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lunedì 6 giugno 2011

Il punto della situazione.

Immagine liberamente tratta dal Web
In un lunedì con la stanchezza addosso dopo un week end fuori e novità lavorative all'orizzonte, che portano incertezze e, a pelle, sensazioni non del tutto positive sul nuovo assetto dell'ufficio, provo a pensare ad altro e a fare il punto della situazione.
Vedere la Ciopola confrontarsi con situazioni e persone nuove, mi ha dato occasione di riflettere.
Nel fine settimana abbiamo fatto visita ai ns. cari amici di cui ho parlato qualche post fa e devo ammettere che non mi piace vedere la Ciopola che fa la prepotente, che tira i capelli o i pizzichi, che va in crisi per niente facendo capricci interminabili, getta tutto a terra... (per carità ci sono stati anche abbracci baci e giochi comuni, ma la lingua batte dove il dente duole!).
Del resto neppure il comportamento che ho tenuto in certi momenti è stato elogiabile, tutto rivolto a contenere l'esuberanza della Ciopola, ad arginare la sua aggressività, cedendo con facilità alla soluzione delle mani che teoricamente non condivido, ma di certo è il modo più immediato per sfogare la propria frustrazione di fronte a situazioni che sembrano sfuggire di mano.
Dietro a tutto ciò devo ammettere che c'è stata anche la paura di sentirmi giudicata, nonostante avessi difronte degli amici, genitori a loro volta.
Insomma una mamma troppo nervosa ed un padre poco coinvolto, che non sa come affrontare una Ciopola mamma dipendente (cozza!) e piuttosto vivace.
Questa è quanto e senz'altro ho le mie colpe, probabilmente il Babbone non riesce ad avere un ruolo più forte, perchè non gliel'ho permesso, perchè ha preferito adagiarsi per naturale pigrizia su certe situazioni.
Insomma il problema è come riuscire a cavarne la gambe? a non uscire sopraffatti e frustrati? ad educare senza proibire tutto, senza punire severamente, senza reprimere? come si fa se le parole non bastano e la pazienza viene meno? serve davvero il parere di un pedagogista o si riesce a venirne fuori da soli?

15 commenti:

Federica MammaMoglieDonna ha detto...

Attendo con ansia le risposte alle tue domande...
Mi trovo troppo spesso nella tua stessa situazione. E' dura!

Amammuzza ha detto...

Siamo adesso in tre ad attendere risposte!!!

Lizzina ha detto...

Anche Tia a volte diventa aggressivo nei confronti degli altri. E anch'io, quando è con altri bimbi, sono sempre all'erta. Lui reagisce in un certo modo per eccessiva timidezza o perché a volte non riesce a gestire la rabbia, come molti bimbi, immagino. Nel tentativo, anche da parte di mia, di usare il meno possibile le mani, ho cominciato con la tattica dei premi: se durante il giorno si comporta bene, la sera può vedere un cartone mentre io preparo la cena e prima di andare a nanna, altrimenti niente e cose del genere e devo dire che funziona, almeno prima di reagire in un certo modo adesso ci pensa e spesso cambia strategia.

Federica MammaMoglieDonna ha detto...

Ma come?!?!
Nessuno ci aiuta!!?!

Unknown ha detto...

Penso che siano fasi altalenanti... che però sono supportate anche da una base caratteriale, eh... non credo che sbagli in qualcosa, anche perchè la pazienza è limitata, eh!
Ero alle prese con queste crisi con Miriam, adesso è il turno di Melania, ma mi rendo conto che affronto la cosa con meno flessibilità e pazienza... il risultato, se ti può confortare, è cmq IDENTICO!

serenamanontroppo ha detto...

Sapere di essere in buona compagnia mi conforta, però se qualcuno ci rispondesse.... ;-)

Anonimo ha detto...

mia cugina (due gemelli di 3 anni sulle spalle) dice che finchè non vede il sangue lascia che si malmenino (o strapazzino di coccole, a seconda dei casi) tra sè. Io con la Pupattola ho ancora un annetto di comporto, ma so che il momento arriverà.

eteVaM ha detto...

Per me usare le mani è innaturale perchè non sono mai stata nemmeno sculacciata, ma questo non mi dà risposte alle altre domande, nel senso non mi scappa la sculacciata perchè non mi "scarica", ma magari faccio l'offesa e la tratto da adulta (si che capisce!!!) lancianco occhiate gelide...ma non so provo con le punizioni (in un angolo), togliendo giochi se la fa proprio grossa...la ignoro quando proprio non ce la faccio, ma il tutto succede in casa, fuori...ancora non mi ha mai fatto scenate...ripasso alla prima che mi capita Sere!

Stefania ha detto...

Io purtroppo urlo... La mia reazione davanti ai capricci o a momenti di aggressività è un urlaccio tale che poi mi fa male la gola. So che non va bene ma mi viene da se, non riesco a non alzare la voce... Il giudizio degli altri è costantemente pendente sulle teste delle mamma... Ricordo ancora gli occhi sgranati delle mie amiche (alcune con bimbi al seguito) quando tempo fa - qualche anno fa - la mia bimba ha fatto la pipì sul tappeto di casa di una di tali amiche (appena sposata con casa nuova di zecca) dopo che eravamo state in bagno con un'altra bambina per la pipì mentre lei aveva detto di non doverla fare... Io l'ho sgridata (contenendo le urla) e la nostra serata insieme è finita lì perchè l'ho riportata a casa. Mi hanno giudicata tutte le mie amiche e mariti al seguito: ma dai, capita... ma dai è piccolina... ma no.... mi sento ancora gli occhi addosso ed i commenti dietro. Per me in quel momento più che consolata la mia bimba doveva capire di aver sbagliato ma non tutte erano d'accordo con me!

serenamanontroppo ha detto...

@ete: dopo aver letto il tuo commento mi sento un po' una merdaccia, sai per il fatto di alzare le mani...però, non per giustificarmi, credo che i comportamenti della mia Ciopola, siano anche frutto di un carattere forte, che non si piega facilmente a occhiatacce e punizioni.
@stefania: (benvenuta!) non credi che spesso le nostre reazioni siano condizionate dagli altri, dal contesto sociale? non pensi che siamo un po' troppo severe con noi stesse?

eteVaM ha detto...

No Serena, non era chiaramente questo l'intento, io mi sento una merdaccia quando magari le faccio una battutina sarcastica perchè mi ha snervato o magari la tratto con sufficienza o le metto il muso, perchè questo è il modo che scarica ME!
Neanche la BiBi si piega a occhiatacce e punizioni.....a volte mi ride in faccia e allora la chiuderei una stanza sola....e me ne andrei...poi rinsavisco!

Claudia Protti ha detto...

Io di risposte non ne ho :-(
Topastro prende sberle o sculacciate ma non servono a niente. Viene messo in castigo seduto da solo, gli tolgo la sua oretta di cartoni animati.. Lui ha un caratterino tosto e in questo periodo fa solo il contrario di quello che gli chiedo. E' spesso prepotente con i bimbi più piccoli e fa tanti capricci. Insomma, se hai una soluzione, passala anche a me. Tutto sommato io mi ritengo una brava mamma. Non sono presuntuosa... mi impegno, faccio il possibile per dare il meglio di me, provo tecniche e strategie, talvolta rimango calma e altre volte esplodo. Però il mio impegno è davvero di cuore e quindi credo meritarmi il titolo di brava mamma. Anche perchè non credo esista la mamma perfetta!

Laura@trendinozze ha detto...

intanto, proverei a smettere di sentirti in colpa per tutto questo.
Credo che la cosa migliore sia parlarne con il papà della ciopola (nono davanti a lei!) e decidere insieme come volete comportarvi. Dovete essere d'accordo, costruire una strategia comune e portarla avanti insieme. Per quanto mi riguarda, l'unica cosa che funziona con leonardo è la parola. Non abbiamo mai provato né castighi né punizioni di nessun tipo (credo sia troppo piccolo per capirle davvero). Non funziona dirgli di "no e basta" gli serve un motivo per capire che una cosa non si fa perché senta che non la deve fare per davvero, dall'alto dei suoi due anni appena compiuti ci chiede rispetto. Ma il no deve essere dato per una cosa importante. Non possiamo negare loro tutto, o a loro non sembrerà che i limiti che poniamo sono ragionevoli. Poche regole, ma ben chiare e motivate. Lo so che sembra facile a dirsi e più difficile a farsi. Ma per noi sembra funzionare. Ovvio, ci sono i momenti difficili, e non sempre tutto fila liscio. Ma la maggior parte delle volte alla fine ce la caviamo. Un abbraccio e stai tranquilla!
Laura

tri mamma ha detto...

Se hai la possibilità di parlare con un pedagogista, non crearti troppi problemi (non sentirti incapace!). A me hanno aiutato tanto (riunioni organizzate all'asilo/scuola) nello scoprire altri "punti di vista", e capire qualcosa in più della psicologia dei bambini. Certo non hanno la bacchetta magica, ma aprono nuove prospettive.
ps: e 'sti babboni che si adagiano, fanno proprio arrabbiare!!! Tirassero fuori un pò di grinta... ed invece le "cattive" dobbiamo sempre essere noi! (sto parlando del mio, naturalmente!)

serenamanontroppo ha detto...

@Laura: in effetti coinvolgere il padre è essenziale e devo assolutamente a fargli capire quanto importante sia il suo apporto!
@trimamma:parli del tuo, ma in questi casi si può parlare tranquillamente mal comune!