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lunedì 28 febbraio 2011

Dentro di me

Immagine tratta liberamente dal web
Ci sono giorni in cui mi sento stanca, sopraffatta, delusa, stupida.
Vorrei  essere forte, vorrei sapermi bastare, non sentirmi ogni volta in balìa delle mie insicurezze dei miei dubbi, dei sensi di colpa.
Vorrei non sentirmi giù per un niente.
Vorrei non abbandonarmi alla malinconia ed essere capace di guardare avanti.
Vorrei non perdere la calma, vorrei trovare le parole giuste per spiegare.
Vorrei bastasse uno sguardo.
Vorrei  non aver pronunciato certe parole,
Vorrei saper agire, anzichè tacere.
Vorrei non amare così tanto.
Vorrei tanto trattenere queste lacrime.

mercoledì 23 febbraio 2011

Certe notti.

immagine tratta liberamente dal web
Nonostante certe pubblicità vogliano farci credere che in quei giorni ci si possa paracadutare da un aereo, giocare estenuanti partite a pallavolo, saltellare leggiadre come libellule, io in certi giorni vorrei solo starmene a letto con la mia borsa dell'acqua calda, imbottita di antidolorifico per non sentire mal di testa e di pancia e dormire dormire, finchè non passa tutto.
Fermarsi non è possibile, però a fine di una giornata vorresti almeno chiudere gli occhi sul mondo e riposare in santa pace, ma tua figlia non lo sa, è piccola non può ancora capire, ma paradossalmente sembra voler infierire....
Come da routine si addormenta e tu la metti a letto, con la palpebra calante raccogli le ultime energie per riordinare un po' casa, avviare la lavastoviglie e poi finalmente ti butti dentro al letto e stremata ti addormenti con il libro in mano e la luce accesa, senza essere riuscita a leggere neanche una pagina.
Non trascorrono neppure due ore e il silenzio notturno è squarciato dal grido piagnucolante: - Mammaaaaaaaaa! accorri solerte al capezzale della dolce creatura, la rassicuri con un bacio ed una carezza, le metti un ciuccio in mano per evitare di restare lì a tenerle la mano (per la Ciopola la mano è la coperta di linus e stringe le nostre mani, per rassicurarsi, dal suo primo giorno di vita).
Torni a letto tranquilla, pensando che ogni tanto capita che la piccola si svegli ma ormai non più di una volta per notte. Ti rinfili sotto il piumone e provi a riaddormentarti, ma non è possibile hai accanto un tricheco che russa come un trattore e, nonostante i calci, il concerto continua.
Quando hai appena ritrovato il sonno riparte il grido disperato: - Mammaaaaaaaaaaaaaaaa!, fai finta di niente, provi ad ignorala, ma  piange e grida ancora più forte, torni di nuovo nella sua cameretta e senza darti il tempo per consolarla ti ha afferrato già la mano e non molla e così resti lì a coccolarla stile clochard, svenuta sul materssino che hai posizionato aiutandoti coi piedi, il braccio libero accanto al suo letto...finchè il suo respiro si fa regolare, la presa si allenta e finalmente si torna di nuovo a letto.
Ti adagi di nuovo sperando che il peggio sia passato, continui a pogare col trattore al tuo fianco e cresce il nervosimo...la Ciopola strilla di nuovo, fingi indifferenza, stai sognando non è lei che ti chiama, il pianto diventa insistente e via si riparte, carezze, bacini...e di nuovo a letto e poi di nuovo in piedi per 3-4 volte a intervalli regolari ad ogni 15' , finchè non ti dice:- mamma vojo i nenne! le dici: -Va bene tesoro, ricordando che di solo il latte è un elemento pacificatore. Vuole venire in cucina con te, non fai resistenza per non svegliare tutto il condominio e la prendi in braccio, nonostante la miopia, senza occhiali ti avvii come un automa al frigo prendi il latte e lo metti nel micro a scaldare e lei inizia il suo strampalato monologo:- Mamma, Babbo domme, io vojo babbo...mamma c'è cocco bello (vedendo lo yougurt al cocco in frigo), mamma la luna non c'è, ci shono le nubole, il sole è a nanna...e tu, mentre  maturi istinti omicidi, le rispondi:- sì, sì a tutto.
Le dai il latte e dopo essersi scolata l'intero biberon ti guarda con sguardo malizioso e sorridendo sotto il ciuccio ti dice: mamma babbo lussa, io sbeglio! e tu che vorresti mandare tutti a quel paese, la dissuadi e facendo di nuovo appello alla pazienza ti appoggi al suo visino, l'accarezzi, ascolti il tuo respiro e ti assopisci sul divano con lei, in preda ai crampi alla pancia e al mal di testa martellante......poi ti riprendi, sono le 3 e 30  il trattore in sottofondo si è placato, la Ciopola se la dorme appaerentemente di brutto e così la riporti nel lettino e calcoli che ti restano circa 3 ore e mezza di sonno....sfinita appoggi la testa sul cuscino e di nuovo la sirena...oddio la strooozzo!!!, ma stavolta si placa davvero velocemente.
Ore 7,00  dalla sveglia parte la marcetta di topolino, è ora di alzarsi e pensi che non è possibile, forse è tutto un sogno...tuo marito si gira verso di te e con voce assonnata ti dice :- ho sentito che mi ha chiamato, per fortuna non ha insistito e tu come la Magda del film di Verdone, esclami: non ce la faccio più!!
Poi guardi dalla finestra, vedi il sole...affoghi in una tazza di caffè e speri che questo ti aiuti affrontare meglio la giornata!

venerdì 18 febbraio 2011

Successi e Fallimenti

Immagine liberamente tratta dal web
E' frustrante vedere il piuminio appena ritirato dalla lavanderia (con lo sconto sono  € 8 signora, grazie!) colpito da un copioso getto di vomito della Ciopola (vi ricordate il suo primo episodio di mal d'auto?).

E' una leggera sensazione di soddisfazione quella che si prova nel vedere che il lavaggio del predetto piumino in lavatrice è riuscito perfettamente! (alla faccia degli € 8!)

E' fonte di  totale scoramento notare che, nonostante il generalmente salvifico foglietto acchiappacolore, si è macchiata una maglietta comprata neppure due mesi fa (e pagata uno stonfo!), messa a lavare con il piumino (tanto metto il programma: lavaggio a mano!).

giovedì 17 febbraio 2011

Dolce, amore e fantasia (tanta fantasia!)

Il Babbone come vi ho raccontato a San Valentino mi ha stupito con un regalo inaspettato e allora con un po' di ritardo ho ricambiato con una dolce sopresa.
L'idea iniziale era di fare dei biscottini, sulla scia di un'ispirazione fornitami da Chiara (nel suo angolo DIY)qualche tempo fa e munita di ricetta ho/abbiamo (ha partecipato anche la Ciopo naturalmente) preparato l'impasto.

Ingredienti:
250 gr di farina
50 gr di burro
150 gr di zucchero
2 uova
1 bustina di lievito
20 gr di noccioline tritate

Preparazione:
In una terrina versare la farina aggiungere quindi le uova lo zucchero il lievito, il burro ammorbidito e le noccioline. Impastare il tutto e dopo aver dato ai biscottini la forma desiderata infornare a 180°  e cucere per 15/20 minuti.


Il programma è cambiato dopo aver ricavato qualche biscottino, perchè la Ciopola aveva preso un po' piede e non si accontentava di giocare solo con pasta e formine....

la piccola alle prese con l'impasto


con un'improvviso guizzo di fantasia sono riuscita a velocizzare i tempi  e a tenere buona mia figlia, utilizzando la parte restante dell'impasto per creare un maxi biscotto, che una volta portato a cottura ho utilizzato come base su cui ho poi spalmato marmellata all'arancia rossa e ho posto i biscottini con il mio messaggio d'amore.
Il risultato finale è stata la tortino dell'ultima foto.

I biscottini con il messaggio d'amore
Il maxi biscotto
Et voilà: il biscottone con i biscottini

Questo post partecipa al contest di MammaPapera.

mercoledì 16 febbraio 2011

Il frigo: lo specchio del mio essere.

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Qualche giorno fa, prima di andare al supermercato, ho dato un'occhiata al frigo per fare il punto della situazione prima della spesa e dato che la Ciopola era dai nonni ne ho approfittato per fare un po' di pulizia, buttando via barattoli di sugo avviati, i formaggini scaduti, ecc. Presa dall'impeto sono passata alla dispensa, facendo sparire tisane storiche, infusi mai provati e ormai stagionati.
A fronte di questa efficace, seppur veloce opera di pulizia, sono arrivata a concludere che il frigo è lo specchio del mio essere. Ovvero tendo sempre a rimandare, ad accumulare, per indolenza e per pigrizia.
Nel caso specifico la conseguenza diretta è l'aver buttato via del cibo e dei soldi (cose di non poco conto), più in generale si ha dispendio di tempo ed inutili rimpianti, nonchè frequenti sensi di colpa per non aver impiegato al meglio le proprie risorse.
E' più forte di me, sono incostante, non riesco a programmare, divago, mi perdo nei miei pensieri, ci giro intorno, mi occupo di altro, non mi concentro sufficientemente, rimando.  
Dopo l'esperienza formativa dedicata al time-managment di qualche mese fa (ne avevo parlato qui), ero decisa a cambiare ed in parte ci sono riuscita attraverso un project-work che ho poi elaborato, ma fondamentalmente il bradipo che in me ha avuto la meglio sui miei buoni propositi.
Mia nonna diceva che da un albero di mele non ci si possono tirar fuori limoni, cioè non ci si possono aspettare cambiamenti radicali dalle persone, per cui non potrò mai essere troppo diversa da come sono.
Ma non posso continuare così, cedendo con passività alla mia natura poco razionale e un po' inconcludente.
Per cui dato che il project work, ha avuto effetti positivi sulla mia vita lavorativa, devo impegnarmi a far qualcosa in più per la mia vita personale, obiettivo ambizioso forse, ma di certo importante.
Ragazze non sono impazzita e non ho bevuto o fumato niente di strano, sto solo cercando di trovare un modo per organizzare meglio il mio quotidiano.

martedì 15 febbraio 2011

Che peccato...

Immagine tratta liberamente dal web
La Ciopola adora i Barbapapà ed io ne sono felice, perchè credo che questi cartoni diano dei messaggi positivi, sono semplici, colorati e per dirla tutta mi permettono un tuffo nel passato e proprio come quando ero bambina resto di stucco di fronte ad ogni barbatrucco!
Fino a qualche tempo fa li vedamo tramite il web (YouTube) poi dopo qualche ricerca, ho trovato su Amazon, la serie completa in DVD ed ho acquistato il 1^ volume.
Ieri pomeriggio ho ritirato l'ordine e rientrate a casa l'ho proposto alla Ciopola, che ha avuto una reazione del tutto entusiasta.
Purtroppo ad un certo punto il DVD ha iniziato a fare i capricci e anche la Ciopola si è resa conto che c'era qualcosa che non andava (ad un certo punto riuscivamo a vedere solo la sigla di inizio e fine episodio), ha osservato i miei vani tentativi di risolvere la situazione e alla fine ha eslamato delusa: - mamma non funciona un pippelo! leggi libo? (mamma non funziona un piffero!, mi leggi un libro?).
Inutile dire che in un momento mi ha fatto tornare il sorriso

Prima che Amazon mi citi per diffamazione, vorrei precisare che il problema non era il supporto, ma il nostro lettore e quindi siamo felicemente riuscite a vedere i  ns. adorati Barbapapà (sul pc)!

Grazie!

Premesso che:
- non ho il pollice verde;
- le rose, è provato, non sopravvivono nella nostra terrazza;
- sono sempre esageratamente polemica;
- non amo i regali "commerciali" a San Valentino (cioccolatini, pupazzetti, ecc.);
- non mi aspettavo di ricevere un regalo;
- non ho avuto tempo di realizzare un DIY che avevo in mente;
- apprezzo la semplicità e la spontaneità;
- adoro le sorprese;
- mi piacciono i baci a fior di labbra;
- è il pensiero quello che conta;

Grazie Babbone!

Il regalo ricevuto dal Babbone

lunedì 14 febbraio 2011

San Valentino


Gli innamorati di Peynet
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 Oggi è la festa degli innamorati, ma sono da sempre convinta che non serva istituzionalizzare una festa e poi renderla un evento sostanzialmente
consumistico per esprimere i propri sentimenti al proprio lui.
L'amore si può dimostrare ogni giorno, con piccoli e grandi gesti, con il rispetto e la comprensione.
La convinzione che San Valentino non sia un giorno più speciale degli altri ci unisce ormai da tanti anni, ma abbiamo deciso che questa ricorrenza è buona per ricordarci di noi, come coppia, come innamorati.
Negli anni abbiamo trovato modi semplici, ma sempre diversi, per farlo, un cinema, una pizza con altre coppie di amici, una giornata alle terme, ecc. ed è sempre stato speciale.
Credo che per quest'anno dovrò accontentarmi di un bacio assonnato, ma sincero, che ho ricevuto stamani mentre ci preparavamo ad uscire.
I nonni sono un po' fuori uso e non potranno tenerci la Ciopola, gli amici con cui avevamo programmato una cena di pesce hanno per la maggior parte i bambini malati e quindi sarà una serata normale, come tante altre e non mi deprimerò per questo e di sicuro non mi sentirò meno amata.
Auguri amore mio!

venerdì 11 febbraio 2011

ABEMUS PIZZAAAAAAA!!!

Il mio capolavoro
Ieri Alessandra (alias Mamma Papera), un'amica blogger ha postato in mio onore la sua ricetta della pizza (vi consiglio di dare un'occhiata, perchè funziona!!!)
L'intento era quello di fornire un supporto a chi come me non riusciva nella preparazione della prelibata e italianissima pietanza.
Nonostante fossi sprovvista della mescolatrice usata da Alessanda, ( mi sento lanciata e credo che me ne doterò al più presto!), sono riuscita ad ottenere un'ottima pizza, croccante fuori e morbida dentro.
Naturalmente ho fatto felice il Babbone, che non si è mai rassegnato a questo mio ehmm chiamiamolo "gap formativo".
La piccola Ciopola ha smangiucchiato qualche pezzettino, ma era giustificata  dal fatto che aveva mangiato pizza anche a pranzo (me l'ha ricordato mia mamma mentre usciva di casa, vabbè!).
Insomma sono veramente fiera di me stessa, ormai ero completamente rassegnata al fatto di non riuscire nella pizza.
Grazie Ale, mi hai aperto un mondo!!!

martedì 8 febbraio 2011

Di Biancaneve e altre faccende

Immagine tratta liberamente dal web
 Ore 19,30, bagno di casa. Dopo aver issato la Ciopola su uno sgabellino che le permette di arrivare al lavandino, la sto aiutando a lavarsi le mani.
Guardando dritta lo specchio che ha davanti esclama:
- Mamma come chama la Egina ?(Mamma, come si chiama la Regina);
E ovvio che stiamo parlando di Biancaneve, il tormentone del momento.
- Mah non so Ciopo, non mi ricordo.
- E la Stega ?(e la strega)
- Vedi Ciopo la Regina e la Strega sono la stessa persona, infatti la Regina decide di trasformarsi in Strega per poi portare la mela avvelenata a Biancaneve.
Silenzio di riflessione
- Biancaneve poi bangia a mela (Biancaneve poi mangia la mela)
- Eh sì, proprio così e si addormenta.
- I nani no crede (i nani non credono...)
- Sì, i nani  non credono che sia morta
- I nani non crede, pecchè lussa (i nani non credono - che sia morta- perchè russa)
- Ciopo, Biancaneve russa?
Sorrisetto beffardo
- Shi, lussa...
                                                                       ----------- @------------
Durante la cena, al momento della frutta:
- Mamma, tutti peli......osserva la Ciopola con aria schifata
- Di cosa stai parlando Ciopola?
kiwi tutti peli...a me no pase...(a me non piace!)
- Vabbè, tanto i kiwi li abbiamo finiti...
                                                                       -------------@----------------
Dopo cena...
- Ciopo devo andare in bagno, mi aspetti qui con Babbo?
- Pecchè?
- Devo fare la cacca.
- Mamma veni?
- Dove?
- Bagno.
- Si ok...
- Mamma metti qui (Mamma, mettiti qui. Indicando il water)
- Mamma...
- Che c'è Ciopo? (il tono si fa un po' esasperato) Perchè non vai di lò a giocare? Appena ho fatto vengo anch'io. Segue intervento del Babbone, che non riesce a convincerla ad uscire...
- Mamma, sevve quetta carta? (mamma ti serve questa carta? riferendosi alla carta igienica...)
- No, Ciopo (sospiro, rassegnato)...non ho ancora finito...
La Ciopo mi osserva per qualche secondo in silenzio
- Mamma fatto?
- Sì ho fatto. (col tuo pressing mi è passata la voglia di stare qui!)
- Mamma, metti qui...laba (mamma mettiti qui, indicando il bidè e lavati!)
- OK....
- Mamma, mamma...bottone! (ehi mamma premi lo scarico!)
- Sìììììììììììì
- Ciao ciao, cacca (accompangnando il saluto con il gesto della manina)
- Mamma namo, leggi Bìancaneve ....(mamma andiamo, leggimi Biancaneve!)
GASP!

lunedì 7 febbraio 2011

Il mare è chiuso!


La ns. mèta
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 Sabato 05 febbraio primo assaggio di mare del 2011.
In vista delle ottime previsioni meteo per il fine settimana, avevamo infatti concordato con due coppie di carissimi amici di trascorrere una giornata presso una vicina (70 km! circa) località marina.
L'avvio di giornata non è stato dei migliori, infatti la Ciopo dopo una nottata inquieta, costellata - ahimè- da tanti risvegli, non voleva saperne di alzarsi, per niente allettata dalla possibilità di trascorrere una giornata fuori(il mare è chiuso!). Dopo essere poi riusciti a partire praticamente puntuali abbiamo avuto un pit stop obbligato, legato al mal d'auto della piccola (la sua prima volta e che prima volta!!!) che ci ha quasi portato a desistere.
Insomma, tralasciando i dettagli più scabrosi, alla fine siamo riusciti ad arrivare al mare (data la situazione, ci è servita tutta la ns. buona volontà) e da qui la giornata è finalmente decollata, ci siamo concessi infatti un ottimo pranzo di pesce, i bambini sono stati bravi a tavola e ci hanno anche lasciato spazio per due chiacchiere da adulti.
Nel pomeriggio dopo aver "pestato" la sabbia e saggiato con cautela la temperatura (gelida) dell'acqua, abbiamo fatto un breve giretto in Paese per poi rincasare al tramonto.
Per concludere in bellezza, ci siamo lasciati convincere a rimanere a cena da una delle due coppie di amici ed anche lì abbiamo trascorso momenti davvero piacevoli.
E' stato divertente vedere i nostri piccoli interagire, giocando e bisticciando naturalmente. Avere ancora una volta conferma del caratterino della Ciopola, per niente intimorita dai bambini più grandi e come sempre focalizzata sui suoi obiettivi.
Non è stato possibile godersi un dvd come succedeva nei sabati di qualche anno fa, ma l'allegria, la vitalità dei piccoli hanno reso la serata ugualmente gradevole.
Chiudendo gli occhi sabato sera ho pensato che forse sono proprio questi "i migliori anni della ns. vita".


venerdì 4 febbraio 2011

E son soddisfazioni...

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Oggi splendeva un bellissimo sole, che riscaldava l'aria rendendo l'atmosfera quasi primaverile.
C'è una radicatissima tradizione locale in base alla quale ogni anno nel periodo che precede San Giuseppe e fino al giorno della citata ricorrenza (il 19 marzo) viene allestito un chiosco, che produce delle deliziose fritelle di riso, nella bellissima piazza della mia medievale città, .
Io ne vado pazza, adoro il contrasto tra la crosta esterna croccante ed il ripieno morbido morbido.
E così, complice il clima, ho deciso di concedermi un pranzo lussurioso a base di fritelle (in realtà alle 8 frittelle si sono aggiunti 2 mandarini), scaldata dal sole.
E' stato un momento davvero piacevole che mi sono gustata fino in fondo, addentando le frittelline calde e rimirando le bellezze architettoniche, libera da ogni pensiero.
Purtroppo il tempo è volato e nonostante per un attimo abbia anche pensato di chiamare in ufficio dicendo che avrei preso un permesso per il pomeriggio (prima o poi questa "pazzia" la faccio!), ho fatto prevalere la razionalità  ("non lasciare a domani, quello che puoi fare oggi") e  me ne sono mestamente tornata al pc, ma che momenti!

P.S. Dato che Micaela mi chiede la ricetta, ve la indico qui sotto, anche se personalmente non l'ho mai sperimentata (la conosco perchè fa parte della tradizione locale):

Ingredienti:
600 grammi di riso;
2 litri di acqua;
scorza di 1 arancia;
mezzo litro d’olio (per friggere);
6 cucchiai di zucchero;
sale.
Farina q.b.
Preparazione:
In una pentola mettere l’acqua e quando bolle, gettare il riso e un pizzico di sale.
Il riso si cuoce insieme alla scorza di arancia a lungo, non deve essere al dente. Scolare e lasciar riposare in un vassoio per 12 ore. Un paio di ore prima di friggere, aggiungere all’impasto la farina in modo da ottenere un'impasto morbido ed omogeneo.
In una padella con l’olio caldo (ma non troppo, altrimenti le frittelle diventano subito marroni), gettare piccole porzioni di impasto di riso con un cucchiaio. Friggere girando con attenzione e scolare quando sono dorate.  Disporre in un foglio di carta assorbente e spolverizzare con lo zucchero.

giovedì 3 febbraio 2011

Buon compleanno MAMMA!

Anche se hai lo spirito e l'aspetto di una ragazza, siamo a 65 ed io penso che sia un compleanno importante da festeggiare a dovere.
I miei più sinceri auguri mamma, perchè te li meriti tutti. Sei sempre pronta ad aiutarmi, a sostenermi a condividere il mio quotidiano.
Da quando sono diventata mamma, ho capito quanto è grande il tuo amore nei miei confronti.
Nei miei giorni difficili, sei stata la mia ombra, mi sei stata vicina come solo una mamma sa fare, dolce, ma non accondiscentente, non hai mollato mai, nonostante io fossi sul punto di farlo.
Per anni ti (vi) ho giudicato severamente, le vostre regole mi sono sempre sembrate, ingiuste e le ho combattute, avversate, ma mai aggirate.
Probabilmente la mia remissività in parte è dovuta al tuo amore incontenibile, alla tua volontà di proteggermi.
Avrei voluto che in qualche occasione, tu fossi stata meno madre e più amica, insomma avresti potuto metterti nei miei panni e lasciarmi anche la libertà di fare qualche adolescenziale sciocchezza, o più in generale di fare scelte al di fuori del senso di colpa nei tuoi confronti.
C'è stato un lungo periodo di tempo in cui ho pensato che tu fossi guidata solo dal conformismo, dal tuo bagaglio culturale, dalla mentalità chiusa di chi è nato e cresciuto in un piccolo Paese e per questo ti ho sottovalutato, evitando di affidarti le mie confidenze più intime come il tormento legati al sogno di una gravidanza.
Comunque il passato ormai non conta e spero di avere il coraggio prima o poi di dirti che ti voglio tanto bene, mi sforzo di dimostrartelo ma so bene che non è la stessa cosa.
AUGURI MAMMA, 65.000 baci e buon compleanno!