Torno a bomba, dopo una così
lunga assenza dal Blog, per sfogare un po’ la rabbia del momento.
Riassumo brevemente i fatti
accaduti. Lo scorso anno la Ciopo ha inziato la scuola per l’infanzia come anticipataria,
anche se come ho raccontato in questo post la scelta non è stata facile.
Ha vissuto l’anno scolastico
senza troppi problemi, a nostro avviso, integrandosi bene e seguendo il passo degli altri bambini
della classe e su questo fronte secondo me ha anche influito positivamente il
fatto che una buona parte dei compagni di classe sono nati nell’ultimo
quadrimestre dell’anno.
La scuola lo scorso anno aveva
tre classi distinte per età, una delle quali finanziata con fondi pubblici, che purtroppo
quest’anno sono venuti meno e quindi abbiamo una classe mista (3-4 anni) e una composta da bambini di 5
anni.
Ad inizio anno, quando ho
chiesto informazioni sull’organizzazione della didattica, mi è stato detto da una
delle insegnanti (peraltro la fiduciaria del Preside) che nonostante la classe
mista nulla sarebbe cambiato a livello didattico, perché le attività sarebbero
rimaste distinte per gruppi. Ho quindi dato per scontato che mia figlia avrebbe
seguito il gruppo dello scorso anno, peraltro il cartello affisso alla porta
della classe riportava il nome di mia figlia proprio insieme a quel gruppo.
Ad un mese ormai dall’inizio
della scuola scopro, dai racconti della Ciopo, che svolge normalmente attività
con il gruppo dei 3 anni, assieme ad altri 2 bambini (anticipatari).
Due giorni fa, in occasione della
riunione per l’elezione dei rappresentanti di classe, ho avuto conferma di
quanto affermato da mia figlia e quando ho provato a dire che ritenevo
scorretto non aver ricevuto comunicazione dalle maestre.
Mi hanno risposto con molta
veemenza che avrei dovuto saperlo, perché funziona così, la costituzione dei
gruppi ha seguito il criterio anagrafico, quindi mia figlia pur essendo anticipataria,
è nata nello stesso anno dei bambini del gruppo con cui lavora.
Hanno continuato dicendo che noi
non avevamo mai manifestato mai l’intenzione di anticipare l’ingresso
anticipato alla scuola primaria di nostra figlia, beh del resto nessuno ce lo
ha chiesto.
Ho chiesto se gli altri genitori
coinvolti, non presenti alla riunione, erano stati informati. Mi è stato detto
che in un caso non ce n’era stato bisogno poiché sanno come funziona in questi
casi, hanno un altro figlio che in passato frequentato la scuola come
anticipatario e per quanto riguarda l'altro caso nessuna risposta.
Ho ribattuto allora chiedendo spiegazioni
sul motivo per cui, nonostante tutto, mia figlia è stata coinvolta in attività
extrascolastiche (inglese e psicomotricità) esplicitamente riservate ai bambini
più grandi (4 e 5 anni). Risposta vaga, evasiva e poco convincente.
Dopo la discussione del tema in
pubblica assemblea, ho parlato faccia a faccia con le maestre (veramente ero decisa a procedere con un confronto privato sin dall'inizio, ma le emozioni mi hanno ad affrontare subito e pubblicamente un argomento che mi stava molto a cuore),
che si sono difese attaccando. Dicendo che secondo loro mi sarei trovata male a
far anticipare l’inizio della scuola alla Ciopo, poiché le avrei tolto un anno di gioco. Che sarebbe
stato meglio figurare come la più grande e non come la più piccola, enfatizzando
poi le loro asserzioni con esempi di genitori di bambini che in passato hanno
frequentato la scuola, che si sono
amaramente pentiti per decisioni sbagliate.
A nulla è valso far presente che
la Ciopo era rimasta turbata da questo cambiamento, mi ha detto che gli altri bambini al momento in cui i gruppi si dividono le hanno fatto notare la cosa .
In tutto ciò devo dire che fatico
a tenere i nervi saldi. Sono molto arrabbiata e purtroppo mi sento impotente di
fronte di una scelta che è stata fatta per mio conto, senza averne ricevuto
comunicazione. Ritengo in verità che a monte si tratti di una suddivisione dei gruppi basata su una mera questione di numeri, infatti le 2
maestre scegliendo il criterio anagrafico hanno così due gruppi composti rispettivamente da 13 e 16 bambini.
Una scelta a mio avviso furbesca,
dato che appare difficilmente opponibile nei fatti, del resto si è adottato un criterio anagrafico.
Ho chiesto un nuovo colloquio
con le maestre, stavolta sarà presente anche il Babbone (era venuto all’Assemblea
dei genitori, ma è dovuto scappare prima del termine per impegni di lavoro).
Nell’occasione ribadiremo che,
nonostante le loro opinioni personali e il fatto che sia stato già adottato un criterio
di suddivisione delle classi a noi non noto e non specificato per iscritto da
nessuna parte, siamo intenzionati a perseguire a torto o a ragione l’obiettivo
di mandare nostra figlia (nata pochi giorni dall’inizio dell’anno) alla scuola
elementare come anticipataria.
Se ci troveremo di fronte ad un
muro, come immagino, allora scaleremo verso l’altro, rivolgendoci al Dirigente
scolastico (noto uomo senza attributi)
Diversamente ci muoveremo per
sondare la possibilità di far frequentare a nostra figlia altra scuola, pur
considerando che un cambiamento simile potrebbe ulteriormente turbarla.
7 commenti:
Io, dopo che sto vedendo quanto Tigro fatica ad ambientarsi alle scuole elementari e quanto è scombussolato e soffre per questo grande cambiamento ti dico solo di rifletterci bene bene, se posso permettermi. Ti garantisco che è già molto dura cominciare le elementari (per i bambini intendo) nell'annata giusta che da amica mi sento di dirti che per quanto riguarda un'anno in più di gioco senza altri pensieri hanno ragione le maestre. Per il resto penso invece tu abbia ragione, non sono state molto corrette...il mio non vuole essere un giudizio, sia chiaro, e spero tu non mi fraintenda, il mio vuole solo essere un consiglio...niente di più! Un bacione
Capisco il tuo punto di vista, che poi è quello di molte persone con cui mi sono confrontata. Ma accetto il consiglio amichevole. Quello che mi brucia però è la poca chiarezza e trasparenza. Il fatto di aver dato tante cose per scontato, aggrava la situazione. Questo non mi va giù.
BENTORNATAAAAA!!!
Tesoro, fai bene ad indignarti e a voler andare infondo alla questione.
Io non manderei la bimba a scuola prima, ma questo è una mia opinione. Nulla deve impedire a voi di fare una scelta diversa tanto più se la bimba sta bene col gruppo dei più grandi.
Hai tutto il mio appoggio!
Finalmente ti si rivede qui, eh!?
Continua a chiedere spiegazioni, fino a che non sei soddisfatta, spero tu riesca a trovare un compromesso con le maestre, così eviti di cambiare scuola e un nuovo inserimento e tutto il resto...
Se fosse veramente soltanto una querstione di numeri, allora una bimba in più o in meno nei rispettivi gruppi non dovrebbe fare la differenza, a maggior ragione che tale bimba fino all'anno scorso apparteneva ad un gruppo ben preciso a prescindere dalla data anagrafica, eh...
Per i corsi di inglese e psicomotricità e quantaltro, è tutto loro interesse considerarla tra i grandi, visto che tali corsi sono a pagamento extra e che un bambino in più potrebbe fare anche la differenza... eh...
comprendo benissimo la tua rabbia, hai il 100% dei diritti ad imbufalirti! se, come dicono loro, non era chiara da parte vostra l'intenzione di mandare la Ciopo un'anno prima alle elementari, beh, bastava lo chiedessero no?! invece hanno -comodamente- scelto per voi. Insistete nel chiedere chiarezza, non accontentatevi di riposte evasive, è un vostro diritto!
Grazie ragazze per il sostegno e la comprensione, al momento stiamo cercando una via di dialogo per tutelare i nostri diritti e per evitare che la situazione si ripercuota negativamente su nostra figlia, vi aggiornerò presto con le evoluzioni, sperando che siano positive!
Io andrei a fondo ,ma anche io ti dico di pensare bene se mandarla prima alle elementari, o cmq di non farlo ormai per punto preso.
Bianca è la piu piccola a danza e la piu grande a nuoto....io preferisco decisamente il nuoto...nel senso che a danza ha veramente alcuni problemi as inserirsi!
Per il resto bentornata e , prima o poi torno pure io :P
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