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giovedì 16 settembre 2010

Il ritorno alla realtà

Dopo un lungo periodo di assenza ritorno oggi alla realtà. Ho avuto la possibilità di sfruttare una parte del residuo congedo parentale (o per lo meno ho imposto la mia decisione all'azienda che non può opporsi x legge a tale richiesta) e così per quasi un mese mi sono estraniata dall'ufficio e mi sono completamente dedicata al ruolo di mamma/casalinga .
Avevo in mente tanti piccoli progetti e ambiziosamente pensavo che sarei riuscita anche a dedicare un po' di tempo a me stessa. Alla fine quello che mi pareva un periodo tempo infinito e che bramavo per ricaricare le pile è volato in un soffio. Ho staccato con la testa, ho completamente resettato il cervello dalle questioni di lavoro, ma sinceramente non mi sono riposata o rilassata.
La ciuccina o ciopola che dir si voglia mi ha costretta a continui esercizi di pazienza per fronteggiare i suoi frequenti capricci, ha continuato con le solite notti insonni ed i risvegli all'alba, ma mi ha regalato momenti di puro divertimento con le sue buffe espressioni e modi di dire e tanto affetto con i suoi baci e abbracci.
Non ho avuto tempo per dedicarmi alle cose che avrei voluto fare (troppo brevi i sonnellini pomeridiani!), ma devo ammettere che la piccola ha fatto molti progressi in questo periodo e mi piace pensare che in parte sia merito anche della mia presenza e dei miei stimoli (il mio continuo parlarle, tentando di spiegarle ogni cosa).
Confesso che in certi momenti ho pensato che sarei stata meglio in ufficio, ma non credo che sia stato tempo perso (pensando alle conseguenze professionali) o solo svantaggi economici (riduzione al 30% dello stipendio e ferie ridotte in proporzione all'assenza!).
Insomma ho tratto una serie di conclusioni (un po' sconclusionate : -) ):
- non potrei mai essere mamma (e casalinga) a tempo pieno per quanto non ami del tutto il mio lavoro, gli riconosco il merito di permettermi di sentirmi una "persona" e di valorizzare in parte anni di studio (oltre a garantirmi un'indipendenza economica);
- parte dei comportamenti egoistici dei bambini sono frutto della presenza dei nonni, che "soffocano"  i piccoli. Si lascia il bambino sull'altalena all'infinito per non farlo piangere, senza pensare che al parco l'altalena non è ad uso esclusivo!!
- le vacanze "alla nostra maniera" (visite di musei, chiese con pausa per pranzo/cena in locale tipico, passeggiate sulla spiaggia ecc.) sono difficilmente conciliabili con le esigenze della ciopola se non con la presenza qualche anima buona in tua compagnia (leggi fantastici cugini del Babbone- praticamente amici fraterni-  che ci hanno accompagnato nella vacanza salentina!);
- la ciopola sta crescendo in fretta...impara ogni giorno qualcosa di nuovo, è più consapevole della realtà e sta piano piano rendendosi autonoma (sono riuscita a farla addormentare senza tenerle la mano!), sono molto fiera di lei, anche se una lacrimuccia ogni tanto scende giù...;
- dovremmo ritagliarci più tempo per noi, sia per per la nostra mini-famiglia (senza la presenza dei nonni!) e tempo per la coppia...le coccole sono un essenziale anti stress...
Per il momento mi sembra tutto....

3 commenti:

WonderP ha detto...

ciao!
anche io sento la necessità di intervenire in un tuo post e mi auguro che apprezzerai! ;)
Mi sento esattamente come te dal punto di vista lavorativo/materno: non potrei mai fare la mamma+casalinga a tempo pieno e contemporaneamente questo lavoro spesso mi spossa (bello il gioco di parole)... penso che sia il nostro destino: mantenere un difficile equilibrio tra queste due parti di noi stesse, la parte "mamma" e la parte "altro-da-mamma"!
ciao ciao
WonderP

serenamanontroppo ha detto...

Grazie per la visita...per quanto mi riguarda credo che sarò sempre in "bilico" alla ricerca di equilibrio! ma infondo va bene così.
Alla prox.

Laura@trendinozze ha detto...

Ciao Serena,
grazie per essere passata da me.
anche io casalinga o mamma full time non posso proprio pensare di esserlo, ho perennemente bisogno di un sogno a cui aggrapparmi che mi renda sempre consapevole e grata di quanto ho, perché senza quello non potrei pensare a quello che vorrei. baci!
Laura