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Nonostante certe pubblicità vogliano farci credere che in quei giorni ci si possa paracadutare da un aereo, giocare estenuanti partite a pallavolo, saltellare leggiadre come libellule, io in certi giorni vorrei solo starmene a letto con la mia borsa dell'acqua calda, imbottita di antidolorifico per non sentire mal di testa e di pancia e dormire dormire, finchè non passa tutto.
Fermarsi non è possibile, però a fine di una giornata vorresti almeno chiudere gli occhi sul mondo e riposare in santa pace, ma tua figlia non lo sa, è piccola non può ancora capire, ma paradossalmente sembra voler infierire....
Come da routine si addormenta e tu la metti a letto, con la palpebra calante raccogli le ultime energie per riordinare un po' casa, avviare la lavastoviglie e poi finalmente ti butti dentro al letto e stremata ti addormenti con il libro in mano e la luce accesa, senza essere riuscita a leggere neanche una pagina.
Non trascorrono neppure due ore e il silenzio notturno è squarciato dal grido piagnucolante: - Mammaaaaaaaaa! accorri solerte al capezzale della dolce creatura, la rassicuri con un bacio ed una carezza, le metti un ciuccio in mano per evitare di restare lì a tenerle la mano (per la Ciopola la mano è la coperta di linus e stringe le nostre mani, per rassicurarsi, dal suo primo giorno di vita).
Torni a letto tranquilla, pensando che ogni tanto capita che la piccola si svegli ma ormai non più di una volta per notte. Ti rinfili sotto il piumone e provi a riaddormentarti, ma non è possibile hai accanto un tricheco che russa come un trattore e, nonostante i calci, il concerto continua.
Quando hai appena ritrovato il sonno riparte il grido disperato: - Mammaaaaaaaaaaaaaaaa!, fai finta di niente, provi ad ignorala, ma piange e grida ancora più forte, torni di nuovo nella sua cameretta e senza darti il tempo per consolarla ti ha afferrato già la mano e non molla e così resti lì a coccolarla stile clochard, svenuta sul materssino che hai posizionato aiutandoti coi piedi, il braccio libero accanto al suo letto...finchè il suo respiro si fa regolare, la presa si allenta e finalmente si torna di nuovo a letto.
Ti adagi di nuovo sperando che il peggio sia passato, continui a pogare col trattore al tuo fianco e cresce il nervosimo...la Ciopola strilla di nuovo, fingi indifferenza, stai sognando non è lei che ti chiama, il pianto diventa insistente e via si riparte, carezze, bacini...e di nuovo a letto e poi di nuovo in piedi per 3-4 volte a intervalli regolari ad ogni 15' , finchè non ti dice:- mamma vojo i nenne! le dici: -Va bene tesoro, ricordando che di solo il latte è un elemento pacificatore. Vuole venire in cucina con te, non fai resistenza per non svegliare tutto il condominio e la prendi in braccio, nonostante la miopia, senza occhiali ti avvii come un automa al frigo prendi il latte e lo metti nel micro a scaldare e lei inizia il suo strampalato monologo:- Mamma, Babbo domme, io vojo babbo...mamma c'è cocco bello (vedendo lo yougurt al cocco in frigo), mamma la luna non c'è, ci shono le nubole, il sole è a nanna...e tu, mentre maturi istinti omicidi, le rispondi:- sì, sì a tutto.
Le dai il latte e dopo essersi scolata l'intero biberon ti guarda con sguardo malizioso e sorridendo sotto il ciuccio ti dice: mamma babbo lussa, io sbeglio! e tu che vorresti mandare tutti a quel paese, la dissuadi e facendo di nuovo appello alla pazienza ti appoggi al suo visino, l'accarezzi, ascolti il tuo respiro e ti assopisci sul divano con lei, in preda ai crampi alla pancia e al mal di testa martellante......poi ti riprendi, sono le 3 e 30 il trattore in sottofondo si è placato, la Ciopola se la dorme appaerentemente di brutto e così la riporti nel lettino e calcoli che ti restano circa 3 ore e mezza di sonno....sfinita appoggi la testa sul cuscino e di nuovo la sirena...oddio la strooozzo!!!, ma stavolta si placa davvero velocemente.
Ore 7,00 dalla sveglia parte la marcetta di topolino, è ora di alzarsi e pensi che non è possibile, forse è tutto un sogno...tuo marito si gira verso di te e con voce assonnata ti dice :- ho sentito che mi ha chiamato, per fortuna non ha insistito e tu come la Magda del film di Verdone, esclami: non ce la faccio più!!
Poi guardi dalla finestra, vedi il sole...affoghi in una tazza di caffè e speri che questo ti aiuti affrontare meglio la giornata!