E’ bello tornare da una vacanza sentendosi più ricchi. Tornando, infatti, ho avuto la sensazione che oltre al mare, al riposo, ai giochi ci siamo portati a casa qualcosa in più di semplici ricordi.
Sono stati dei giorni felici e spensierati, impreziositi da tanta cordialità, disponibilità e accoglienza, caratteristiche innate della gente Romagnola. In questa terra, ogni anno, ritrovo la piacevole sensazione di sentirmi a casa.
Grazie agli spunti del blog di mamma Claudia abbiamo fatto un giretto nell’entroterra Riminese, assecondando la nostra curiosità in tema di arte e di cultura. Abbiamo visitato Santarcangelo, un affascinante e caratteristico paese, davvero una piccola perla preziosa e qui abbiamo fatto tappa al mitico Museo del Bottone di Giorgio Gallavotti.
Fa un effetto strano passare dalla teoria alla pratica, dal vedere su uno schermo al toccare con mano e devo dire che questa seconda opzione, la scoperta dal vivo, fa un gran bell’effetto.
Il Museo è una sorta di “matrioska”, in una stessa sede si possono trovare storia, arte e passione e il Sig. Giorgio, esuberanza della Ciopola a parte, lo si potrebbe stare a sentire per ore senza mai annoiarsi.
Immagini di Santarcangelo
Poi ancora il centro di Rimini, che ha un fascino tutto particoalare, elegante, composto, calmo e un po' sornione. L'altra faccia di una medaglia, quella più sconosciuta, quella più vera, almeno per me.
Una nota finale sulla nostra vacanza e connessa al tema di legami, dei rapporti interpersonali. In albergo abbiamo ritrovato i nostri amici Bergamaschi, con i quali negli scorsi anni avevamo fatto amicizia un paio di anni fa e abbiamo trascorso assieme a loro momenti davvero piacevoli. La Ciopola ha giocato con i bambini e si è abbandonata divertita alle coccole degli adulti, ricambiando con spontaneità l’amicizia che le è stata offerta.
Una famiglia semplice e genuina, composta da padre, madre e due bambini adottivi, schivi e riservati solo all’apparenza, poiché ci hanno confermato di essere persone vere, generose e con valori importanti.
Ogni anno il racconto della loro esperienza di genitori adottivi si arricchisce di nuovi dettagli, di sfumature di sensazioni che mi hanno fatto riflettere reso ancora più consapevole del fatto che l’amore per un figlio è totalizzante e non importa se non lo hai portato dentro al tuo grembo, se non è sangue del tuo sangue, è comunque tuo figlio, nel bene e nel male.
Pensando alle loro parole credo che diventare genitori adottivi sia davvero un gran bel percorso, seppur a volte lungo e doloroso, fatto di attese di speranze di delusioni, un mettersi alla prova continuo, un gesto di amore grande, ma più di tutto una scelta da rispettare.
La Ciopo nei suoi momenti in spiaggia di gioco e di divertimento!
3 commenti:
Ma che bella la tua Ciopola! Come cresce in fretta anche lei, eh!?
Grazie Micki, eh sì...cresce in fretta la monellina...
Che bel post :-)
Serenità, sincerità, cose semplici e la mia adorata Romagna. Sono proprio contenta che Santarcangelo vi sia piaciuta. Peccato non esserci incontrate ma chissà... magari anno prossimo??
Posta un commento