Ha continuato a svegliarsi, ma si tranquillizzava più facilmente e velocemente.
Trascorso un mesetto dal nostro rientro dalla vacanza, tutto è tornato come prima: ha ripreso a svegliarsi e a chiedermi di tenerle la mano (a poco è servito il tentativo di sostituire un ciuccio con "la mano").
Durante il periodo che sono stata a casa, tra fine agosto e settembre, le avevo dato l'abitudine per il sonnellino pomeridiano a prendere sonno stringendo una delle sue bambole preferite e pensavo di aver fatto davvero un buon lavoro...ma da qualche giorno anche in questo caso siamo ritornati nell'abitudine "mano" (per evitare pianti terribili e apnee).
Ora, potrei tagliare la testa al toro e seguire pedissequamente il metodo Estevill...ma abito in condominio e la piccola urla in modo davvero possente (ho appurato personalmente che il suo pianto si sente anche dal garage- due piani sotto casa!) oppure aspettare l'evoluzione..se mai ci sarà!
Durante la nostra vacanza salentina, la piccola aveva preso a dormire come un sasso tutta la notte, sembrava un sogno, dato che praticamente da sempre le nottate sono state contraddistinte da continui risvegli.
La situazione era divenuta drammaticamente insostenibile l'inverno scorso quando l'ho trasferita nella sua cameretta, nottate pazzesche con innumerevoli risvegli e ore passate a cullarla o quantomeno a tenerle la mano (il vizio della Ciopola è quello di addormentarsi stringendo la mano - mia, del babbone, dei nonni, delle maestre del nido-, la mano nel suo caso sostituisce l'orsetto, il pupazzo ecc. e la pretende anche nel cuore della notte per riprendere sonno!).
La situazione era leggermente migliorata nell'estate. Ha continuato a svegliarsi, ma si tranquillizzava più facilmente e velocemente.
Trascorso un mesetto dal nostro rientro dalla vacanza, tutto è tornato come prima: ha ripreso a svegliarsi e a chiedermi di tenerle la mano (a poco è servito il tentativo di sostituire un ciuccio con "la mano").
Durante il periodo che sono stata a casa, tra fine agosto e settembre, le avevo dato l'abitudine per il sonnellino pomeridiano a prendere sonno stringendo una delle sue bambole preferite e pensavo di aver fatto davvero un buon lavoro...ma da qualche giorno anche in questo caso siamo ritornati nell'abitudine "mano" (per evitare pianti terribili e apnee).
Ora, potrei tagliare la testa al toro e seguire pedissequamente il metodo Estevill...ma abito in condominio e la piccola urla in modo davvero possente (ho appurato personalmente che il suo pianto si sente anche dal garage- due piani sotto casa!) oppure aspettare l'evoluzione..se mai ci sarà!
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