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martedì 20 marzo 2012

La tecnica dell'indifferenza al ciuccio

Ho forse già accennato in qualche altro post, al fatto che la Ciopo sia un'appassionata ciucciolatrice, anzi di più...infatti non le basta il ciuccio in bocca...le servono altri due da tenere in mano.
Sono sempre stata tollerente, assecondando la Ciopolesca ciucciomania, anche perchè, ad essere sinceri, sapere la bambina tranquilla rassicura anche la mamma.
Ultimamente sono accaduti fatti che mi hanno convinta che la Ciopo non ha realmente bisogno del ciuccio, insomma è davvero arrivato il momento di farla finita.
Beh, in effetti non ci vuole uno scienziato per capire quanto ho appena affermato, ma una mamma dal cuore di burro come me, a volte fatica un po' ad accettare la realtà dei fatti.
Insomma, dice la maestra che a volte in occasione del riposino pomeridiano, rifiuta il ciuccio per dormire...immagino che sia per non sfigurare con le sue compagne di classe, che in maggioranza hanno già abbandonato il ciuccio.
Quando siamo in auto e vuole fare un riposino, non esita ad addormentarsi senza il ciucccio, anzi neppure lo cerca...
Cogliendo questi incoraggianti segnali sto adottando la tecnica dell'indifferenza al ciuccio, con l'intento di arrivare ad un abbandono graduale e indolore dell'amico gommoso, perchè a tranciare d'un colpo non ce la faccio.
Francamente gli esiti della tecnica di abbandono, di cui sopra, non sono del tutto confortanti. In breve io evito di nominare il ciuccio e lascio che la Ciopo si addormenti (spesso per la verità, piegata dalla stanchezza) abbracciata a me nel lettone.
A volte riesce a dormire per l'intera nottata senza il suo fidato amico, in certi casi lo chiede (piangendo e urlando) a metà nottata, oppure prima di dormire scende dal letto e se lo prende.
L'errore sta tutto nell'assecondare le sue richieste, lo so. Ma se non dormo, non carburo e di notti insonni ne ho passate fin troppe in questi 3 anni (a volte ne ho parlato) e poi abitiamo in condominio e penso sempre al disturbo che le urla Ciopolesche nel cuore della notte potrebbero recare ai vicini.
Insomma non siamo ancora a niente e temo che sia veramente tanta strada da fare, sigh!

giovedì 15 marzo 2012

Non ho la sindrome pre-mestruale....

Avrei voluto scrivere un post diverso oggi, ce l'avevo già in mente. Ma poi è scucesso qualcosa che ha portato la mia testa altrove. La mia amica, la più incinta di questo mondo ;-), ha fatto la morfologica. Mi ha chiamato per annunciarmi che è femmina, oltre al fatto che la creatura gode di ottima salute ed io ho saputo solo dire parole di circostanza, senza reale coinvolgimento o entusiasmo. Mi dispiace, ma non so fingere. Lei non lo sa, nessuna delle persone a me vicine lo sa, ma certe notizie a volte mi colpiscono come una coltellata, perchè mi riportano alla mente un tema a cui vorrei non pensare, un argomento che non vorrei drammatizzare, perchè è semplicemente un peccato farlo. E così emerge che in fondo non sono poi così tranquilla, come mi sono convinta di essere.
Per quanto riguarda A.(la mia amica), spero che non abbia colto la mia freddezza o se così fosse l'abbia valutata come un atteggiamento dovuto al fatto che mi ha chiamato in ufficio in orario di lavoro.
Certe reazioni sono stupide è vero, ma purtroppo naturali. Mi vergogno anche di provare invidia nei confronti di una persona accanto alla quale dovrei gioire, perchè è mia amica ed è sempre stata al tuo fianco quando ce n'era bisogno.
Il fatto è che è una fase difficile, stallo totale, non possono essere prese iniziative e si può solo aspettare (come ho scritto già qui). Io non riesco ad aspettare, sono inquieta di natura, mi risulta complicato farlo quando sento che il tempo scorre inesorabilmente, l'orologio biologico gira e il mondo intorno va avanti.
La storia si ripete, anche se rispetto al passato c'è una Ciopola di mezzo. Però anche adesso mi chiedo il motivo per cui siamo sempre noi quelli diversi dagli altri, quelli che devono far buon viso a cattivo gioco, quelli a cui non riesce facile neppure fare un figlio.
Sono stufa di sentire battute, allusioni, frecciatine, giudizi e sdrammatizzare o cambiare discorso. Insomma oggi veramente mi girano, poi so che passerà e amen.
NOTE: Questo post stupido sconclusionato è un farfugliare di emozioni di parole di piccolezze di una persona piccola, ma l'ho scritto per terapia personale, per piangermi un po' addosso, che mi riesce una meraviglia.
Oggi c'è il sole, non ho la sindrome pre-mestruale e prima o poi mi anestetizzerò ai cattivi sentimenti.
Sono sicura che vedere la Ciopola più tardi sarà un buon antidoto.

giovedì 8 marzo 2012

8 marzo

Non mi piacciono le feste consumistiche come San Valentino, Festa del Papà o della Mamma, con una sola eccezione: la Festa della Donna.
L’8 marzo è sempre stato per me un giorno speciale, un giorno di festa vera e non perché si ricevono in dono mimose o si esce a cena con le amiche, ma perché si celebra la donna ed è giusto che lo si faccia. Io credo nel valore delle donne, le ritengo esseri speciali, e poi come dice una blogger che stimo molto in un questo post non si può essere femmina senza essere femminista”.
Le donne, mille facce, tante storie, in una società che trovo ancora molto maschilista nei fatti.
In questo senso mi tornano spesso in mente le parole di una ex collega che affermava che ragazzi e ragazze sono pressoché uguali fino all’università, dopodiché tutto cambia, perché essere donna è discriminante per accedere ed affermarsi solidamente nel mondo del lavoro.
Per non parlare poi del tema della violenza sulle donne, la cosa più sconcertante oltre alla brutalità e alla vigliaccheria di simili gesti è per me a monte la mancanza di rispetto nei confronti delle donne violate, non considerate individui, ma esseri inferiori.
Voglio regalare una mimosa virtuale alle donne a cui tengo, per sottolineare la bellezza e le peculiarità di ognuna di loro e anche per esprimere loro tutto il mio affetto. Nei miei momenti più difficili, ho avuto donne al fianco, che mi hanno davvero aiutato.
Dedico questa giornata alla mia mamma, la donna più importante della mia vita, di cui ho scoperto e apprezzato il valore solo quando sono diventata madre.
Alla mia Ciopo (naturalmente!), che oggi afferma prepotentemente :- io non shono una donna, shono una bambina!, ma che si sente principessa dentro e dichiara che da grande, dopo la scuola eglementare, vuole fare la mamma. Le auguro che nonostante tutto, possa sentirsi sempre fiera di essere donna.
Alle mie amiche, poche, ma sincere, che ci sono sempre quando serve.
A Nina e a tutte le splendide donne lasciano conchiglie sulla sua spiaggia.
Alle mamme blogger, con cui condivido esperienze racconti e fatti quotidiani e sono divenute il mio mondo collaterale.
Buon 8 marzo.

giovedì 1 marzo 2012

Pensieri e parole

E' un po' che non scrivo, perchè francamente non mi pare di avere niente di interessante da raccontare. E' vero che la mia stupida testolina non si ferma mai, che i pensieri si susseguono e si sovrappongo, così come i momenti up e down, ma niente di straordinario perchè tutto questo fa parte del mio modo di essere da sempre.
La Ciopola, diversamente dalla sua mamma, ha sempre qualcosa da dire, eccome! non sta mai zitta. Ultimamente prova a fare ragionamenti teneri e divertenti allo stesso tempo...qualche pomeriggio fa:
- Mamma c'è una soppresa pette! (mi viene incontro con un piccolo ramo di mimosa, che ha portato a casa mia mamma);
- Grazie amore mio, che bello. Sai come si chiama questo fiore?;
- No;
- Mimosa ed è il fiore che di solito viene regalato nel giorno della festa della donna, che sarà tra pochi giorni;
- Allora poi Babbo te no regala...

- Beh sai a Babbo certi tipi di regalo non piacciono...è complicato, ma non credo che Babbo mi farà un regalo per la festa della donna;
- Ma no mamma, glieno dico io a Babbo di falti un regalo!
Con con la nonna sull'autobus (minibus, che qui chiamiamo pollicino). Ad un certo punto il mezzo è in difficoltà per via di strada stretta e auto proveniente dalla direzione opposta:
- Nonna, ma questo autista è imbranato come una foca! ...anche la mia mamma quando guida è imbranata come una foca.
Ilarità dei presenti, mamma e autista ringraziano per la fiducia.
Sempre qualche sera fa:
- Mamma ma quando nasce la fratellina di D. (figlio della mia amica più incinta di tutte le donne incinta!;-)
- Quando finisce la Scuola Ciopo, in estate;
- Mamma ma te ce non ce l'hai una fratellina...
- No amore, io e Babbo non abbiamo fratelli o sorelle..niente zii;
- Ma ci sono lo zio M., la zia L. (nostri carissimi amici che da sempre abbiamo presentati alla Ciopo come zii)
- E' vero tesoro, Babbo e mamma vogliono loro molto bene, come fossero fratelli!
E per concludere:
- Ciopo lo sai che questa estate andremo in montagna? Che ne dici? Ci saranno anche i tuoi amici, S., F. ecc.
- In montagna? Ma che ci andiamo a fare, c'è un freddo cane...