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lunedì 31 dicembre 2012

BUON ANNO!

C'è una parola sola che mi viene in mente per descrivere l'anno che sta finendo: amarezza.
Gli eventi che hanno caratterizzato negativamente la mia vita professionale, le delusioni e le sconfitte sul fronte personale, mi hanno profondamente segnato e non vedo l'ora di chiudere questo capitolo per ricominciare un anno nuovo.
Mi illudo forse di trovare nel futuro qualcosa di positivo o comunque di migliore, forse sono un'ingenua ma provo a guardare avanti con speranza, lo devo a me stessa e alle persone che mi vogliono bene, in particolare a mia figlia che è una luce  che brilla ed illumina il cammino.
Riprendendo le parole di un e-mail ricevuta da una collega, auguro a  me stessa e a chi leggerà questo post :

di sorridere a dei sorrisi disinteressati,
di riuscire a dire grazie per un gesto inaspettato
e provare ad essere migliori,
che é sempre possibile.
 
BUON ANNO!!!

lunedì 24 dicembre 2012

Buon Natale!

Serena è la notte

Serena è la notte
e cantano gli angeli in cielo.
Pastori venite e nato Gesù.
Nel cielo ora brilla una stella,
fra tutti risplende più bella.
Il vento si tace nel mondo c'è pace:
È nato Gesù.

Attraverso la poesia di Natale della Ciopo, voglio augurare a tutte voi, amiche blogger ( e a chi passerà da qui x caso), un sereno Natale!

lunedì 10 dicembre 2012

È quasi Natale e....

È quasi Natale e vivo oscillando tra sentimenti positivi e negativi. Che ci posso fare, citando Samuele Bersani dico che io per un niente vado giù, è uno dei miei limiti.
Se da un lato è sicuro che non riusciremo mai ad avere un altro figlio naturalmente, dall'altro lato è certo che abbiamo con noi già un piccolo immenso tesoro che riempie la nostra vita.
Così aspettiamo Natale,
senza chiedere nient'altro che un po' di serenità per noi.
L'albero è stato decorato e il presepe di ancora del tutto pronto, ma lentamente ci stiamo addentrando nello spirito della festa, cercandone il vero spirito al di la di regali e pranzi abbondanti.
La Ciopo non mi ha dettato una lettera per babbo Natale, perché fondamentalmente credo che non impazzisca per i giochi pubblicizzati in tv o nei depliant dei negozi di giocattoli. Preferisce stare ad osservare le pagine di un libro o ascoltare qualcuno che glielo legge.
Avrà in ogni modo
i suoi regali .... Gioieremo assieme al lei. Va bene così.

lunedì 12 novembre 2012

Triste epilogo


Come vagamente preannunciato nel precedente post, abbiamo chiesto e ottenuto (coi loro tempi) un colloquio con le maestre.

L’esito è stato piuttosto deludente. I toni non sono mai stati duri, abbiamo cercato una mediazione per evitare in ogni modo che un aspro confronti potesse avere ripercussioni negative sulla vita scolastica della Ciopo.
Abbiamo ribadito la loro mancanza di chiarezza.
Hanno ribattuto che il trattamento degli anticipatari in questa Scuola è sempre stato il seguente: entri un anno prima, ma poi segui il percorso dei bambini della tua età e per questo rimani nella scuola 4 anni, insomma dovevamo sapere.

Non è dato sapere il modo in cui avremmo dovuto scoprire tutto ciò dato che nel regolamento scolastico non se ne parla e abbiamo ricevuto indicazioni tali da non farci dubitare delle nostre convinzioni. Banalmente, infatti, anche sul cartellone con sopra indicati i nomi dei bambini, affisso alla porta di classe, la Ciopo era ricompresa nel gruppo dei 4 anni.
Hanno ignorato la nostra eccezione e hanno insistito sul fatto che anticipare l’inizio della Scuola Primaria è privare il bambino di un anno in più di gioco.
Abbiamo obiettato che non vogliamo inserirla alla Primaria per forza o per partito preso, un anno prima. Siamo solo dispiaciuti del fatto che avendo l’opportunità di scegliere, questa ci venga negata da un percorso obbligato che prevede dei passaggi piuttosto forzati, che a nostro avviso non danno l’opportunità di valutare al meglio la strada da prendere.
Le insegnanti si sono mostrate piuttosto determinate nel confermare la decisione assunta, salvo un piccolo segnale di apertura (che suona come un contentino per tenerci buoni) da parte di una di loro, che ci ha detto che nel caso in cui decidessimo di iscrivere la Ciopo a Scuola un anno prima, potrebbero darci il materiale utilizzato in classe per preparare i bambini, in modo che a casa possiamo lavorare anche noi in questo senso.
La prospettiva è scoraggiante,  perché una cosa è lavorare a scuola coi compagni e un’altra è provare a casa a fare attività individuali….
Insomma si pongono davanti a noi due strade.
La prima - e più drastica -  è cambiare Scuola già adesso in corso anno, scegliendone una che dia la possibilità di fare un percorso graduale e preparatorio alla scuola Primaria. Il problema è che sia Scuole pubbliche che private sono sovraffollate e non è facile inserirsi ad anno iniziato, ma non c'è garanzia neppure per il prossimo anno scolastico. L’effetto collaterale da non sottovalutare sarebbe quello di affrontare un cambiamento non da poco per la Ciopo, nuova Scuola, nuove insegnanti e nuovi compagni, per un anno o poco più.
La seconda, più soft, accettare quanto deciso dalle insegnanti e valutare con calma al momento dell’apertura delle iscrizioni alla primaria (febbraio 2014) il da farsi e nel caso in cui decidessimo di anticipare l'ingresso alle elementari, lavorare sulla preparazione a casa. Questa soluzione sarebbe meno traumatica dal punto di vista della vita sociale della Ciopo.
Abbiamo deciso di adottare quest’ultima soluzione, con tanta amarezza perché ci sentiamo delusi da un comportamento poco chiaro e per il fatto che ci sentiamo negate delle opportunità.

Potremmo fare anche un passaggio sul Preside, che essendo un tipo senza attributi, come in altre occasioni, si rimetterebbe alle decisioni delle insegnanti. Questo passaggio oltre a non fare chiarezza,  potrebbe avere la conseguenza di un inasprimento dei rapporti con le insegnanti e forse condizionare negativamente il clima in classe.
Mi sento davvero sconfortata, sento davvero di aver sbagliato tutto.

giovedì 25 ottobre 2012

Sono senza parole!


Torno a bomba, dopo una così lunga assenza dal Blog, per sfogare un po’ la rabbia del momento.
Riassumo brevemente i fatti accaduti. Lo scorso anno la Ciopo ha inziato la scuola per l’infanzia come anticipataria, anche se come ho raccontato in questo post la scelta non è stata facile.

Ha vissuto l’anno scolastico senza troppi problemi, a nostro avviso, integrandosi bene e seguendo il passo degli altri bambini della classe e su questo fronte secondo me ha anche influito positivamente il fatto che una buona parte dei compagni di classe sono nati nell’ultimo quadrimestre dell’anno.

La scuola lo scorso anno aveva tre classi distinte per età, una delle quali finanziata con fondi pubblici, che purtroppo quest’anno sono venuti meno e quindi abbiamo una classe mista (3-4 anni) e una composta da bambini di 5 anni.
Ad inizio anno, quando ho chiesto informazioni sull’organizzazione della didattica, mi è stato detto da una delle insegnanti (peraltro la fiduciaria del Preside) che nonostante la classe mista nulla sarebbe cambiato a livello didattico, perché le attività sarebbero rimaste distinte per gruppi. Ho quindi dato per scontato che mia figlia avrebbe seguito il gruppo dello scorso anno, peraltro il cartello affisso alla porta della classe riportava il nome di mia figlia proprio insieme a quel gruppo.

Ad un mese ormai dall’inizio della scuola scopro, dai racconti della Ciopo, che svolge normalmente attività con il gruppo dei 3 anni, assieme ad altri 2 bambini (anticipatari).

Due giorni fa, in occasione della riunione per l’elezione dei rappresentanti di classe, ho avuto conferma di quanto affermato da mia figlia e quando ho provato a dire che ritenevo scorretto non aver ricevuto comunicazione dalle maestre.

Mi hanno risposto con molta veemenza che avrei dovuto saperlo, perché funziona così, la costituzione dei gruppi ha seguito il criterio anagrafico, quindi mia figlia pur essendo anticipataria, è nata nello stesso anno dei bambini del gruppo con cui lavora.

Hanno continuato dicendo che noi non avevamo mai manifestato mai l’intenzione di anticipare l’ingresso anticipato alla scuola primaria di nostra figlia, beh del resto nessuno ce lo ha chiesto.

Ho chiesto se gli altri genitori coinvolti, non presenti alla riunione, erano stati informati. Mi è stato detto che in un caso non ce n’era stato bisogno poiché sanno come funziona in questi casi, hanno un altro figlio che in passato frequentato la scuola come anticipatario e per quanto riguarda l'altro caso nessuna risposta.
Ho ribattuto allora chiedendo spiegazioni sul motivo per cui, nonostante tutto, mia figlia è stata coinvolta in attività extrascolastiche (inglese e psicomotricità) esplicitamente riservate ai bambini più grandi (4 e 5 anni). Risposta vaga, evasiva e poco convincente.
Dopo la discussione del tema in pubblica assemblea, ho parlato faccia a faccia con le maestre (veramente ero decisa a procedere con un confronto privato sin dall'inizio, ma le emozioni mi hanno ad affrontare subito e pubblicamente un argomento che mi stava molto a cuore), che si sono difese attaccando. Dicendo che secondo loro mi sarei trovata male a far anticipare l’inizio della scuola alla Ciopo, poiché  le avrei tolto un anno di gioco. Che sarebbe stato meglio figurare come la più grande e non come la più piccola, enfatizzando poi le loro asserzioni con esempi di genitori di bambini che in passato hanno frequentato la scuola, che  si sono amaramente pentiti per decisioni sbagliate.

A nulla è valso far presente che la Ciopo era rimasta turbata da questo cambiamento, mi ha detto che gli altri bambini al momento in cui i gruppi si dividono le hanno fatto notare la cosa .
In tutto ciò devo dire che fatico a tenere i nervi saldi. Sono molto arrabbiata e purtroppo mi sento impotente di fronte di una scelta che è stata fatta per mio conto, senza averne ricevuto comunicazione.  Ritengo in verità che a monte si tratti di una suddivisione dei gruppi basata su  una mera questione di numeri, infatti le 2 maestre scegliendo il criterio anagrafico hanno così due gruppi composti rispettivamente da 13 e 16 bambini.
Una scelta a mio avviso furbesca, dato che appare difficilmente opponibile nei fatti, del resto si è adottato  un criterio anagrafico.
Ho chiesto un nuovo colloquio con le maestre, stavolta sarà presente anche il Babbone (era venuto all’Assemblea dei genitori, ma è dovuto scappare prima del termine per impegni di lavoro).
Nell’occasione ribadiremo che, nonostante le loro opinioni personali e il fatto che sia stato già adottato un criterio di suddivisione delle classi a noi non noto e non specificato per iscritto da nessuna parte, siamo intenzionati a perseguire a torto o a ragione l’obiettivo di mandare nostra figlia (nata pochi giorni dall’inizio dell’anno) alla scuola elementare come anticipataria.

Se ci troveremo di fronte ad un muro, come immagino, allora scaleremo verso l’altro, rivolgendoci al Dirigente scolastico (noto uomo senza attributi)
Diversamente ci muoveremo per sondare la possibilità di far frequentare a nostra figlia altra scuola, pur considerando che un cambiamento simile potrebbe ulteriormente turbarla.

lunedì 20 agosto 2012

Un post per me

Ci sto seriamente provando da un bel po' di tempo a non vedere le cose con il mio solito inguaribile pessimismo. A cercare di andare oltre alla mia naturale inquietudine. Mi sto sforzando per non cadere nel buio di pensieri che portano solo all'autoflagellaizione.
Sì perchè a volte, se hai un desiderio, crederci fino in fondo aiuta. Volere è potere del resto.
Stavolta però ,per quanto tenacemente io stia resistendo, automotivandomi e spronandomi a vedere il bicchiere mezzo pieno, le cose non cambiano, anzi se possibile vanno peggio che meglio.
Niente di grave, per carità, ma mentre l'orologio biologico scorre, c'è sempre un nuovo ostacolo, una nuova piccola insidiosa complicazione, che mette in discussione tutto che si frappone al desiderio di questo secondo figlio.
E se per concepire la Ciopola avremmo smosso montagne, stavolta stiamo inconsapevolmente percorrendo la strada della rassegnazione.
Spesso, riflettendo, mi trovo a pensare che alla fine se questo è il destino non si può far altro che accettare.
C'è poi un esserino che non arriva al metro (o quantomeno lo sfiora), dalla lingua sempre attiva che molto spesso con la sua vocina quando meno te lo aspetti ti chiede: - mamma ma la cicogna quando me lo porta un fratellino?. Oppure osservando due signori con un cane se ne esce con parole che ti fanno venire i lucciconi: - almeno loro hanno una compagnia, io invece niente, non ho nemmeno un fratellino.Ha solo tre anni e mezzo mi ripeto, è condizionata da ciò che vede, dagli amici che hanno fratelli o sorelle, non può essere diversamente, cosa può saperne lei....ma se le sue parole fossero invece frutto di una profonda sensibilità? e se e ma...
E' davvero dura fare a pugni col destino e con la propria coscienza.

venerdì 17 agosto 2012

Momenti da ricordare.

Anche se da ormai molto tempo non scrivo, la nostra estate si sta lentamente dipanando come un lungo filo di lana. Oggi compio 38 anni e me ne sento 10 di meno, questo potrebbe voler dire che forse a 28 ero già una tipa piuttosto matura o solo un po’ vecchia dentro. L’unica cosa che è cambiata è il modo di vedere le cose, più aperto e programmato al futuro 10 anni fa, più focalizzato sul presente adesso.
Di questa giornata in particolare amo le sorprese, che per me sono i messaggi, le telefonate, le parole d'affetto di amici e persone care.
Sono una sorta di feedback che mi riempe d'orgoglio, una cartina di tornasole, insomma oltre a sentirmi amata, mi convinco che che ciò che dai torna, i rapporti umani sono sempre un ottimo investimento ed è bello da morire!
Considerazioni filosofiche a parte, viviamo, come nelle ultime tre estati i momenti della nostra piccola Ciopola, che sta crescendo alla velocità della luce, credo che qualche immagine possa parlare più di tante parole.
Di sicuro c'è che oggi, come ogni altro giorno è lei il mio regalo più bello.



Al corso di nuoto estivo

In vasca con l'insegnante


Al phon...in autonomia

Una domenica estiva al mare
Finalmente i capelli sono sufficientemente lunghi
al punto di poter fare i codini!!! yeahhhhhhhh!




Da dire che la piccola era pienamente entrata in spirito olimpico, tanto che fino allo scorso week end proclamava di volermi bene fino a Londra, da qualche giorno ha rettificato … adesso mi vuole bene fino a Parigi ;) 

venerdì 13 luglio 2012

Seconda Tappa caccia al Tesoro di MammaFelice - Vi parlo di Mammagiramondo

Quando ho letto che l’obiettivo della seconda tappa della caccia al Tesoro di MammaFelice era la presentazione di un blog di viaggio, ho subito pensato: questa è facile…parlerò di Mammagiramondo.
Quello di Mammagiramondo è un blog che racconta esperienze di viaggio di Daniela e famiglia. Ciò che mi piace del blog è il fatto che ogni post è corredato di foto, indicazioni pratiche, anedotti, storie e leggende del posto che è stato visitato.
Su questo blog si possono raccogliere spunti per organizzare un viaggio o semplicemente viaggiare con la fantasia, non mancano inoltre ricette tipiche, idee per costruire giochi per bambini da utilizzare durante il viaggio, indicazioni su libri per bambini in tema alla mèta prescelta.
Insomma è un blog accattivante, almeno io ne sono rimasta affascinata sin dal primo momento e mi sento di consigliarlo caldamente.
I post che più mi sono piaciuti sono questo e questo relativi al viaggio di Daniela in Scozia, perché mi richiamano alla mente luoghi che ho visitato e mi sono rimasti nel cuore.
Personalmente se dovessi scegliere una mèta di viaggio vorrei andare in Portogallo o sulla via delle Fiabe in Germania (seguendo magari percorsi, indicazioni, suggerimenti di mammagiramondo!), con la fantasia potrei spingermi anche più lontano...ma questa è un'altra storia.

lunedì 9 luglio 2012

Metti un sabato al mare

Per sfuggire alla noia e al caldo abbiamo organizzato con alcuni amici, una famiglia con due bambine di cui una un'anno più grande della Ciopo, una giornata al mare!
Credo che le immagini parlino da sole, in ogni caso la giornata è stata caratterizzata da tanti bagni, giochi sulla sabbia, un inconsueto pic-nic sulla spiaggia, insomma un'esperienza da fare ancora.
La Ciopo non ha saputo resistere al fascino delle "fradito" (neppure la mamma che appena le ha viste su quei piedini...) e ne abbiamo acquistato un paio approfittando dei saldi ...
E' vero sono un po' grandi, ma abbiamo preso comunque il numero più piccolo, il fatto è che una vollta infilate non è stato più possibile toglierle:)


venerdì 6 luglio 2012

Esperimenti creativi: lavoro in corso.

Al Museo del bottone, di cui vi ho parlato qui, ho acquistato un po' di bottoni (e che altro avrei potuto comprare? :) ). Li ho presi con l'intento di dar sfogo alla mia creatività e così ho provato a comporre un braccialetto, in modo molto semplice utilizzando solo un filo elastico.
Questo è al momento il risultato:




Devo ancora lavorarci però perchè il risultato non mi convince per niente, probabilmente proverò a comporre il bracciale utilizzando una catenella metallica a cui appendere i bottoni tipo charms...illustrerò le successive evoluzioni!

mercoledì 4 luglio 2012

Presentami un blog - La caccia al tesoro di mammafelice!

Come molte altre blogger che seguo, ho deciso anch'io di partecipare alla Caccia al Tesoro di Mamma Felice, vulcano di idee e proposte della blogsfera, un modo divertente per conoscere altri blog e farsi conoscere (dettagli sull'iniziativa li trovate qui!).
E quindi via con le presentazioni:
Carta d'identità e non solo: Mi chiamo Serena ho (quasi) 38 anni e vivo in una bellissima città della Toscana, cui mi lega un rapporto di amore e odio. Il mio profilo Blogger già traccia un mio essenziale ritratto, descrivendo la mia condizione familiare e alcuni tratti salienti del mio carattere. Volendo aggiungere però qualche informazione in più potrei dirvi che sono una contraddizione vivente. Il mio nome Serena appunto, stride un po’ con la mia naturale irrequietezza e cronica insoddisfazione. Sono inoltre una persona riservata (nessuno dei miei amici sa del blog per esempio), però mi piace conoscere persone nuove, scoprire diversi punti di vista, confrontarmi o semplicemente stare in compagnia. Distratta e disorganizzata per natura, per lavoro mi trovo spesso a pianificare e organizzare attività dell’ufficio o a dettagliare regole e norme. Nonostante la mia innata timidezza, non mi sottraggo se c’è da parlare in pubblico. Adoro i tacchi ma porto scarpe basse, adoro vestiti e accessori, ma per pigrizia adotto sempre outfit piuttosto banali e a volte trascurati, estremamente generosa in amore, perversamente gelosa di oggetti ed effetti personali, sono pigra e un po' indolente, ma su molti fronti sono una che non sa proprio aspettare…e chissà quante altre potrei dirne.

Nome del blog e obiettivi: Il nome del mio blog è Serena di Nome ma non di fatto, ed è fondamentalmente un diario personale su cui annoto le mie riflessioni, scrivo molte sciocchezze e racconto soprattutto la vita quotidiana della mia famiglia e più in particolare della mia piccola Ciopola peperina. Il blog rappresenta per me una sorta di auto-terapia, mi aiuta a focalizzare meglio i pensieri e a tener memoria di fatti ed eventi relativi alle fasi di crescita della mia piccola, che diversamente potrebbero andare persi.

Due post che vale la pena di leggere: mare, giochi, divertimento e...qualche riflessione
è l'ultimo post che ho scritto e spero che sia un utile spunto per una piacevole gita con la famiglia
e Donne in cucina: Torta di mele e confidenze mi piace perchè racconta un momento divertente di vita quotidiana insieme alla mia Ciopola;

Se vi va potete seguirmi al seguente indirizzo: http://serenadinomemanondifatto.blogspot.it/

martedì 3 luglio 2012

Mare, giochi, divertimento e...qualche riflessione

E’ bello tornare da una vacanza sentendosi più ricchi. Tornando, infatti, ho avuto la sensazione che oltre al mare, al riposo, ai giochi ci siamo portati a casa qualcosa in più di semplici ricordi.
Sono stati dei giorni felici e spensierati, impreziositi da tanta cordialità, disponibilità e accoglienza, caratteristiche innate della gente Romagnola. In questa terra, ogni anno, ritrovo la piacevole sensazione di sentirmi a casa.
Grazie agli spunti del blog di mamma Claudia abbiamo fatto un giretto nell’entroterra Riminese, assecondando la nostra curiosità in tema di arte e di cultura. Abbiamo visitato Santarcangelo, un affascinante e caratteristico paese, davvero una piccola perla preziosa e qui abbiamo fatto tappa al mitico Museo del Bottone di Giorgio Gallavotti.
Fa un effetto strano passare dalla teoria alla pratica, dal vedere su uno schermo al toccare con mano e devo dire che questa seconda opzione, la scoperta dal vivo, fa un gran bell’effetto.
Il Museo è una sorta di “matrioska”, in una stessa sede si possono trovare storia, arte e passione e il Sig. Giorgio, esuberanza della Ciopola a parte, lo si potrebbe stare a sentire per ore senza mai annoiarsi.

Immagini di Santarcangelo

Poi ancora il centro di Rimini, che ha un fascino tutto particoalare, elegante, composto, calmo e un po' sornione. L'altra faccia di una medaglia, quella più sconosciuta, quella più vera, almeno per me.
Una nota finale sulla nostra vacanza e connessa al tema di legami, dei rapporti interpersonali. In albergo abbiamo ritrovato i nostri amici Bergamaschi, con i quali negli scorsi anni avevamo fatto amicizia un paio di anni fa e abbiamo trascorso assieme a loro momenti davvero piacevoli. La Ciopola ha giocato con i bambini e si è abbandonata divertita alle coccole degli adulti, ricambiando con spontaneità l’amicizia che le è stata offerta.
Una famiglia semplice e genuina, composta da padre, madre e due bambini adottivi, schivi e riservati solo all’apparenza, poiché ci hanno confermato di essere persone vere, generose e con valori importanti.
Ogni anno il racconto della loro esperienza di genitori adottivi si arricchisce di nuovi dettagli, di sfumature di sensazioni che mi hanno fatto riflettere reso ancora più consapevole del fatto che l’amore per un figlio è totalizzante e non importa se non lo hai portato dentro al tuo grembo, se non è sangue del tuo sangue, è comunque tuo figlio, nel bene e nel male.
Pensando alle loro parole credo che diventare genitori adottivi sia davvero un gran bel percorso, seppur a volte lungo e doloroso, fatto di attese di speranze di delusioni, un mettersi alla prova continuo, un gesto di amore grande, ma più di tutto una scelta da rispettare.
La Ciopo nei suoi momenti in spiaggia di gioco e di divertimento!








lunedì 2 luglio 2012

Fiocco Rosa


Oggi avevo pensato di scrivere un post sulle nostre vacanze al mare, poi ho deciso di rimandare perché è successo un evento , ovvero l’Evento. Alle 10,15 a.m., è nata C., la mia nipotina acquisita, figlia della mia amica superincintissima.
Le contrazioni hanno iniziato a farsi sentire sabato e i medici hanno deciso di intervenire prima che si aprisse un parto naturale, anticipando così di circa 8 gironi la data del parto cesareo già programmato. E’ andato tutto bene, almeno così recita un messaggio dell’emozionato bis-padre.
Le sensazioni che provo in questo momento sono molteplici grande gioia, emozione immensa, leggero senso di frustrazione, inevitabilmente, perché anch’io vorrei un secondo figlio, ma come ho già detto la situazione è al momento di stallo pieno e chissà se si sbloccherà.
Quando vedrò la piccola so che tutti i sentimenti contrastanti si azzereranno e ci sarà posto solo per lacrime di commozione, di sincera gioia e condivisione del felice momento, perché alla fine sono fatta così. Nonostante tutto, voglio bene alla mia amica, una persona preziosa che ha veramente saputo sostenermi e capirmi al pari di una sorella nella fase più critica del mio baby blues.
Ecco infine il meraviglioso dono (modestia a parte) che abbiamo preparato insieme ad un'altra carissima comune amica per la piccina e che le consegneremo in occasione della nostra visita in ospedale nei prossimi giorni:

venerdì 15 giugno 2012

Pausa vacanze....

Lunedì partiamo per il mare e staremo via 10 giorni. Nonostante tutto confido che questi giorni porteranno un po’ di riposo e di tranquillità per tutti noi. Inevitabile constatare con amarezza, facendo un confronto con le attese e lo spirito che accompagnava l’inizio delle nostre vacanza un anno fa, quanto purtroppo le cose siano cambiate, quanto il morale adesso sia basso.
Il gruppo aziendale per cui lavoriamo (se pur in società diverse), sta attraversando come molti altri un momento sfavorevole, vuoi per la generale crisi economica, sia per motivi interni di gestione aziendale e all’orizzonte si profilano nubi oscure, cioè tagli ai costi del personale, anche se ancora non sono definite le modalità con cui questo avverrà, ma credo che già nel mese di luglio prossimo potremo avere elementi più cguaru .
Tutto ciò è ovviamente destabilizzante, anche se cerchiamo di non pensare al peggio e di non abbandonarci al pessimismo estremo, per non cadere in un baratro di tristezza e depressione che oltre a nuocere a noi come persone, potrebbe compromettere l’intero equilibrio della nostra famiglia. Certo è che non avremmo mai pensato che un’Azienda che solo pochi anni fa sembrava così solida e inattaccabile, sia adesso così in forte difficoltà.
Oltre a questo si aggiunge, sul fronte strettamente familiare e di coppia, la vana attesa della cicogna che sembra aver preso una strada del tutto diversa da casa nostra.
Iniziano le vacanze, ricorre un anno dall’inizio dei tentativi di concepimento e ancora niente.
Abbiamo individuato la causa, che è un po’ lo stessa che ha preceduto il concepimento della Ciopola, ma diversamente da quanto avvenuto in passato, la cura non è stata efficace, come ha confermato il referto di certe recenti analisi e allora tutto da rifare, altra cura e speriamo che sia quella giusta.
E’ difficile stare in questo limbo, quando per tanti motivi tempo da perdere non ce n’è, quando non sai se aspettare porterà dei frutti, quando non hai alternativa a tutto ciò.
Devo confessare che abbiamo smesso di chiederci il perché di tutto questo, fa male e non risolve niente. Succede ed è capitato a noi e a molti altri.
A volte viene voglia di arrendersi ai fatti, di lasciar perdere, di farsi dominare dagli eventi.
Mi chiedo però se prevalesse davvero l’inerzia, potremmo mai perdonarci l’amaro in bocca che questa ci lascerebbe, il senso di colpa non aver tentato il tutto per tutto, per noi stessi e per nostra figlia? Probabilmente no.
Che le vacanze abbiano inizio...

giovedì 14 giugno 2012

38

Oggi è il tuo compleanno e sono 38. Tanti auguri ragazzo!
Gli anni passano, i tuoi capelli stanno diventando bianchi e sul tuo bel viso cicciotto è apparsa qualche rughetta , nonostante ciò mi piaci sempre moltissimo. Il trascorrere del tempo, segna il fisico ma non cambia i sentimenti che sento sempre più solidi e forti. E’ sempre bello stringersi nel tuo abbraccio e sentirsi, accolta, compresa, protetta.
Mi dispiace di averti visto stamani un po’ preoccupato, perché non è da te. La tua forte capacità di razionalizzare , fa ti te una persona equilibrata, che non si abbandona immotivatamente a pensieri negativi. Tu che hai sempre ostinatamente perseguito i tuoi obiettivi adesso mi sembri stanco e quasi incapace di lottare ancora e questo mi fa un po’ paura.
Spero che tu possa trascorrere un buon compleanno e farti forza di tutto il nostro affetto per scioglierti in uno dei tuoi sorrisi più belli.
Un bacio…

giovedì 7 giugno 2012

Si riparte da qui - considerazioni su un anno di materna

Sono strani giorni, il mondo non sembra essere più lo stesso, sono successi tanti fatti (cronaca, politica, economia locali e nazionali) brutti che mi hanno inevitabilmente turbato, indotto a riflettere e fatto un po’ perdere la voglia di scrivere, di raccontare il mio mondo, un universo piccolo, banale. Insomma ho avuto un blocco, uno stop indotto da una sorta di senso di colpa nel raccontare la mia normalità.
Ho pensato di abbandonare il blog, che mi sembrava inutile e insignificante. Poi ho pensato alle motivazioni che ne hanno determinato la nascita , ovvero la voglia di raccontare come ad un diario, i miei giorni, le mie esperienze personali e familiari, la mia bambina e la sua crescita e ho deciso di tornare per restare.
Riprendo con alcune considerazioni sull’anno scolastico che si è appena concluso, il primo anno di Scuola per l’Infanzia della Ciopola.
Il confronto con il Nido non regge e forse è semplicemente insensato perché si tratta di due mondi diversi, dato che differente è l’approccio con i bambini e con le famiglie.
Ma andiamo per gradi. La Scuola della Ciopola ha tre sezioni distinte per età ( 3 – 4 – 5 anni), la classe della Ciopola è composta da 19 bambini (10 maschi e 9 femmine) e ha avuto 2 insegnanti, una di ruolo (proveniente da altra Scuola) e una precaria (ottenuta dall’Istituto grazie a fondi regionali).
Nonostante dei conoscenti mi avessero messo in guardia sulla maestra di ruolo, ho voluto farmi un giudizio personale e purtroppo a fine anno devo dire che certe voci non erano semplici chiacchiere, ma avevano un fondo di verità.
La maestra, cinquantenne molto curata, devo dire che dal punto di vista didattico merita la sufficienza e forse anche qual cosina in più, i bambini hanno lavorato molto sulla manipolazione dei materiali, sui colori, sulla motricità, che li ha portati ad acquisire maggiore consapevolezza del proprio corpo e anche una certa autonomia personale (andare da soli in bagno, vestirsi, spogliarsi).
Ma a livello umano non mi piace, non mi piace innanzi tutto per la distanza che vuole tenere coi genitori dandoci del “lei” e chiamando le mamme “Signora”.
Non mi piacciono certe indirette critiche sul nostro rapporto coi figli, noi madri incapaci di essere severe o non abbastanza attente (a seconda dei casi e degli eventi), non mi è piaciuto che nelle varie occasioni di incontro (e ce ne sono state, dato che sono anche rappresentante di classe) non ci sia mai stata la volontà di parlare un po’ della Ciopola, raccontandomi aneddoti sulla vita in classe o magari le evoluzioni nell’apprendimento. Dettagli ne da, ho saputo da altri genitori, ma solo per rimarcare aspetti critici del bambino, a cui poi non seguono consigli, suggerimenti.
Si è sempre prodigata per la forma e poco per la sostanza, almeno questa è l’impressione che mi ha dato.
Anche in occasione della festa di fine anno, parlando dell’andamento delle attività scolastiche con alcuni di noi genitori, dopo aver premesso (tanto per indorare la pillola) che i bambini non hanno fatto troppe storie all’inserimento e che sono intellettivamente molto vivaci, ha rimarcato con decisione le loro lacune, devono infatti ancora acquisire molto dal punto di vista della manualità, non sanno usare le forbici, non hanno ancora acquisito il movimento del polso quando colorano con il pennarello, e bla bla…intervallando con ricordi del suo vissuto professionale e racconti personali dell’esperienza vissuta con il figlio (ormai più che ventenne).
Non mi piace poi che non voglia mai ammettere di aver sbagliato, anche quando manca di chiarezza e non fornisce informazioni, questa sua volontà di apparire sempre come ineccepibile. I suoi modi abbastanza bruschi e a volte sgarbati.
Di buono c’è che la Ciopola non sembra essere stata intimorita dalla personalità della maestra e questo mi induce a pensare che si sia ben armonizzata con la classe e con il nuovo contesto.
Per fortuna a far da contrappunto a tanta rigidità, c’è stata un’altra maestra di cui noi tutti (genitori e bambini) siamo rimasti entusiasti. Ha affiancato la maestra principale per qualche ora di compresenza mattutina e per il pomeriggio. E’ riuscita a tener testa alla travolgente personalità della collega, imponendo la sua allegria, vivacità e umanità, con modi di fare dolci, materni, ma al momento giusto decisi. Inconfutabilmente un’insegnante appassionata al proprio lavoro.
Mi ha sempre rivolto parole gentili, non si è mai sottratta alle domande, mi ha incoraggiato nelle mie insicurezze, una persona molto vera, sincera, positiva, insomma per me un bel punto di riferimento.
L’ho salutata con un forte abbraccio, ringraziandola e augurandole un grande “in bocca al lupo” che poi sarebbe la speranza di poterla avere ancora nella nostra classe il prossimo anno.
Non so cosa succederà, si parla di tagli di fondi e di inevitabili ripercussioni sulla nostra Scuola, non voglio pensarci e godermi per quanto possibile il caldo, l’estate e la crescita di mia figlia.

martedì 8 maggio 2012

W la mamma!

• Sveglie notturne (sigh!) che temo ormai non avranno mai fine;
• Crisi nervose da stanchezza da placare la sera (adesso che il ciuccio non c’è serve davvero molta, moltissima pazienza)
• Punizioni e pianti (perché le regole sono poche, ma devono essere rispettate):
• Fatica, stanchezza, senso di sopraffazione (perché a volte è pesante conciliare tutto!)
• Rotolino di ciccia su quella che era una volta un'invidiabile pancia piatta;
• Seno un po’ “provato”;
• Sorrisi beffardi, abbracci, baci e “ti voglio bene”, come ottima contropartita per tutto l’impegno la dedizione profusi ogni giorno.
In questo elenco una sintesi non esaustiva del significato che ha per me essere mamma.
Ho (abbiamo) caparbiamente cercato un figlio per completare il cammino intrapreso in due e da quando sono diventata madre ho scoperto un amore , diverso, profondo, incondizionato che non mi sarei mai aspettata.
La maternità mi ha fatto crescere, rendendomi una persona migliore, almeno credo.
Già da tempo il desiderio (probabilmente irrealizzabile) di una nuova maternità si è affacciato con prepotenza nei i miei pensieri e davvero non so come andrà a finire. Intanto vivo il presente considerando ciò che ho un gran dono, una gran bella opportunità.
Auguri a me, a tutte le mamme!

sabato 21 aprile 2012


PRIMA

DOPO


Queste ultime due settimane  sono state caratterizzate da grandi eventi. Il primo è stato il passaggio della Ciopola al lettino "da grandi".
La novità è stata senza dubbio molto apprezzata sul momento, anche perchè le coperte delle Principesse hanno accresciuto l'entusiasmo. Dato però che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare,  la furbastra reclama spesso nel sonno la presenza della mamma e quindi praticamente poco è cambiato rispetto al passato, perchè se è vero che mi introduco nel letto con l'intento di rimanere solo il tempo necessario a rassicurare la piccola, alla fine mi addormento e rimango per ore...sigh!
Altra grande e direi epocale novità è stato l'abbandono del ciuccio. E' successo tutto in modo involontario ed inaspettato. La mattina di Pasqua la Ciopo ha iniziato a fare i soliti capricci per vestirsi (il velstito no pelchè le canze maglia mi fanno noia, le canze corte mi fanno prurito...ecc.) ed io sono sbottata di brutto e nel mio attimo d'ira ho preso la decisione più funesta. Urlando a tutta voce (i miei vicini ormai mi credono pazza lo so) ho sentenziato che tali capricci erano davvero inaccettabili. Ho quindi preso i ciucci in mano, ho aperto la porta-finestra di cucina e li ho gettati dal terrazzo, per punizione. Son seguite lacrime copiose (ovviamente), ma anche scuse, però i capricci continuano ogni tanto, ma infondo è normale. La cosa di cui vado più fiera è che i ciucci sono scomparsi e non torneranno più. Alla Ciopola mancano, anche se non li cerca, lo deduco dal suo nervosismo serale quando se pur stanca non riesce a trovare pace, ma passerà....

martedì 3 aprile 2012

La Notte! (quando anche il marito decide che non devi dormire!)

Interno, notte. Plick! (si accende l'abatjour del Babbone) Io: - Che succede? Babbone:- Dov'è la Ciopola? Io: - Nel suo lettino e dove sennò?...ma sei matto a svegliarmi così? hai visto che ore sono? Babbone: - ok spengo la luce e tanto che ci sono vado in bagno.. Io: - ma ti rendi conto che mi hai provocato un mezzo infarto?... Babbone:- umpf! Il Babbone si alza e si dirige in bagno, che è proprio accanto alla cameretta della Ciopola e come da manuale il rumore dello sciacquone (ma si può? dico io, si può?), turba il sonno della piccola che naturalmente chiama mamma. Con il cuore a mille, dopo il brusco risveglio, accorro al capezzale della creaturina Io: - Amore ciucciosino di mamma, che (cavolo) succede? (vuoi anche uccidere Babbo che ci ha svegliate? porcaccia della miseria?) Ciopola (lamentosa): - Non trovavo il mio ciuccio; Io:- ecco tesorino...dormi adesso però!; Torno in camera, con il dente avvelenato e pronta a polemizzare, tanto ormai sono sveglia, ma il Babbone russa come un tricheco spiaggiato. Mi rassegno, pensando che mi resta comunque un'ora di sonno, Ciopola permettendo. Mi infilo di nuovo sotto le coperte, mi giro e mi rigiro, ma niente da fare non riesco a riprendere sonno, poi alla fine gli occhi si chiudono e....paraparaparapappapapa (marcetta di topolino) è la sveglia che suona: inizia un nuovo giorno...

martedì 20 marzo 2012

La tecnica dell'indifferenza al ciuccio

Ho forse già accennato in qualche altro post, al fatto che la Ciopo sia un'appassionata ciucciolatrice, anzi di più...infatti non le basta il ciuccio in bocca...le servono altri due da tenere in mano.
Sono sempre stata tollerente, assecondando la Ciopolesca ciucciomania, anche perchè, ad essere sinceri, sapere la bambina tranquilla rassicura anche la mamma.
Ultimamente sono accaduti fatti che mi hanno convinta che la Ciopo non ha realmente bisogno del ciuccio, insomma è davvero arrivato il momento di farla finita.
Beh, in effetti non ci vuole uno scienziato per capire quanto ho appena affermato, ma una mamma dal cuore di burro come me, a volte fatica un po' ad accettare la realtà dei fatti.
Insomma, dice la maestra che a volte in occasione del riposino pomeridiano, rifiuta il ciuccio per dormire...immagino che sia per non sfigurare con le sue compagne di classe, che in maggioranza hanno già abbandonato il ciuccio.
Quando siamo in auto e vuole fare un riposino, non esita ad addormentarsi senza il ciucccio, anzi neppure lo cerca...
Cogliendo questi incoraggianti segnali sto adottando la tecnica dell'indifferenza al ciuccio, con l'intento di arrivare ad un abbandono graduale e indolore dell'amico gommoso, perchè a tranciare d'un colpo non ce la faccio.
Francamente gli esiti della tecnica di abbandono, di cui sopra, non sono del tutto confortanti. In breve io evito di nominare il ciuccio e lascio che la Ciopo si addormenti (spesso per la verità, piegata dalla stanchezza) abbracciata a me nel lettone.
A volte riesce a dormire per l'intera nottata senza il suo fidato amico, in certi casi lo chiede (piangendo e urlando) a metà nottata, oppure prima di dormire scende dal letto e se lo prende.
L'errore sta tutto nell'assecondare le sue richieste, lo so. Ma se non dormo, non carburo e di notti insonni ne ho passate fin troppe in questi 3 anni (a volte ne ho parlato) e poi abitiamo in condominio e penso sempre al disturbo che le urla Ciopolesche nel cuore della notte potrebbero recare ai vicini.
Insomma non siamo ancora a niente e temo che sia veramente tanta strada da fare, sigh!

giovedì 15 marzo 2012

Non ho la sindrome pre-mestruale....

Avrei voluto scrivere un post diverso oggi, ce l'avevo già in mente. Ma poi è scucesso qualcosa che ha portato la mia testa altrove. La mia amica, la più incinta di questo mondo ;-), ha fatto la morfologica. Mi ha chiamato per annunciarmi che è femmina, oltre al fatto che la creatura gode di ottima salute ed io ho saputo solo dire parole di circostanza, senza reale coinvolgimento o entusiasmo. Mi dispiace, ma non so fingere. Lei non lo sa, nessuna delle persone a me vicine lo sa, ma certe notizie a volte mi colpiscono come una coltellata, perchè mi riportano alla mente un tema a cui vorrei non pensare, un argomento che non vorrei drammatizzare, perchè è semplicemente un peccato farlo. E così emerge che in fondo non sono poi così tranquilla, come mi sono convinta di essere.
Per quanto riguarda A.(la mia amica), spero che non abbia colto la mia freddezza o se così fosse l'abbia valutata come un atteggiamento dovuto al fatto che mi ha chiamato in ufficio in orario di lavoro.
Certe reazioni sono stupide è vero, ma purtroppo naturali. Mi vergogno anche di provare invidia nei confronti di una persona accanto alla quale dovrei gioire, perchè è mia amica ed è sempre stata al tuo fianco quando ce n'era bisogno.
Il fatto è che è una fase difficile, stallo totale, non possono essere prese iniziative e si può solo aspettare (come ho scritto già qui). Io non riesco ad aspettare, sono inquieta di natura, mi risulta complicato farlo quando sento che il tempo scorre inesorabilmente, l'orologio biologico gira e il mondo intorno va avanti.
La storia si ripete, anche se rispetto al passato c'è una Ciopola di mezzo. Però anche adesso mi chiedo il motivo per cui siamo sempre noi quelli diversi dagli altri, quelli che devono far buon viso a cattivo gioco, quelli a cui non riesce facile neppure fare un figlio.
Sono stufa di sentire battute, allusioni, frecciatine, giudizi e sdrammatizzare o cambiare discorso. Insomma oggi veramente mi girano, poi so che passerà e amen.
NOTE: Questo post stupido sconclusionato è un farfugliare di emozioni di parole di piccolezze di una persona piccola, ma l'ho scritto per terapia personale, per piangermi un po' addosso, che mi riesce una meraviglia.
Oggi c'è il sole, non ho la sindrome pre-mestruale e prima o poi mi anestetizzerò ai cattivi sentimenti.
Sono sicura che vedere la Ciopola più tardi sarà un buon antidoto.

giovedì 8 marzo 2012

8 marzo

Non mi piacciono le feste consumistiche come San Valentino, Festa del Papà o della Mamma, con una sola eccezione: la Festa della Donna.
L’8 marzo è sempre stato per me un giorno speciale, un giorno di festa vera e non perché si ricevono in dono mimose o si esce a cena con le amiche, ma perché si celebra la donna ed è giusto che lo si faccia. Io credo nel valore delle donne, le ritengo esseri speciali, e poi come dice una blogger che stimo molto in un questo post non si può essere femmina senza essere femminista”.
Le donne, mille facce, tante storie, in una società che trovo ancora molto maschilista nei fatti.
In questo senso mi tornano spesso in mente le parole di una ex collega che affermava che ragazzi e ragazze sono pressoché uguali fino all’università, dopodiché tutto cambia, perché essere donna è discriminante per accedere ed affermarsi solidamente nel mondo del lavoro.
Per non parlare poi del tema della violenza sulle donne, la cosa più sconcertante oltre alla brutalità e alla vigliaccheria di simili gesti è per me a monte la mancanza di rispetto nei confronti delle donne violate, non considerate individui, ma esseri inferiori.
Voglio regalare una mimosa virtuale alle donne a cui tengo, per sottolineare la bellezza e le peculiarità di ognuna di loro e anche per esprimere loro tutto il mio affetto. Nei miei momenti più difficili, ho avuto donne al fianco, che mi hanno davvero aiutato.
Dedico questa giornata alla mia mamma, la donna più importante della mia vita, di cui ho scoperto e apprezzato il valore solo quando sono diventata madre.
Alla mia Ciopo (naturalmente!), che oggi afferma prepotentemente :- io non shono una donna, shono una bambina!, ma che si sente principessa dentro e dichiara che da grande, dopo la scuola eglementare, vuole fare la mamma. Le auguro che nonostante tutto, possa sentirsi sempre fiera di essere donna.
Alle mie amiche, poche, ma sincere, che ci sono sempre quando serve.
A Nina e a tutte le splendide donne lasciano conchiglie sulla sua spiaggia.
Alle mamme blogger, con cui condivido esperienze racconti e fatti quotidiani e sono divenute il mio mondo collaterale.
Buon 8 marzo.

giovedì 1 marzo 2012

Pensieri e parole

E' un po' che non scrivo, perchè francamente non mi pare di avere niente di interessante da raccontare. E' vero che la mia stupida testolina non si ferma mai, che i pensieri si susseguono e si sovrappongo, così come i momenti up e down, ma niente di straordinario perchè tutto questo fa parte del mio modo di essere da sempre.
La Ciopola, diversamente dalla sua mamma, ha sempre qualcosa da dire, eccome! non sta mai zitta. Ultimamente prova a fare ragionamenti teneri e divertenti allo stesso tempo...qualche pomeriggio fa:
- Mamma c'è una soppresa pette! (mi viene incontro con un piccolo ramo di mimosa, che ha portato a casa mia mamma);
- Grazie amore mio, che bello. Sai come si chiama questo fiore?;
- No;
- Mimosa ed è il fiore che di solito viene regalato nel giorno della festa della donna, che sarà tra pochi giorni;
- Allora poi Babbo te no regala...

- Beh sai a Babbo certi tipi di regalo non piacciono...è complicato, ma non credo che Babbo mi farà un regalo per la festa della donna;
- Ma no mamma, glieno dico io a Babbo di falti un regalo!
Con con la nonna sull'autobus (minibus, che qui chiamiamo pollicino). Ad un certo punto il mezzo è in difficoltà per via di strada stretta e auto proveniente dalla direzione opposta:
- Nonna, ma questo autista è imbranato come una foca! ...anche la mia mamma quando guida è imbranata come una foca.
Ilarità dei presenti, mamma e autista ringraziano per la fiducia.
Sempre qualche sera fa:
- Mamma ma quando nasce la fratellina di D. (figlio della mia amica più incinta di tutte le donne incinta!;-)
- Quando finisce la Scuola Ciopo, in estate;
- Mamma ma te ce non ce l'hai una fratellina...
- No amore, io e Babbo non abbiamo fratelli o sorelle..niente zii;
- Ma ci sono lo zio M., la zia L. (nostri carissimi amici che da sempre abbiamo presentati alla Ciopo come zii)
- E' vero tesoro, Babbo e mamma vogliono loro molto bene, come fossero fratelli!
E per concludere:
- Ciopo lo sai che questa estate andremo in montagna? Che ne dici? Ci saranno anche i tuoi amici, S., F. ecc.
- In montagna? Ma che ci andiamo a fare, c'è un freddo cane...

venerdì 17 febbraio 2012

Pessimismo e fastidio (tanto per cambiare!)

Consulto avvenuto. Tutto molto rapido, ma non del tutto indolorore, ma non per la diagnosi che alla fine ci aspettavamo (grazie al potere di internet siamo tutti un po' dottori), ma personalmente soffro il fatto che comunque non è stata identificata una precisa causa del problema.
In definitiva c'è ancora da aspettare, attendere di aver terminato la cura e poi effettuare nuovi esami per verificarne l'efficacia.
La pazienza in certe situazioni, non è proprio il mio forte, perchè non riesco a capire esattamente cosa dovermi aspettare e mi sembra un'attesa vana ed inutile.
D'istinto la mia reazione immediata e di difesa, è la rassegnazione. Il destino, vuole così e mi adeguo, cos'altro posso fare?
Il Babbone che è un tipo molto diverso da me, per niente arrendevole e comunque più paziente, ha avuto una reazione molto diversa, del tipo "keep calm and carry on", inutile agitarsi prima del tempo.
So che come sempre nella vita, avrà il carattere e la forza per non lasciare niente di intentato e so che mi trascinerà dentro, che non mi permetterà di arrendermi senza averci provato...ma che fatica.

sabato 11 febbraio 2012

Epilogo

Dopo tutto lo sproloquio del precedente post, torno qui per raccontare come poi è andata a finire. Ai primi fiocchi di neve di ieri mattina ho chiamato la clinica presso la quale avevamo l'appuntamento, ho supplicato per poter spostare il nostro incontro con il medico. Per fortuna ho parlato con un signore gentile e comprensivo che ha acconsentito alla mia richiesta, "inbucandoci" la prossima settimana tra un appuntamento e l'altro. Insomma tutto rimandato, anche se alla fine le previsioni meteo catastrofiche non si sono tradotte in realtà. La neve è caduta, ma in quantità davvero modesta, solo stanotte, insomma tanto rumore per nulla. Alla fine non rimpiango la scelta fatta, magari se ci fossimo messi in viaggio veniva giù il finimondo.
A fronte di una notizia positiva, però ce n'è comunque una negativa..la mia mamma si è ammalata, è crollata così anche la roccia di famiglia. Questo crea inevitabilmente scompiglio, perchè è difficile sostituire la mamma, nonchè supernonna, ma con l'impegno di tutti (anche se mia suocera è ancora convalescente)supereremo anche questo piccolo ostacolo.

giovedì 9 febbraio 2012

Questione di sfiga?

Passi che ormai l'influenza e altro genere vario di malanni hanno fatto il giro della famiglia partendo dai Nonni (uomini) per arrivare fino alla piccola Ciopola alla quale proprio ieri è stata diagnosticata la bronchite, mal comune, del resto siamo in inverno e c'è da aspettarselo e poi riconosco che è ingiusto lamentarsi dal momento che ci sono altri milioni di famiglie nelle nostre stesse condizioni (senza tener conto dei poveretti che stanno ancora soffrendo le conseguente del maltempo).
Sono una piccola donna, meschina ed egoista e forse un po' ottusa, ma non riesco però ad accettare il fatto che le previsioni meteo mettano neve sulla nostra regione proprio per domani. Oggi splende un magnifico sole e domani è prevista una nuova ondata di freddo con neve debole, ma sempre neve sarà.
Domani abbiamo un appuntamento importante con uno specialista nel Capoluogo di Regione (in ottica cicogna, che ve lo dico a fare...) preso più di due mesi fa, abbiamo delle analisi pronte da sottoporgli, fremiamo in attesa di un suo consulto e di una sua (speriamo) indiscutibile diagnosi e una conseguente efficace cura e zac è prevista neve.
Ho provato a chiedere di spostare ad altra data, ci hanno proposto la fine di marzo, senza deroghe, senza se, senza ma.
Unica soluzione al problema, per evitare di rimanere bloccati per strada ( non abbiamo gomme termiche in dotazione alle nostre auto) è prendere il treno, affrontando comunque un viaggio della speranza non privo di incertezze.
Il Babbone che, bontà sua, non si preclude mai nessuna possibilità ha rimandato la decisione sul da farsi a domattina (l'appuntamento è nel primo pomeriggio), valutando la soluzione da scegliere per lo spostamento, in base alle effettive condizioni meteo.
RABBIA!
(parafrasando l'orsetto sciocco e anche un po' goloso WINNIE THE POOH!)

lunedì 6 febbraio 2012

In tempo reale


In questa foto lo spettacolo che si presentava dalle finestre di casa mia mercoledì mattina, dopo la grande nevicata. La situazione è migliorata, anche se i cumuli di neve in giro non mancano e il pericolo ghiaccio è in agguato, ma stavolta la macchina comunale si è fatta trovare pronta e sin da subito le strade sono state libere e percorribili, le scuole sono rimaste chiuse per tre giorni.
La neve ha coinciso con una bella influenza che ci siamo beccati io e il Babbone, di quelle infide che ti prendono quasi senza febbre, ma non ti risparmiano nulla sul piano fisico (dolori e chiusura totale delle vie aeree). Così tra starnuti e mal di testa abbiamo trascorso dei giorni molto piacevoli accanto alla nostra superattivissima Ciopola, felice come non mai per la neve (mercoledì mattina al risveglio ha esclamato "mamma guadda c'è la neve, ora viene Babbo Natale") e per il fatto che eravamo entrambi a casa a condividere con lei giochi e compagnia h24.
Adesso stiamo un po' meglio, salvo la tosse che ci massacra di notte, però come prevedibile è crollata la Ciopo che stanotte ha avuto anche un picco di 40 di febbre...ma arriverà anche la primavera, tra una tachipirina e una dose di antibiotico, arriverà, per forza!

venerdì 27 gennaio 2012

Un po' di me.....pensieri a ruota libera

E' un periodo strano,caratterizzato da apatia, stanchezza. Mi sento un po' in stand-by, il lavoro e la routine quotiana, rubano spazio a noi, alla condivisione di pensieri e di emozioni.
Poi basta una banale influenza e una piccola cozza che ti reclama senza pietà e ti trovi a pensare che sei una persona incontentabile e incapace di apprezzare il lato bello delle cose per poi rimpiangere ciò che avevi.
Sto parlando della libertà pre-ciopolesca, i tempi, gli spazi che avevamo, che ero incapace di apprezzare e godere realmente. Amo mia figlia, più di ogni cosa al mondo, per averla avrei fatto follie ( nella realtà non ci siamo andati molto lontani), ma con questo mio carattere del cavolo riesco a rovinare tutto e a stare male forse per niente, una sorta di autoflagellazione gratuita. La brama di quello che non ho, spesso mi tormenta e sincearamente non riesco a spiegarmela. Sono figlia unica, è vero, ma non ritengo di essere stata particolarmente viziata. Vengo da una famiglia modesta e non ho mai ottenuto tutto facilmente. I miei genitori non si sono mai risparmiati nell'affetto, ma dal punto di vista materiale certe volte ho dovuto accontentarmi, anche se alla fine non mi è mancato davvero niente.
Mi chiedo allora perchè sono così sempre insoddisfatta?
Perchè faccio male a me stessa senza una ragione reale? E ancora, dietro alla ricerca del secondo figlio ci sarà una vera volontà o un'instancabile desiderio di ciò che non c'è?
"io per un niente vado giù, è uno dei miei limiti" Samuele Bersani- Spaccacuore.

venerdì 20 gennaio 2012

mamma dal cuore di burro, tronfia d'orgoglio

Due giorni fa il colloquio con le maestre della "Scuola dei grandi", la piccola Ciopola ci è stata rappresentata come una bambina ubbidiente, attenta e diligente. Nonostante sia tra i più piccoli della classe, il suo inserimento è avvenuto senza problemi, gioca con tutti i bambini e si interessa alle attività che le vengono proposte.
Il suo mito, come avevamo capito, sono le due superpeperine A&M(o peperoncine, come lei stessa le definisce), vere leader della classe, ma pare non sia soggiogata dalla loro leadership, infatti quando è stanca di stare ai loro "ordini", si allontana cercando nuove attività da fare, a cui magari si affianca qualche altro bambino. Una delle maestre ci ha detto poi una cosa che ci ha veramente molto colpito positivamente "La Ciopola ha una bella testa"
Insomma, come intuibile, sono molto orgogliosa della mia piccola Ciopola anche se quella descritta dalle maestre non è esattamente la bambina che abbiamo a casa, ove prevale il suo lato peggiore.
Forse il problema sono io (noi), che spesso non so dirle di no, mi lascio completamente ammaliare dalle sue coccole e parole dolci e non riesco ad imporle alcunchè dal punto di vista comportamentale.
Mi riferisco alla battaglia persa per l'abbandono del ciccio (aihmè la befana, non è riuscita a portarglielo via) o all'incapacità di lasciarla nel suo lettino quando (frequentemente), la notte si sveglia, ci chiama disperata (o almeno finge di esserlo) e chiede di dormire con noi nel lettone.
L'incapacità di governare certi ambiti mi abbatte un po'. Però si va avanti, il quotidiano lo richiede, sperando di fare meglio appena se ne presenterà nuovamente l'occasione. Sono uno struzzo lo so, ma in questo periodo non riesco proprio a fare di meglio.

mercoledì 18 gennaio 2012

Festa di compleanno e connesse riflessioni

Come "ormai saprete la piccola Ciopola è arrivata al ragguardevole traguardo dei 3 ANNI. Per celebrare degnamente l'evento abbiamo festeggiato privatamente (il giorno del compleanno) e con una festa a cui hanno partecipato circa 20 bambini di età compresa tra 1 e 9 anni, prevalentemente figli dei nostri amici più cari, assieme ai relativi genitori zii, nonni e cugini. Grazie agli spunti tratti dal blog di Chiara (qui e qui) ho realizzato "favor" e decorazioni per i piccoli ospiti ed ho anche provveduto a preparare la torta decorandola con Barbapapà di pan di zucchero, ho organizzato qualche gioco (pentolaccia e gioco della sedia) e ho creato un angolo con matite pennarelli e immagini da colorare. E' stata veramente una gran fatica, dato che non ho fatto pressochè tutto da sola e l'organizzazione non è il mio forte. A fine festa però la soddisfazione non compensava la stanchezza, c'era qualcosa che non andava. No, non è il fatto di pretendere troppo da se stessi per una questione di perfezionismo, è qualcosa di diverso. Dopo aver chiesto alla Ciopola se la festa le fosse piaciuta e aver ascoltato la sua risposta: "sì però due bambini grandi hanno spento le mie candeline", una vocina dentro di me diceva: Questo tipo di festa è davvero quella che la Ciopo avrebbe voluto?. Ho quindi iniziato a riflettere sul fatto che alla piccola potrebbe piacere una festa in dimensione più intima, con pochi bambini, magari scelti da lei e quindi più vicini per età e carattere (essendo una tipa vivace, ama persone tranquille e pacate). Il fatto è che la festa di compleanno è per noi l'occasione per invitare amici e persone che solitamente non invitiamo a casa, perchè le famiglie (degli altri, aihmè - breve inciso polemico/malinconico) si allargano e casa nostra non c'è più lo spazio sufficiente per ospitarli. E poi che figura faremmo coi nostri amici (si parla di legami decennali)escludendoli dai festeggiamenti? L'idea che mi è venuta subito dopo, è quella di organizzare una festa per soli bambini, con merenda e giochi (niente "animazione" l'esperienza negativa di due anni fa, mi induce a bocciare questa opzione). I genitori così, dal momento che sono tutti esclusi, dovrebbero non sentirsi discriminati, i bambini in assenza dei genitori potrebbero essere più ubbidienti ed avere attenzioni esclusive potrebbe farli divertire molto di più che in circostanze diverse. In conclusione, per fortuna che ho ancora un anno per riflettere e decidere sul da farsi...

lunedì 2 gennaio 2012

3!


La Ciopola - ottobre 2011
Una risata argentina, per il solletico dei miei baci sul collo..."no mamma batta".."dai! meno fai ancora"
Un abbraccio forte e... "sei una bella mamma in gamba"!
Il viso imbronciato e gli occhi arrabbiati dopo un rimprovero "nesciuno mi vuole bene"
Con tono dispiaciuto ad un'amichetta: "mi dispiace devo andare, grazie per la serata!"
Determinata e capricciosa, ma disarmante "mamma non li voglio quetti legans (leggins) croppi lustrini mi fanno noia"
Questo e molto altro sei tu, mia piccola Ciopola.
Auguri per i tuoi meravigliosi 3 anni!

domenica 1 gennaio 2012

Fine anno...bilanci? anche no...

Ho affrontato il capodanno con un bello smalto rosso (perchè le mutande rosse proprio no!),con l'intento di cogliere buoni auspici per il 2012! Ci voleva proprio, dato che l'anno si è chiuso con una seduta di shopping pre-maman della mia amica neo-panzuta (come girare il coltello nella piaga, però le voglio bene eh!) e con i saluti ad un collega che, ahimè, cambierà sede di lavoro ed è un vero peccato perdere la sua simpatia e professionalità.
Non voglio riporre troppe aspettative nel nuovo anno, anche perchè  le delusioni sarebbero ancora più cocenti, ma come reazione agli eventi tristi vissuti nell'ultimo mese dell'anno voglio pensare positivo con la certezza che anche quest'anno ci succederanno tante cose belle.
Senz'altro il 2011 è stato un anno ricco di emozioni e cambiamenti per noi e per la Ciopola.
La crescita della nostra cucciola è stata infatti esponenziale, è diventata una vera peperina, ha iniziato a ballare inventandosi divertenti movimenti del corpo, ha iniziato a formulare frasi e discorsi di senso compiuto che ci lasciano spesso sbalorditi e divertiti, ha iniziato a frequentare (anticipatamente) l'asilo dei grandi, visto per la prima volta un film al cinema pianto, riso, fatto molti capricci ma anche nuove amicizie, è diventata una golosa consumatrice di uova di ciccolato e molto altro ancora.
Anche noi due siamo senz'altro cresciuti, pur continuando a discutere, ridere e scherzare. Ci siamo scoperti qualche capello bianco in più e per questo ci siamo arresi al fatto che, nonostante tutto, siamo davvero diventati grandi. Ci vogliamo bene, ma il modo di amarci è diverso da quello di tanti anni fa. Resta e si conferma con il passare nel tempo il nostro desiderio di essere famiglia. Consapevoli di quello che siamo, andiamo avanti alla ricerca di serenità e pace, come una squadra, come sempre abbiamo fatto.
BUON 2012 a noi e a tutte voi amiche care!