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mercoledì 26 ottobre 2011

Fermate il mondo, voglio scendereeee!!!

Stamani pioveva e mi sentivo veramente giù. Facevo fatica a trovare le parole per esprimermi, per manifestare il forte senso di disagio che mi attanagliava e mi provocava un forte groppo alla gola e questo post è stato a lungo meditato.
E' un periodo strano contraddistinto da forte immobilismo, in vari contesti (lavorativo e famigliare). Insomma, per varie ragioni ci limitiamo alla stretta gestione dell'ordinario, si naviga molto a vista.
In un contesto simile si inserisce la Ciopola che sta attraversando una fase molto critica da gestire e per giunta si è beccata subito (tanto per inaugurare la stagione autunnale) una bella influenza, caratterizzata da ben 5 giorni di febbre molto alta e adesso è ancora convalescente e sotto antibiotico.
I suoi capricci si stanno facendo sempre più più frequenti, insistenti e pervicaci del solito, riesce a lamentarsi e a piangere per sciocchezze anche per ore.
Il mio stato d'animo condiziona le mie reazioni nei suoi confronti, forse sto sbagliando ma non trovo giusto che le sue crisi isteriche  vengano placate con storielle o giochi (i nonni per quieto vivere adottano questa strategia), perchè non credo che aggirando l'ostacolo si ottenga il risultato migliore. Insomma, di fronte al pianto per i motivi più assurdi  (non voglio la fenpa/mutande/canze, Babbo devi uscire da quetta casa, si è rotto un biscotto: aggiustalo..) la lascio fare, lascio che la crisi venga sbollita da sola, ma la mia pazienza spesso (troppo spesso) viene messa a dura prova. Non sopporta di essere ignorata, anzi direi non assecondata nelle sue richieste e  va fuori di testa e inizia il delirio, fatto di singhiozzi inconsolabili e di dispetti nei miei confronti (morso di cui ho ancora la cicatrice e pipì addosso). Confesso che tutto ciò mi fa letteralemente sclerare e cedo di nervi, sragiono e sormontata dal peso di sensi di colpa e dal senso di inadeguatezza mi abbandono al pianto. Ne conseguono anche discussioni  poco piacevoli tra genitori.
Per fortuna che nei momenti duri, c'è un faro nella nebbia, una mamma che sta diventando un'amica preziosa con cui condividere il disagio, peraltro comune, di questi (very) terrible two...nel frattempo è anche tornato un po' di sole!

venerdì 21 ottobre 2011

Ciopolesche evasioni #1

Giocando ad un certo punto la Ciopola esclama:
- Babbo, che pancione! Devi dimagrire...
- @_@
- Ti porto a correre, mi metto la tuta e vai......(ruotando le mani, per accentuare il concetto!)

                                                                        
Dopo aver salutato il nonno che ci aveva accompagnato al parcheggio davanti casa sua...
- Dove va il nonno ?
- Va a casa, torna da nonna M.
- Poi mangiano, dommono e si fanno e coccole...nonno I. prende in braccio nonna M. e poi la butta in un pentolone...

Al telefono:
- Amore che stai facendo?
- Mamma, quando tonni?
- Presto!
- Ti mando un bel bacio..
- Grazie tesoro mio...
- Però io c'ho il moccolo...

In auto, il signore sull'auto davanti a noi indugia nonostante il semaforo verde, accenno un colpetto di clacson e la Ciopola a ruota:
- Ciccio, sveglia... che fai dommi?

venerdì 7 ottobre 2011

Sono una mamma cattiva

E' successo. Se è vero che la pazienza ha un limite, io l'ho oltrepassato. Stamani la Ciopola aveva sonno e ci può stare, in un primo momento siamo stati paziente e rassicuranti ed abbiamo cercato di assecondarla nel suo desiderio di restare da sola in camera, sperando che le sarebbe passato in breve. Poi abbiamo provato tutte le tecniche (corrette e scorrette) per persuaderla ad alzarsi, i pupazzi di Minni e Topolino che tanto le piacciono, coccole a volontà, la possibilità di vedere il cartone di Heidi in TV, ma niente da fare. Imperterrita ha continuato a frignare nel letto. E' passata un'ora e si stava facendo davvero molto tardi, il babbone è passato alle maniere forti e l'ha presa dal letto per vestirla e lavarla e questo non le è proprio piaciuto. La tensione è salita quando pur di non fare pipì al gabinetto, come le veniva richiesto, l'ha fatta in terra per protesta e ancora quando ha tentato di mordermi. Ai  miei rimproveri (pesanti) è seguito uno sculaccione. Il Babbone ci ha messo il carico da 10, con le sue assurde affermazioni circa il ritardo. Fatto sta che alle 8,30 eravamo in due a piangere io per il senso di colpa derivante dal mio atteggiamento nei confronti della piccola e per la rabbia delle parole che avevo appena sentito uscire dalla bocca di mio marito e la Ciopola per i suoi capricci. Ho chiesto al Babbone di andarsene e ho deciso di accompagnare al Ciopola all'asilo. Così sono arrivata in ufficio un'ora dopo l'orario previsto per l'ingresso. Fortuna che ho un capo comprensivo, che mi ha detto che è la qualità che conta.... e meno male che è venerdì.