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venerdì 29 ottobre 2010

Andare oltre a se stessi: la storia di Paolo.

Già da qualche giorno mi sento giù, saranno le notti insonni, sarà l'autunno (ho letto su un quotidiano locale oggi che la minore luce che penetra attraverso l'occhio nelle cellule neuronali, induce stati depressivi), sarà che il Babbone è molto preso (e molto nervoso) da una selezione interna aziendale che potrebbe permettergli una progressione di carriera e anche economica e parliamo poco, discutiamo molto (anche per sciocchezze), sarà che la Ciopo ha la febbre ed è uno straccio, per tutti questi motivi mi sento a volte persa e mi sembra difficile andare avanti.
Succede però che girovagando di  Blog in Blog si scoprano, storie, emozioni, che fanno dimenticare il miei  personali motivi  di tristezza.
Leggendo la storia di Paolo , mi sono ricordata del pensiero o forse meglio l'interrogativo che più volte si è affacciato in mente in gravidanza: che faccio se il bambino/a ha qualche serio problema di salute? mi sono sempre risposta che sarebbe stata dura, ma avrei lottato come un leone per dare al mio piccolo un futuro, nonostante tutto. Avevo così tanto cercato quel figlio, che l'avrei amato comunque in ogni caso e non tutti sono sicura avrebbero condiviso quella scelta.
Ho pianto leggendo di Paolo, ho pensato però che era necessario andare oltre l'immediata ed inevitabile commozione.
Non voglio arrivare a chiedervi una donazione per qualche fantomatica associazione, semplicemente vorrei che leggeste la storia di questo bambino, che nonostante il destino avverso, ha diritto ad una speranza e ad un sorriso, non costa molto, no?.
Trovo che il Web, ma più specificatamente i mommy blog (veramente un fantastico mondo!) siano un ottimo volano per comunicare, condividere, trasmettere e allora aiutiamo Paolo,  penso ne valga la pena.
La zia di Paolo mi ha anche inviato il testo di una mail scritta da sua sorella, la mamma di Paolo, di seguito ne riporto il testo:

Mi chiamo Cinzia  e sono una mamma in difficolta'.

Mi rivolgo a te per realizzare insieme un grande progetto, un progetto in cui è necessaria la condivisione di una volontà e di un percorso comune tra più persone. Quello che ti chiedo è di dedicarmi pochi secondi del tuo preziosissimo tempo per leggere una storia che ha inizio 12 anni fa, a Lanciano (Chieti).

Paolo, mio figlio, dalla nascita è affetto da Tetraparesi discinetica: ha avuto un’asfissia a causa di una cattiva gestione del parto che gli ha provocato una Paralisi Cerebrale Infantile.

Sebbene noi familiari sin dall’inizio abbiamo svolto (documentabile mediante filmati, fotografie, testimonianze ecc…) insieme a Paolo un duro lavoro quotidiano di riabilitazione (lavoriamo ogni giorno per circa 3 ore consecutive) e di interventi miranti al miglioramento della qualità della vita, i risultati ottenuti sono stati purtroppo insoddisfacenti e molto lenti.

Paolo, oggi, avrebbe l’opportunità di “guarire” o meglio, migliorare notevolmente, grazie ad un farmaco e alla metodologia degli adenogrammi di uno scienziato in Israele.
Questa incredibile opportunità - quella cioè di potersi recare da tale scienziato in Israele ed essere sottoposto alle sue cure - è percorribile solo con la solidarietà e la vicinanza di persone che vogliono aiutare Paolo con una raccolta fondi a suo favore ed effettuando delle donazioni.
Le cure ed il farmaco, infatti, sfortunatamente, sono molto costose - 3 cicli costano circa 60.000 € - e nessuna delle famiglie che hanno avuto la fortuna di andare, sono riuscite con le proprie forze - senza cioè aver organizzato una raccolta fondi a tale scopo - a sottoporsi alla cura. Per tale motivo noi genitori, per poter tentare di offrire questa opportunità di notevole miglioramento a nostro figlio (da quando siamo a conoscenza di tale cura non riusciamo più a dormire tranquillamente), siamo costretti a chiedere aiuto.

Ti chiedo dunque di poter avviare una collaborazione finalizzata ad attivare la macchina della solidarietà per Paolo, diffondendo, il più possibile, presso parenti, amici e conoscenti tale richiesta di aiuto, lasciando comunque a ciascuno la libera scelta di aderire o meno alla nostra causa.

Per chi volesse fare una piccola donazione in favore di Paolo,  il riferimento è:
conto corrente postale n.6084970, Codice IBAN: IT 20 S 07601 15500 00000 6084970 ( Causale: cure per Paolo).
Per chi volesse collaborare in ogni altro modo ( organizzazione eventi, raccolta fondi, pubblicità etc...) può contattarmi al numero telefonico 333 8981538 o tramite e-mail: cinziadisebastiano@inwind.it.

Ti ringrazio fin d’ora per tutto ciò che potrai e vorrai fare per aiutare il nostro Paolo.

Cinzia

lunedì 25 ottobre 2010

ma la notte NO....aiuto!

Lo so sono ripetitiva (dell'argomento avevo già parlato in questo post), ma la questione è piuttosto angosciante: continuano le notti insonni! (stavolta è certo la causa sono i denti!, oltre ad avere delle gengive super gonfie, la ciopola stessa dice:- ohi ohi dente mamma!)
Il week end è stato drammatico, (risvegli con pianto inconsolabile e singhiozzi!) stanotte per esempio è stato più il tempo che ho trascorso a rassicurare la piccola che quello trascorso a letto...per me nota dormigliona, è praticamente un incubo!
Stamani, ho chiamato pure la pediatra per sentire se era possibile somministrarle una qualche sostanza "dopante" (sa dottoressa ormai ha quasi 22 mesi...), ma niente, pur comprendendo il mio sgomento (eh la solita povera pazza!),  non mi ha consigliato altro che tachipirina e camilia...praticamente acqua fresca per la piccola "indemoniata" :-).
In breve, non ce la faccio più e non posso far altro che sopportare e aspettare che passi...e prima o poi passerà (passerà?)

sabato 23 ottobre 2010

Staffetta dell'amicizia

Di solito non aderisco mai a giochi che implichino il costituirsi di una "catena", perchè temo che le persone coinvolte pensino che sono una rompiscatole e mi giudichino superficiale.
Ma stavolta, colta in un momento di forte arrabbiatura, ho deciso di buttarmi tutto alle spalle, di non pensare e ho deciso di accettare l'invito di una blogger (Antonella) e così (Micaela non me ne volere, tu sai perchè):

Quando da piccoli vi domandavano cosa volevate fare da grandi cosa rispondevate?La ballerina...e mi immaginavo a danzare sulle punte sul palco di un teatro.

2- Quali erano i vostri cartoni animati preferiti?Pollon, Lady Oscar, Heidi, Candy Candy, I Puffi, insomma i cartoni degli anni '80.

3-Quali erano i vostri giochi preferiti?Le Barbie in primis, poi anche Lego, Playmobil.

4-Qual'è stato il più bel vostro compleanno e perchè?
In generale ho sempre vissuto il compleanno come un giorno speciale, probabilmente il compleanno più bello è stato quello con il pancione, mi sentivo veramente al coronamento di un sogno!

5-Quali sono le cose che volevate assolutamente fare e non avete ancora fatto?Andare in Patagonia e a New York. Prendere in seria considerazione l'ipotesi di un secondo figlio ;-P

6-Quale è stata la vostra prima passione sportiva e non?
Non sono mai stata un tipo sportivo, sempre stata una schiappa con i giochi a squadre...ma poco dotata anche per il resto.

7-quale è stato il vostro primo idolo musicale?
Luca Barbarossa, avevo tanti poster nella mia minuscola cameretta, in uno avevo anche stampigliato un bel bacio con il rossetto rosso rubato a mia madre...che vergogna...!

8- Qual'è stata la cosa più bella chiesta (ed eventualmente ricevuta) da Babbo Natale, Gesù Bambino, Santa Lucia?Non mi ricordo di richieste particolari, non ero molto pretenziosa da piccola, ma una volta trovai sotto l'albero un dono davvero speciale una bambola più o meno della mia altezza che tenendole la mano faceva anche dei passetti...che sorpresa!

Passo l'invito a chiunque voglia divertirsi a rispondere!
Ciao

mercoledì 20 ottobre 2010

Voglia di giocare: le stilish competion di Paola

Da bambina amavo profondamente giocare con le Barbie ed insieme a mia cugina, di qualche anno più piccola di me ed un'altra amichetta ci divertivamo a creare dei look diversi per le nostre amatissime bambole. Va detto in particolare che l'amichetta di cui sopra aveva una valigetta contenente ogni tipo di abito e accessorio ed era una vera cuccagna perchè potevi immaginare Barbie in vacanza al mare e avevi  a disposizione più di un costume il pareo, la borsa da spiaggia e tanto altro.
Questo lungo preambolo per dire che la Stilish competion di Paola, mi ha riportato alla mente questo gioco e per questo ho deciso di partecipare...sarà che sono rimasta bambina dentro!!
Ecco i miei look: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=24221845 e http://www.polyvore.com/cgi/set?id=24222476&.locale=it, il primo è quello con cui ho deciso di partecipare alla competition!

lunedì 18 ottobre 2010

Sosteniamo LILT

Aderisco volentieri all'iniziativa nata da alcune blogger e lanciata da mammafelice, raccontando cos'è il rosa per me.

Rosa sei tu, perchè sin da subito ho pensato di avere in grembo una femmina.
Rosa siamo noi, così diverse, ma così uguali nelle coccole, nei baci e nei capricci.
Rosa è la bambola, quella che parla, che ti piace tanto e ti ha insegnato a dire "ti voglio bene!".
Rosa il fiore che tuo padre mi ha regalato per chiedermi in sposa ed è il fiore che mi ha accompagnato all'altare.
Rosa è il futuro che sogno per te, mio amore, sì rosa e per rosa intendo il realizzarsi come donna e come persona.


 
Nel mese di Ottobre l’Italia intera si tingerà di rosa, colore simbolo della lotta contro il tumore al seno. Una luce rosa, infatti, unirà idealmente la nostra Penisola dal Nord al Sud, con tanti monumenti, edifici e statue che resteranno illuminati per una o più notti a testimoniare che, grazie a un’efficace e corretta prevenzione, questa malattia tumorale si può, e si deve, vincere! E come in Italia, anche in tutto il resto del mondo si accenderanno di luce rosa location famosissime e prestigiose, quali l’Empire State Building (New York, USA), le Cascate del Niagara (Ontario, Canada), Opera House (Sidney, Australia), la Torre 101 (Taipei, Taiwan), il Ponte di Nan Pu (Shangai, Cina), la Torre di Tokyo (Tokyo, Giappone), l’Arena di Amsterdam (Amsterdam, Olanda).

Per maggiori informazioni sulle iniziative per la prevenzione previste nel mese: www.nastrorosa.it o www.lilt.it

venerdì 15 ottobre 2010

Dacci il nostro pane quotidiano

- Ciopo che hai fatto oggi all'asilo?
- Uhmm, baangiaaa e bebe - (Mamma ho mangiato e bevuto)
- Sì certo, e poi?
- Nente. (NIENTE!)

giovedì 14 ottobre 2010

I love shopping...è grave?

Non so  come sia successo di preciso (o forse inconsciamente sì).
L'obiettivo iniziale era quello di andare al negozio di articoli per bambini vicino a casa per acquistare il detersivo per i vestitini della Ciopola.
Ad un tratto però mi sono ritrovata a rispondere alla pressochè amletica domanda "carta o bancomat", ma ovviamente non stavo pagando il sapone liquido per capi delicati , bensì un delizioso vestitino di maglia ed un maglione davvero bellissimo.
Complice la carenza di parcheggi nelle vicinanze del negozio per bambini ho posteggiato nella via adiacente e a quel punto non ho potuto resistere al richiamo del mio piccolo outlet di fiducia e senza pensarci troppo sono entrata , in un attimo avevo due grucce in mano e mi stavo avviando verso il camerino, dopo qualche minuto ero alla cassa con il bancomat in mano.
E' stato tutto stranamente velocissimo (da eterna indecisa di solito ci penso e ci ripenso prima di decidermi a comprare), credo di averci messo 10' in tutto e alla fine non mi sono sentita neppure in colpa...mi dica dottore, è grave?

martedì 12 ottobre 2010

DI CORSA, MA VERSO DOVE?

Stamani è stata una vera corsa dalla sveglia in avanti: la ciopola si è svegliata insieme a noi ha fatto mille capricci, ha detto tanti no, con  tanta rabbia e determinazione.
Ha deciso che voleva stare solo con me "no, babbo no...via!"... così ho preparato la ns colazione tenendola in braccio, ho trangugiato il latte con lei  sulle ginocchia che dopo aver dato un morso al biscotto gridava indicandolo "dio dio... è lotto!!" (oddio oddio: si è rotto), mi sono lavata con lei attaccata ad una gamba che piangeva, non c'è stato tempo neppure x il solito rigo di eye-liner, l'ho vestita mentre si dimenava per cercare gli animaletti di gomma con cui fa il bagno, mi sono vestita (un po' a caso come al solito) mentre singhiozzava sdraiata per terra, sono uscita di corsa da casa mentre lei urlava sul pianerottolo "mamma nooo", ho corso fino alla fermata dell'autobus, mi sono infilata nella solita scatola di sardine che l'autobus delle 8 e giunta in ufficio davanti a me il  silenzio del niente.......

lunedì 11 ottobre 2010

HYDROSPINNING

Venerdì scorso prima lezione di hydrospinning, dopo praticamente due anni di inattività.
Ho scelto di riprendere a fare un po' di attività fisica, per avere qualche momento davvero tutto mio e poi perchè  il tempo passa e lascia il segno, se ti prendi un paio di chili, te li ritrovi tutti nel sedere e non li riperdi più (la storia del metabolismo più lento con l'andare degli anni, non è una leggenda!).
Ho caparbiamente atteso praticamente un mese che si liberasse un posto nel corso (vivo in una piccola città di provincia, dove sono presenti solo due piscine ed i corsi più "cool" vengono presi inizialmente d'assalto) e alla fine mi hanno chiamato.
E così, con tanto entusiasmo, seppur in ritardo di circa 10' (è più forte di me!) venerdì pomeriggio ho fatto il mio ingresso in vasca, il simpatico bagnino ha catapultato giù in acqua la bici facendo in modo da provocare schizzi tali che mi hanno quasi sommerso. Nonostante l'increscioso episodio, mi sono messa a pedalare al passo dell'istruttrice (fisico statuario e soprattutto 10 anni meno di me) e via...tempo qualche minuto e avrei voluto uscire...aiutoooooooo...quanto manca! dov'è l'orologio? (alle mie spalle, sigh!), muoiooooooo... sudando pesantemente
Alla fine per non soccombere, ho preso un passo diverso, più lento rispetto al gruppo , con il beneplacito della predetta istruttrice che dopo uno sguardo compassionevole mi ha detto:- non c'è problema, tieni il tuo ritmo (mavaff....).
Insomma il mio entusiasmo mi aveva portato a sopravvalutare le mie reali potenzialità e proprio per questo mi sono scontrata subito con la dura realtà, ma per come si erano messe le cose sono felice di aver "sfangato" la lezione.
La morale di questo triste racconto è che ovviamente il tempo cambia le situazioni ed il fisico, ma l'importante è non arrendersi e cercare ancora di salvare il salvabile e soprattutto non rinunciare a qualche piccolo momento personale nonostante la fatica!

mercoledì 6 ottobre 2010

Il mio Nido

Asilo nido, anno 2 giorno 3. Il Babbone (che accompagna la Ciopola al Nido) mi ha detto che la piccola stamani ha pianto. Il pianto è stato più lungo di ieri ed il distacco non è stato facile.
La notizia mi ha turbato lo ammetto, il primo giorno era così entusiasta del suo "agilo", il secondo giorno ha fatto un breve pianto e stamani lacrime più intense....
Ho chiamato le maestre e ho ritrovato serenità (la Ciopola era serena e stava giocando in giardino) e ho anche capito che quel Nido è un po' anche il mio "Nido", il mio luogo del cuore.
L'approccio educativo è a mio avviso ispirato al Metodo Malaguzzi, che mette al centro di tutto il bambino con i suoi tanti linguaggi e vede anche il convolgimento delle famiglie.
Mi sono "innamorata" da subito delle educatrici, delle figure rassicuranti per le madri (non si negano mai al colloquio, spiegano e si mettono in discussione) e stimolanti per i bambini (salvo un'eccezione che però è un caso patologico).
Persone appassionate al loro lavoro, molto motivate e professionalmente adeguate a svolgere il loro compito.
Hanno coinvolto noi genitori in tante iniziative, laboratori didattici, preparazione di recite per Natale e fine anno, che hanno favorito la conoscenza e lo scambio di idee.
Io che sono sempre così complicata, mi faccio mille problemi (talvolta inesistenti), ho capito che alle volte con i piccoli è importante lasciarsi tutto alle spalle, che il problema si può "scomporre" affrontandone un po' alla volta con tanta pazienza, e cogliere la bellezza delle cose semplici e godersi di volta in volta i piccoli successi.
Insomma questo ns Nido, ci  fa imparare, ridere e crescere insieme ed è per questo che mi piace tanto.

lunedì 4 ottobre 2010

INVOLUZIONI

A volte penso che il cammino di crescita della piccola Ciopola presenti delle involuzioni, piuttosto che delle evoluzioni.
Durante la nostra vacanza salentina, la piccola aveva preso a dormire come un sasso tutta la notte, sembrava un sogno, dato che praticamente da sempre le nottate sono state contraddistinte da continui risvegli.
La situazione era divenuta drammaticamente insostenibile l'inverno scorso quando l'ho trasferita nella sua cameretta, nottate pazzesche con innumerevoli risvegli  e ore passate a cullarla o quantomeno a tenerle la mano (il vizio della Ciopola è quello di addormentarsi stringendo la mano - mia, del babbone, dei nonni, delle maestre del nido-, la mano nel suo caso sostituisce l'orsetto, il pupazzo ecc. e la pretende anche nel cuore della notte per riprendere sonno!).
La situazione era leggermente migliorata nell'estate. Ha continuato a svegliarsi, ma si tranquillizzava più facilmente e velocemente.
Trascorso un mesetto dal nostro rientro dalla vacanza, tutto è tornato come prima: ha ripreso a svegliarsi e a chiedermi di tenerle la mano (a poco è servito il tentativo di sostituire un ciuccio con  "la mano").
Durante il periodo che sono stata a casa, tra fine agosto e settembre, le avevo dato l'abitudine per il sonnellino pomeridiano a prendere sonno stringendo una delle sue bambole preferite e pensavo di aver fatto davvero un buon lavoro...ma da qualche giorno anche in questo caso siamo ritornati nell'abitudine "mano" (per evitare pianti terribili e apnee).
Ora, potrei tagliare la testa al toro e seguire pedissequamente il metodo Estevill...ma abito in condominio e la piccola urla in modo davvero possente (ho appurato personalmente che il suo pianto si sente anche dal garage- due piani sotto casa!) oppure aspettare l'evoluzione..se mai ci sarà!

venerdì 1 ottobre 2010

Questione di stile

Mi sono guardata intorno, stamani alla fermata dell'autobus (aihme! lo scooter è stato messo a riposo forzato), a pranzo al bar e mi sono resa conto che in questa "mezza stagione" si vedono in giro i look più disparati.
C'è chi si ostenta ancora gambe abbronzate e si concede hot pant mozzafiato senza calze, chi nonostante la pioggia invece indossa sandali con il tacco (io che sono un'inguaribile freddolosa, rabbrividisco solo al pensiero), chi invece è già passato in modo definitivo alla lana e indossa il lupetto di cachemire e in tutto questo devo dire che ho constatato di avere un look "a caso".
Prese singolarmetne le cose che indosso non sono così male, ma è il mix che è leggermente sconcertante...o quanto meno inadeguato all'ufficio (pantalone sportivo, taglio jeans, camicia di seta floreale con manica 3/4, maglioncino stile cardigan della nonna, scarpe sportive stile hogan interactive (si può fare il nome di una marca?)e trench... (i colori sono coordinati però e non è poco!)
Da qui nascono una serie di riflessioni:
- il caos regna dentro e fuori di me;
- sono disorganizzata di natura
- dovrei svegliarmi prima la mattina per poter scegliere con più cura il mio abbigliamento;
- in caso di dubbi sul look devo tener a portata di mano il classico "tailleirino della segretaria", intramontabile se pur tristissimo, quanto meno si adegua al grigiore dell'ufficio e ti permette di vestirti in 5 nanosecondi!
- devo assolutamente fare il cambio dell'armadio!
- anche un giro di shopping non ci starebbe male.....
Peccato che non ho tempo per partecipare alla "stylish classes competition" di Paola, così potrei esercitarmi e soddisfare l'istinto compulsivo di comprare cose nuove!